PESCA ALL'INGLESE

no...........troppo facili i grovigli.......semplicemente per questo.
ciao ciao

Volevo porvi all’attenzione una variante della montatura per l’inglese.
Qualche volta capita, spesso quando c’è vento frontale, che durante il lancio si formino dei garbugli che interessano quasi sempre il finale o che la nostra montatura non scorra in modo adeguato o troppo lentamente, specialmente negli spot con molta acqua.
Bene, questo problema Anci lo ha risolto alla grande, concentrando circa l’80% del peso di taratura, con una torpille scorrevole su di uno spezzone di monofilo, posto tra il trave ed il finale
Leggendo una rivista, ma non ricordo quale, dove si parlava di pesca all’inglese con la treccia e il pallettone fisso, non ho potuto fare a meno di comparare questa con la paratura di Franco.
Le differenze sostanziali sono pochissime, ma il concetto è lo stesso in pratica in questo articolo, si parla di come evitare al 100% i garbugli, utilizzando una treccia di monofilo sotto il trave e prima del finale. Per ottenere una treccia di circa 35 cm occorrono circa un 150cm di monofilo.
Questa è fatta con uno spezzone di 0,25, doppiato e facendo torcere i due capi che si ottengono, uno tra pollice ed indice sn e l’altro tra pollice ed indice dx avendo l’accortezza di farlo ruotare nelle direzioni opposte. Quando si è giunti alla fine, bisogna ripetere l’operazione al contrario fino al termine dell’operazione dicono che sia più semplice a farsi che a dirsi, almeno non dalle mie spiegazioni
A questo punto avremo due baffetti che andranno tagliati, il più possibile a filo dopo averli incollati e fissati con dell’attak.
Questa, a grandi linee la costruzione della treccia, il cui compito è quello di rendere rigida la parte sottostante al galleggiante, quella più soggetta a garbugli.
A questo punto, sulla treccia si ha un capo con la doppia asola, dove andrà collegato il trave e l’altra con un’asola singola dove andrà collegato un ulteriore spezzone di filo della lunghezza variabile tra il metro e i tre metri, a seconda dello spot e delle prede che vorremmo insidiare, al quale si apporranno dei pallini, a completamento della taratura e sotto questo metteremo una girellina per il terminale di lunghezza variabile anch’esso, per i motivi anzidetti.
Lo scopo del pallettone singolo bloccato è quello di permettere alla lenza di entrare in pesca nel più breve tempo possibile e il maggior pregio è quello di rimanere stabile in volo in presenza di vento, cosa che non succede con la spallinata.
Non mi è possibile postare delle foto della paratura, in quanto ho una fotocopia, ma appena torno a roma le scanno e poi le posto.
A mio avviso dovrebbe essere una montatura validissima e appena ne avrò l'occasione la proverò senz'altro
ciao ciao

aspetto trepido la relativa jpg. così posso giudicare e magari adottare.......però mi sembra oltremodo macchinosa ....ma non è detto che facendola mi ricreda.
ciao ciao

la paratura in se è concettualmente semplice, semmai la difficoltà dovrebbe essere solo nella costruzione della treccina, che come dicono in quell'articolo, invece, è di semplice realizzazione....
vabbè martedì o al max mercoledì posterò le foto di questa paratura, così avremo una base visiva su cui riflettere
ciao ciao

non ho potuto resistere fino a mercoledì, quindi le ho fatte con paint, mi scuso fin d'ora per la mano tremula
questa è per pesci sospettosi

ciao ciao

e questa è per pesci meno esigenti

spero si capiscano
ciao ciao

si comprende benissimo....ma ho molti dubbi sulla sua efficacia....mi spiego meglio:
sono anni che mi capita di trovarmi a lanciare sopravento.......e sempre........e ripeto sempre quando ho usato nella paratura una sezione spallinata mi si è aggrovigliata....questo è il mio primo pensiero.
Secondo punto....il pallettone di quale peso dovrebbe essere?..di che qualità?.......piombo duro o dolce tipo inglese?
Terzo punto....me lo immagino in fase di lancio....presupponendo che il galleggiante sia del vero tipo inglese, ossia senza piombo nel corpo, il pallettone precede qualsiasi parte della paratura a seguire, ovvio, la parte spallinata che si troverà ,probabilmente, appoggiata sulla madre e magari sulla perlina o stop con le consueguenze facilmente immaginabili.
Mancano le relative lunghezze: treccina/terminale e supporto del galleggiante per cui non potrei dare un giudizio di massima.........dovrei provarla ma con maggiori informazioni a riguardo...puoi reperirle??

allora Franco,sulla madre c'è solo il nodino-perlina-galleggiante-pallettone.
tutto il resto si snoda a parte.
i diametri dei monofili, a mio avviso, dipende dai gusti personali, tipo un 0,18 in bobina e 0,14 finale.
ma è ovvio che lo spezzone di monofilo dove è la spallinata sarà dello stesso diametro della madre.
della lunghezza della treccia, anche quì nessun riferimento, ma l'articolo parla di come costruirne una da 35cm, quindi a logica quella dovrebbe essere la misuara minima.
per quel che riguarda il tipo di piombo, purtroppo non ne fà alcun riferimento, però dalla foto quel pallettone è forato e a logica (mi sembro Spock oggi con tutta sta logica) dovrebbe essere da 1,5gr. e non penso sia di piombo tenero.
però ci possiamo sempre fare due conti....
ipotizzando che il galleggiante sia un +2 e il pallettone sia da 1,5, quanto pesano 7piombini dell'8? o 4 del 4?
io per ora non sono in possesso della mia attrezzatura e non posso verificarlo.
i tuoi dubbi sulla spallinata in fase di lancio, con vento, li conosco bene anche io ed è per questo motivo che adotto il tuo sistema in presenza di vento, che ripeto, fin'ora è l'unica alternativa realmente funzionante
però, lo scopo della treccia sotto il trave dovrebbe essere quello di irrigidire, senza appesantire troppo la paratura, proprio nella parte più critica.
gli spezzoni su cui sono messi i piombini dell'8 e del 4 sono di misure, giustamente differenti, in base all'astuzia del pinnuto che ci troveremo di fronte.
per quel che riguarda la lunghezza del finale vero e proprio, quello attaccato alla girellina, penso sia a discrezione personale, c'è chi predilige un finale morbido e quindi lo farà di una metrata e oltre e chi lo preferisce corto. io, personalmente, preferisco il primo.
cmq penso, che questa paratura sia stata concepita per spot con tanta acqua, perchè l'articolo è centrato prevalentemente sullo scorrimento della lenza e poi i vantaggi connessi quali il pregio di evitare i garbugli, la stabilità in volo.....
cmq Franco, se vuoi, ti posso spedire l'articolo, così hai la possibilità di vagliare al meglio e vedere foto, non i miei disegnini.
sono a tua disposizione
ciao ciao

manda pure caro amico..ci studierò sopra
però ho ancora molti dubbi......esempio:
a mio giudizio al posto della trecciolina userei uno spezzone del ø 50 o anche più grosso non incidendo per niente nel peso........ovvio la rigidità di questo dovrebbe allontanare quel minimo....dovrebbe..perchè si nota una giunzione asola/asola e qui diventa una sorta di snodo.....e gli snodi hanno la brutta abitudine di obbedire all'energia impresa; forse mettendo una guaina termolabile si potrebbe bloccare questo fenomeno ma, qui, diventa macchinoso e si appesantisce il tutto.
Altro dubbio..sai bene quanto sia facile anche con i piombi duri il fenomeno dello scivolamento...quei due pallini sono insufficienti a bloccare il pallettone anche se è di soli 1,50 gr....ecco perchè nella mia versione la madre è completamente seperata sia dal supporto della piombatura..sia dal terminale vero e proprio.
Usando, nella mia, la sola torpilla nello spezzone di mezzo mi semplifico la vita...ed a maggior ragione se pongo il restante peso a taratura perfetta al di sopra della giunzione madre....rispettando le varie proporzioni è davvero rarissimo trovarsi il groviglio.
cmq. aspetto il tuo articolo e magari potrei provare questa variante.......per la serie: mica ho detto di essere il portatore della pura verità......IO
ciao ciao e denghiu

allora ho sotto il naso le jpg relative all'articolo.....non cambia per nulla ciò che hai descritto; solo che continuano i miei dubbi:
la treccia dovrebbe servire ad irrigidire adeguatamente la curva, ottenuta durante l lancio della paratura, in maniera da allontanare quel che basta il terminale dalla lenza madre ma, notando i piccoli pallini, credo che questi con vento davvero sostenuto( contrario) i groviglia siano possibili anzichenò.
Vedrei meglio l'inserto di uno spezzoncino, al posto della treccia, di twinax( guaina usata per rivestire cavi di invio dati...roba da lan o conessioni condivise)........fine quel tanto da non eccedere sul ø 16 ma con un meraviglioso effetto molla.
Inoltre lo si decanta per l'uso in laghi.....quanto possono essere profondi al confronto di certe profondità che si trovano in mare?.
Altro punto è la complessità totale della paratura...per mia esperienza più è pulita la paratura meglio funge contro i garbugli...ciò non toglie che sarà mia cura provarla in test confrontando pregi e difetti delle due soluzioni.
Quello che davvero conta è la scorrevolezza sicura del sistema in fase di atterraggio sull'acqua...e mi da da pensare che il pallettone preceda in calata, essendo ovviamente più pesante, la piccola coroncina di spallinati....per la serie: saranno cas..ehm....guai?
cmq.....è da provare
denghiu al solerte e cortese amico che mi ha fornito tale materiale

E' come dice Ancy senza possibilità di replica.
Le prerogative della pesca all'inglese sono essenzialmente: poter pescare con gallegianti pesanti e montature leggerissime, la possibilità di poter pescare col vento la dove per la bolognese sarebbe impossibile, la quasi nulla possibilità di parrucche, il tutto condito da una semplicità di base dell'attrezzatura e delle lenze non comune ad altre tecniche. Quella di cui parlate voi è la pesca italo-inglese. Spesso tendiamo ad esasperare ciò che è molto semplice. Basti pensare che prima che salisse agli onori della cronaca la pesca all'inglese veniva praticata in patria utilizzando, ad esempio, quasi esclusivamente tre misure di pallini (AAA-BB-SSG).
Tutto ciò che dovesse semplificare il tutto ben venga, il resto spazzatura.