Il torrente Scoltenna è un tipico corso montano dell'Emilia Romagna.
Abitato da una bella popolazione di trote fario autoctone, è una zona no-kill, in cui è possibile pescare a mosca o a spinning.
Lungo il suo percorso, lo Scoltenna passa sotto il Ponte della Fola.
Foto: Ponte della Fola sullo Scoltenna Autore: Zandegù
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Di origini romaniche, esso ha la particolarità di essere un raro esempio di ponte di pietra a due arcate. Non si conosce l’esatta epoca della sua costruzione, le prime notizie si hanno in un antico documento del 1028 d.C.
In quell’epoca la costruzione di ponti in pietra, molto costosa, richiedeva maestranze specializzate, ma nel Medioevo tutte le antiche nozioni dei romani sulle costruzioni edilizie erano andate perdute. Le uniche testimonianze scritte venivano conservate nei conventi, nelle trascrizioni di antichi testi fatti dai monaci. Di conseguenza questo ponte, come molti altri, è legato ad una leggenda che vede come protagonisti un monaco ed il demonio.
Essa narra che gli abitanti del paese avessero bisogno di un passaggio sul fiume. Il monaco che dirigeva la costruzione del ponte, si rese conto che sarebbe stato impossibile riuscire a realizzarlo se non in tempi lunghissimi; una notte il diavolo gli apparve in sogno offrendosi di costruire lui stesso il ponte, in una sola notte, ponendo l'unica condizione di prendere la prima anima che lo avesse attraversato. Il frate accettò la proposta, allora il satanasso radunò quanti più diavoli possibili, grandi e piccoli, alti e bassi, che non senza bestemmie, lavorarono tutta la notte per il loro signore, realizzando un ponte tutto storto, con arcate di altezze e dimensioni diverse. Al mattino il ponte era pronto ed il diavolo era lì, in attesa del passaggio dell’anima a lui promessa come pagamento. Fu allora che il monaco prese un cane, lo istruì e lo benedisse, facendogli attraversare il ponte e beffando il demonio che non poté far altro che prendere l’anima del cagnolino ed andare via.
L’oggetto di questo restauro è una Shimano, che il proprietario non ha saputo sostituire con altri grezzi, per cui si è deciso di trasformare questa canna ormai usurata dal tempo, come si vedrà dalle foto.
I dati di targa non li riporto, in quanto sono state tolte tutte le decal originali.
NOTA: In fondo all'articolo c'è il link del video della canna. Sto cercando di fare cose sempre più articolate.
L'idea del proprietario era quella di una trasformazione totale, in japan-style.
Dopo aver fatto tutte le scelte in base a richieste tecniche ed estetiche è nata la
Ponte della Fola Special
L'attrezzo è stato completamente smontato. Il grezzo ha subito un leggero linishing ed è stato poi riverniciato con il trasparente fino all'altezza del primo anello, lasciando opaco tutto il resto del carbonio.
Nelle foto successive un prima/dopo della creatura
Il butt cap in EVA è stato sostituito con un Matagi in alluminio
Il primo anello non aveva più la pietra. I nuovi anelli sono stati legati con il bellissimo ed ormai introvabile "Forrest Green" della Gudebrod
Bellissima l'idea del winding check doppio.
Tutta la scalatura è stata sostituita con una Fuji KR Concept, sfruttando il line finale con i micro guide's. Lo spacing è stato completamente cambiato, passando da 7 a 9 anelli, migliorando anche le posizioni in prossimità dell'innesto.
Il fore grip in sughero portoghese è realizzato completamente a mano
Particolare del nut a vite in alluminio
L'insieme del manico. Porta mulinello e split sono verniciati in nero marmorizzato
..... dettagli
L'abbinamento con il mulinello.
Secondo voi mi sono divertito? Si, ed ancor di più a giocare con il Pc per creare il video di questo lavoro. Aggiungo il link e spero vi piaccia.
Buona visione.