i fili ed i finali
iniziamo col dire che io utilizzo fili trecciati quali whiplash della berkeley oppure il powerpro da 30 libbre.
Questa soluzione è certamente quella che da maggiori certezze ma che comporta anche:
- la necessità di avere mulinelli che imbobinano alla perfezione
- il rischio di imparruccare
- necessità di doppiatura del filo per abbinamento al finale tramite nodi di non facile fattura per i neofiti.
- continua e regolare manutenzione al filo.
- costi elevati
a favore abbiamo:
- alta tenuta in rapporto al diametro
- ferrata immediata
- elavata durata del filo
In considerazione di ciò per chi inizia è forse piu' idoneo un buon nylon morbido come l'ironsilk della berkley nel diametro 035 o 040;
se andiamo in scogliera alla ricerca di spigole, barracuda e lampughe il 035 va' piu' che bene ed ha meno memoria.
Il finale:
va' utilizzato non nel senso di parastrappi ma nel senso di sicurezza in caso di sfregamento poichè in scogliera è facile che il nylon entri in contatto con la roccia.
Io monto circa 1 metro di 050 o 060 che possiamo unire alla lenza madre con un semplicissimo uni to uni (lasciamo soluzioni piu' sofisticate a quando si ha un po' di esperienza).
Aggancio ad artificiale:
direttamente con un moschettone tipo spinning link della berkley con un libraggio up to 35.
Scordiamoci moschettoni classici, non fanno al ns caso come sono da abolire totalmente girelle ed amenicoli vari!
credo che a questo punto abbiamo un'idea piu' precisa di cio' che serve per andare in scogliera.
Per approfondimenti sono a disposizione, chiedete pure ma prima leggete anche 2 volte cio' che è stato scritto sopra per evitare di ripeterci.