Ciao @chub@,
mi sono avvicinato alla tecnica del ledgering proprio per provare a pescare in un porto con determinate caratteristiche.
Acquistai la mia prima ed unica canna nel lontano 1988, era una dajwa jcl, la prima "vera" canna made in england sponsorizzata e distribuita in italia da Molinari.
Dopo aver ottenuto risultati + che buoni, anche i miei compagni di pesca l'acquistarono; ad un certo punto avevamo 6 canne identiche tanto da sembrare noi quelli che sponsorizzavamo la dajwa.
Io ero, e sono, solito passare le vacanze in sardegna ma, in quegli anni ('90) oltre alle ferie estive, effettuavamo, con i miei amici, almeno altre 3 o 4 battute di pesca all'anno, della durata di 4-7 giorni, in terra sarda, avendo possibilità di alloggio. I posti che frequentavamo erano di solito le coste centro-orientali e precisamente il porto di arbatax e della caletta.
Il porto di arbatax è un porto commerciale con profondità elevate, in alcuni punti oltre i 15 mt., superiori sempre ai 10 mt. Le uniche tecniche che potevamo applicare erano la pesca a fondo classica e la pesca con lo scorrevole. As un certo punto ecco che Mario Molinari "importa", dalle terre anglosassoni, questa tecnica ed io decido di sperimentarla in quel porto per la cattura delle orate, visto che la zona di pascolo si trovava a circa 40-50 mt. dal molo ,ad una profondità di circa 15 mt. e con la canna da fondo e vermi di mare come esca le catture erano sporadiche.
I risultati furono ottimi a tal punto che, come ti ho detto, da una canna siamo passati a 6.
Negli anni successivi i pasturatori li potevi vedere attaccati a tutte le canne( bolognesi di tutti i tipi, inglesi, canne da fondo ecc.) dei pescatori locali.
Man mano, come tutte le novità, se i primi anni funziono' tutto bene, poi, con il passar del tempo le catture diminuirono. Pescammo a ledgering anche in altri porti, in sardegna, ottenendo sempre buoni risultati.
Nella nostra regione, come ben saprai, è super-vietata la pesca in ambito poprtuale per cui ho avuto poche possibilità di utilizzare questa tecnica, sia perchè quando pesco voglio essere "tranquillo" ed intento ad osservare un galleggiante ed un cimino e non guardarmi intorno continuamente per vedere se arriva la finanza o la capitaneria di porto; sia perchè, dove posso, utilizzo la canna bolognese di cui sono un vero appassionato.
Comunque, per quanto riguarda l'impostazione di pesca, la canna già te l'ho descritta, il mulinello era un mitchell full controll, i pasturatori, montati scorrevoli,erano i drennan con piombo piatto per una rapida discesa sul fondo di 15 mt. a cui otturavamo dei fori per diminuire la fuoriuscita di bigos e prolungare la permanenza in pesca, il finale andava da uno 0.14 ad uno 0.18 lungo 1 mt. con amo del 14 a filo robusto.
Ci eravamo costruiti artigianalmente dei poggiacanne da molo con una struttura ed una funzione molto simile ai "rod pod" attuali (all'epoca il carp-fishing doveva ancora essere "inventato", credo).
Come esche utilizzavamo i soliti bigattini "aromattizzati" al formaggio, con pasture sempre a base di formaggio; oppure dei dadini di quel formaggio di forma rotonda, incartato con un involucro rosso, di cui, pero', non ricordo il nome.
Ti saluto e se ti capita di andare in sardegna vai a pescare ad arbatax, è sicuro che ti divertirai.
Ciao,