Il vecchio ed il LUCCIO

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blu-water
00lunedì 21 luglio 2003 18:51
Era da poco passato il mio sedicesimo compleanno e mio padre mi regalò la mia prima Lambretta 50 verde brillante (certe cose non si possono dimenticare) fino ad allora per forzate ragioni di età me la facevo a piedi lungo le rive del Ticino a meno che qualche generoso amico di qualche anno più vecchio non mi portava in auto da qualche parte se no i km non si contavano essendo uno "spinner" della prima ora .Uno dei luoghi che mi fecero conoscere è stata la "lanca di Torre beretti" bellissima a quel tempo con la particolarità che una riva era in sponde della provincia di Pavia e l'altra in provincia di Alessandria .
Comunque me ne innamorai subito .grossi Black,Lucci.persici reali di cui si è quasi persa memoria ma essendo troppo distante da Pavia dovevo aspettare che qualche carpista (allora per me erano "£impuri") avesse voglia di andare a grandi prede e ,quindi erano poche le occasioni che avevo per ammirare e godere di quello specchio d'acqua fantastico alimentato da acque purissime e chiare sorgive !
Quando finalmente misi il sedere sulla mia lambrettina fu una delle prime "mete" ed una mattina di ottobre molto presto mi svegliai e ,con il coraggio degli incoscienti, saltai sul mio bolide alla volta della lanca ci arrivai attorno alle sei del mattino (immaginate per fare quasi 50 km a che ora mi sono svegliato) infreddolito ed affamato ,per fortuna mi ero attrezzato ancheper quello e mi rifocillai con caffè e brioche ,quando fui rinfrancato montai la cannetta che mi ero fatto in sostituzione del palo telegrafico che avevo usato fino a pochi giorni prima (mi sembrava la differenza fra un Ferrari ed una bici da rottamare)martin da 20 gr fiocco rosso anche se ho una predilezione per un'altra marca ) e via a "caccia " in sponda alessandrina primi lanci primi giri a vuoto poi il colpo e la ferrata venne su subito ,circa sei etti,forse sette ,riprese subito il largo mentre gli dicevo di mandarmi il papà ,mi acorsi solo in quel momento di un signore un èpoco avanti con l'età che pescava immobile sulle rive ,immaginai il solito carpista ma mi accorsi subito che aveva qualche cosa di diverso ,infatti se ne fregava di fare rumore o meno ( se escludiamo le scatarrate ) aveva due canne che parevano pali di bilancia in Bambou ben piantate a terra e sostenute dalla classica forcella fatta con i rami che si trovano per terra ovunque ,mi avvicinai piano senza lanciare ,non amo disturbare nessuno che pesca con l'intenzione di scavalcarlo per andare oltre a pescare ,ma ,quando fui nei suoi pressi,molto vicino perchè il sentiero non permetteva altro ,vidi che nell'acqua c'era un luccio da paura legato con una corda passante all'interno delle branchie.
Spostai lo sguardo alla lenza e per poco non mi scappò una esclamazione :aveva un mulinello per canna con un filo che pareva corda (allora anche noi usavamo fili grossi )in fondo alla lenza dove toccava l'acqua c'erano due galleggianti simili a damigiane che ballonzolavano allegramente come se ci fossero delle abboccate cosa che gli dissi subito - Abbocca.- gli dissi ,lui si voltò e rispose -So dreè pescà cul viv - (sto pescando con il vivo) non feci commenti per mè era la prima volta che ne vedevo uno dal vero di questi esemplari di pescatori mitici 8per noi almeno) che pescavano solo in un certo modo e basta.
Mi sedetti dopo avergli chiesto il permesso e rimasi a guardare per almeno venti minuti quei galleggianti che facevano strane scie sull'acqua oppure si fermavano per poi riprendere la danza .
All'improvviso uno di quei sugheri si fermò inchiodandosi vicino a delle foglie di loto che galleggiavano quasi in mezzo al laghetto (era così grande la lanca che si poteva benissimo definirla così) poi lentamente cominciò ad inabissarsi ,rivenne su ed infine si mise a corrrere per traverso ad una velocità pazzesca sino a che si immerse sempre correndo verso il fondo io balzai in piedi -.al ghè .- esclamai :( c'è) -calmat un'atim -non traduco ....non serve e si accese un sigaro ,io cominciai ad agitarmi sempre di più iniziando a pensare che l'età doveva aver fatto dei danni notevoli al vecchietto che non ci pensava nemmeno a dare il colpo ,ammetto che stavo per farlo io (accidenti all'età stupida),con grande maleducazione gli dissi -ma lo vede o no che non c'è più il galleggiante?- lui con una tranquillità olimpica mi rispose -SI- punto che potevo fare mi stavo chiedendo se tiro io questo si incazza mica da ridere del resto se il luccio è grande come quello che vedevo in acqua ero ancora più perplesso (eufemismo)mi accorsi che un leggero sorriso era nato sulle sue labbra come se capisse il mio tormento e si stava divertendo come un matto a mie spese di piccolo idiota inesperto ma non pronunciò parola alla fine e ....finalmente spense la metà del sigaro sotto gli scarponi si alzò impugnando quel cannone e diede un tirone da levare la lisca di bocca alla preda ,invece la canna ,pur essendo così grossa si incurvò paurosamentee lui si sedette quasi subito madonnando invece di essere contento (questo lo pensavo io) la lotta durò almeno mezz'ora ma il pesce non voleva saperne di risalire e nemmeno di avvicinarsi a riva sentii il vecchietto mormorò -ummò cristu l'è la seconda volta sta smana ,l'è propri stupid- tradotto ( ancora xxxx è la seconda volta questa settimana ,è proprio stupido ) capii che se la stava prendendo con il pesce .il filo cominciò a risalire ma senza che si potesse recuperare nemmeno un metro e il LUCCIO ,perchè ovviamente quello era , lo intravidi la in fondo alla lenza come un'ombra indistinta era troppo lontano per dargli un peso od una misura ma era la bestia più grossa che avessi mai visto fino ad allora non solo lungo ma era anche grosso ,enorme da non credere anche il vecchio lo vide e disse -vurivi di mi se l'era no lù - e si chinò verso il borsone nero che aveva estrasse una forbice e senza esitare tagliò la lenza ,in quel silenzioso mattino di ottobre ancora caldo per la stagione ,mi sentii ,un perfetto imbecille perchè non capivo una mazza di cosa era accaduto ,non capivo perchè? quali erano i motivi arcani che avevano spinto quel vecchio "signore" a fare una cosa simile una cazzata così solo un malato poteva fare e non resistetti più (sono sempre stato un poco invadente ed anche rompicoglioni) -ma che cxxo ha fatto ?- non si scompose di un millimetro rifece la lenza mentre io che ormai ero in piedi stavo per andarmene via incazzato come una biscia gli dicevo-così muore ed era enorme ma perchè ......-non riuscivo quasi a parlare dalla sorpresa e dall'incazzatura .
Lui innescò un piccola "tinchetta" altra sorpresa per il sottoscritto si riaccese il sigaro ma stavolta mi stava fissando negli occhi diritto con aria di scherno e mi chiese -quant'an ta ghè?- (quanti anni hai?) - sedici- risposi -alura dam da tra ,in si capisat un quai cos- mi disse (allora ascoltami così capisci qualche cosa) lo fissai senza rispondere smanazzando l'impugnatura della mia cannetta da spinning e lui continuò -tl'è vist ben?- (l'hai visto bene?) -SI--alura senta chi -l'era na femna e l'è ,forse,l'ultma in si grosa che ghè chi dentar ,tl'è vist al lus che l'è in t'l'acqua? seconda ti se duvivi fà ,stà chi tut al dì par tirala fora e po mulala?ta smia no che l'è mei cla faga un mo di fiòò o no? e po gavrisi mis quasi mesa giournà a tirala fora e mi gho voia da pesca donca l'è mei gla vaga via o ti che pescat cun chi rob lì ad fer tè no mò capì che se i tirè fora tucc prima o dopu i finisan?- (traduzione: allora ascoltami ,era una femmina ,forse l'ultima così grossa che c'è quì dentro,hai visto il luccio che è in acqua? secondo tè che dovevo fare? stare quì tutto il giorno per tirarla su per poi lasciarla andare?non ti sembra che sia meglio che faccia ancora dei figli e poi ci avrei messo mezza giornata e io ho voglia di pescare ,quindi èmeglio che se ne vada via , tu che peschi con quei cosi di ferro non hai ancora capito che se li tirate fuori tutti prima o poi finiranno?)
Non risposi lo salutai con ion testa l'idea fissa che era un deficiente e rincoglionito cambiai il martin con un rapala affondante di grossa taglia sulla scia della pesca appena vista e con la segreta speranza di fare io il bis con un luccione almeno grosso quanto quello che aveva già in acqua ed infatti lo strappo mi riportò alla realtà era davvero grosso sicuramente il più grosso che avessi mai allamato ,le sensazione furono (mi ricordo) esaltanti e cominciai a preoccuparmi di non perderlo ma allora in bobina avevo il 30 e quindi era difficile che accadesse in ogni caso era davvero un luccio daguinnes personale e finalmente lo salpai ,solo allora mi accorsi che il vecchio si era avvicinato e mi guardava e stavolta in italiano mi disse -Bravo sei davvero bravo complimenti sarà almeno 4 kg ed è maschio - non lo guardai nemmeno mentre cercavo di levare il rapala dalla bocca poi mentre boccheggiava appoggiai la canna a terra per avere le misure e fargli la foto (era un'abitudine che avevo da sempre)e ...mentre lo avevo nell'obbiettivo vidi l'esocide immobile afinaco alla mia cannetta nuova fiammante a farsi fare la foto e....................capii .....si credo che capii davvero scattai la mia foto e presi il Luccio sotto lo sguardo del vecchio e lo posai fra le foglie di loto che erano vicine a riva fu come un segnale : l'acqua diede vita e vigora a quel corpo forte e lucente e lo scatto verso il nero del fondo rivestito di erba fu tale da schizzarmi gocce fin sul viso poi mi voltai verso il vecchio e gli dissi -par fa di fiòò absigna ves in du - (per fare figli bisogna essere in due) .
Lui cominciò a ridere in modo imbarazzante mi diede una pacca sulla testa e mi chiese .come ti chiami?- _mario- risposi- e lui in un lessico incredibilmente senza inflessioni dialettali mi disse - Bene mario forse hai imparato una cosa nuova ma sicuramente sei stato stupido ,scommetto che era il tuo luccio più grande che avessi mai preso,-e ridendo se ne andò al suo posto!
Smontai mortificato come un cane e quando gli ripassai dietro per ritornare a casa sentii che mi diceva - Bravo ci rivedremo ,non te la prendere mario, ma fra qualche anno sarai contento e capirai meglio perchè sto ridendo -
Aveva ragione !
Mario
ANCIENTMYND
00lunedì 21 luglio 2003 19:22
è sempre un piacere
come dicevo ....è sempre un piacere leggerti.....mi ricordi molto UMBERTO ECO ma ancora di più HEMINGWAY.....
complimenti vivissimi .....non ti bacio perchè non sei il mio tipo.....ma[SM=g27836] [SM=g27836]
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