Visto il bel freddo che ormai si è fatto sentire , arrivano i cari amici cefalopodi quali seppie , calamari e totani belli pronti da essere salpati dalla barca. Anche se è una tecnica di pesca che non mi affascina particolarmente , la bonta di questi esseri marini è ottima !!
la cattura dei cefalopodi non necessita di una grossa attrezzatura , basteranno due canne sui 2,5-3 metri con imbobinato un buon monofilo dello 0.30.
Le esche , anche in questo caso , si dividono tra naturali ed artificiali ; le naturali sono delle sardelle , piccoli sugarelli o sgombretti , piccole menole da innescare su degli appositi canestrelli provvisti di asta in legno o metallo.
Le esche artificiali sono indubbiamente le classiche totanare e i pesci finti della YO-ZURI. Ora le versioni di queste esche sono molteplici in forma , colore , luce ...il mercato ha una gamma infinita di esche da provare.
L'azione di pesca per le seppie è molto semplice , lanciate le canne in acqua con la vostra esca ed a turno recuperate molto lentamente l'esca che deve essere sempre a stertto contatto con il fondo. Detto questo , capirete che è d'obbligo pescare le seppie a fondo su fondali sabbiosi dove sarà impossibile incagliare le nostre esche. Nel recuperare la nostra esca sarà facile capire quando la seppia ha "abboccatto" in quanto tutto un tratto la lenza si appesantirà eccessivamente , ora con un colpo deciso e non a strappo basta recuperere in maniera costante fino a salpare la preda.
Stesso discorso per la pesca del totano e/o calamaro , solo facendo viaggiare l'esca ad un'altezza tale da incocciare il branco ...
A questo punto , con un bel bottino in mano e una bella colorazione nerastra su tutta la barca e su tutto quello che ci circonda , possiamo essere soddisfatti.
CiauZ