FIUME TIMONE HOT SPOT REPORT
Beh, che dire… un’esperienza fantastica.
Ma partiamo dall’inizio!!!
Sono partito da Milano alla volta di Vetralla (VT) (550 km totali!!!
) alle 12.30, viaggio tranquillo e pochissimo traffico. Una sosta prima dell’appennino per un panino volante e l’ennesima Redbull per evitare di addormentarmi al volante
e dopo 5 ore totali eccomi arrivare al ridente paesino di Cura di Vetralla.
Ma Burian, Lupin e Adolfo dove sono???
La vecchiaia che assale Burian alias Piero, ha fatto si che abbia lasciato il portafogli al lavoro a Roma, sicche’ io che gia’ mi aspettavo la banda del paese, palloncini e gonfaloni, mi ritrovo sperduto nelle lande laziali
.
Fortunatamente mi avevano prenotato una stanza nel B&B LE FORTEZZE (Via Blera 141 Cura di Vetralla VT 338.7059718) un posticino da favola gestito da una famiglia squisita e dai modi garbatissimi.
Scarico la mia attrezzatura e mi butto sotto la doccia per riprendermi dal viaggione. Riposo mezz’oretta
ed ecco che mi bussano quella banda di scalmanati che ero venuto a conoscere.
Gia’, perche’ non ci eravamo mai conosciuti prima ma dopo la stretta di mano e’ come se ci fossimo conosciuti da una vita….IL BELLO DI ESSERE PESCATORI!!!!
Dopo svariati aperitivi a base di alte gradazioni alcooliche e una mega spesa di carne per il giorno dopo, andiamo a cena un una “bettola” verso Civitavecchia. Non le si da’ mezza lira bucata da fuori, ma appena ti siedi…… mamma mia che spettacolo.
Abbiamo passato circa 3 ore a mangiare tonnellate di prelibatezze laziali
innaffiando il tutto con 4 bottiglie di rosso (eravamo in 3!!!!
) e dopo il caffe’ un’altra litrata ad alta gradazione!!
Il mattino dopo sveglia alle 04.30 per partire a pesca (finalmente), dopo 30 minuti di viaggio e un caffe’ volante eccoci arrivati sullo spot. Non albeggia ancora ma gia’ si sentono i salti dei pennuti.
La temperatura e’ ottimale, 11° alle 06.00 ti mette di buon umore.
Si scarica la roba e si incomincia a preparare.
I primi lanci coi pasturatori pieni ci lasciano perplessi: NON C’E’ FONDO!!!!
Probabilmente l’alluvione aveva allargato gli argini ma non stavamo pescando in un punto con alveo profondo.
Dopo 1 ora e qualche carassio (e una carpetta di Burian) ci spostiamo verso la diga. Finalmente acqua e fondo stimato sui 5 mt.
La pastura e’ ottima
e i bigattini hanno la pancia piena
ma i pennuti stentano ad entrare in mangianza. Qualche carassio ci mangia gli ami ma nulla di piu’
. Una bella mangiata sulla mia Mosella ma la ferrata va a vuoto. Poi un’altra carpa per piero e alrti carassi per tutti
.
Nel frattempo Adolfo accende un mega fuoco per il pranzo e intanto noi ci diamo alle NUVOLE di alborelle. Gia’, il posto e’ infestato da questi ciprinidi. Se ne fanno a tonnellate. Tiro fuori la velocina da 3 mt e mi diverto come da bambino, in attesa della frizione che parta.
Lupin/Roberto con una splendida alborella stimata sui 15 gr
Pausa cibo che si prolunghera’ per cira due ore con quintali di carne sul fuoco, salsicce e ventresca a iosa, innaffiati da 6 litri di vino buono e da distillati fai da te del buon Adolfo.
Intanto le canne ogni tanto frizionano e ci regalano altri carassi, ma della carpe giganti niente!!!
Alle 16.00 incominciamo a chiudere ma con la pancia piena e con un buon bottino di pesce lautamente fotografato e rilasciato.
Il rientro e’ tranquillo e dopo doccia e riposo di 2 ore si va a cena in pizzeria (tanto per stare leggeri).
Il mattino dopo l’idea era quella di andare a trote in laghetto ma una specie di diluvio universale ci fa abbandonare l’idea.
Alle 12.30 riparto e alle 17.30 eccomi di rientro a Milano dopo un viaggio/odissea causa pioggia pesante e fittissima, contornata da nebbione fino a Bologna.
Tutto questo racconto per farvi capire che da oggi ho 3 nuovi amici splendidi
, dei quali porto dentro un ricordo magnifico. Compagni di pesca e compagni di vita
. Valeva proprio la pena fare 1200 km per conoscerli.
GRAZIE RAGAZZI
LORENZO
USF LEDGERING MOD.
(lopez@fishingforum.it)
[Modificato da LOPEZTONIC 06/12/2004 14.10]
[Modificato da LOPEZTONIC 07/12/2004 11.53]