Soccorso dell' Apneista ^_^ Problemi del Freddo

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
lorette
00sabato 21 gennaio 2006 13:05
Problemi del Freddo

Il corpo umano perde molto calore in poco tempo dato che l’ acqua ne assorbe molto, e iniziamo ad accorgercene dai brividi che non sono altro che contrazioni che servono per produrre calore ;ma nell’ acqua non riusciamo a scaldarci pertanto i brividi sono un campanello d’ allarme per iniziare il ritorno.

Un buon isolamento (muta) riduce la perdita di calore, ma se l’ acqua è molto fredda o abbiamo un isolamento inadeguato può portare ad abbassamenti di temperatura all’ interno del corpo .

Se il freddo continua si può arrivare ad una situazione d’ inizio d’ assideramento, ovvero quando il nostro corpo scende sui 35°C con segni oltre ai brividi di intorpidimento delle estremità, e al colorito pallido con labbra bluastre, aumento del battito cardiaco poi nausea e vomito.

Se sempre con il freddo continuiamo ad avere dei brividi è meglio avviarci al ritorno e sospendere la pescata, se ci portiamo un termos con un buon tè caldo e qualcosa da sgranocchiare, meglio se integratori calorici ricchi di miele, ginseng ecc… e anche una bella felpa in pile, ci ristabiliremo in fretta.

Invece l’ ipotermia capita quando il nostro corpo scende sotto i 32°C con sintomi di allucinazioni, stato confusionale, sonnolenza e poi pericolo di annegamento se non soccorso in tempo e basso battito cardiaco, che porta poi alla perdita di coscienza fino alla morte.

Possiamo intervenire una volta portato a terra l’ infortunato di controllare il battito cardiaco alla carotide per poi iniziare il massaggio cardiaco, cercare di portarlo in un luogo caldo e asciugarlo, strofinarlo energicamente con alcool canforato, somministrargli bevande calde ma non alcoliche in quanto dopo un breve stato di benessere di vasodilatazione periferica e momentanea porta poi subito ad altra dispersione di calore, ma se la vittima ha una grave ipotermia e molto meglio portarlo subito in ospedale.

Meno male che in Mediterraneo anche in inverno difficilmente possiamo arrivare a temperature così basse che comunque, seleziona i cacciatori più agguerriti o quelli meglio equipaggiati infatti consiglio per chi vuole andare a cacciare tutto l’ inverno una muta da 7mm meglio se liscia che ripara anche dal vento, bermuda sopra la muta, guanti e calzari da 5mm .

Meglio anche andare a cacciare nelle ore più calde della giornata e nutrirsi con un buon cibo caldo assunto due o tre ore prima dell’immersione.

Si associa il crampo al freddo in quanto la minor irrorazione del muscolo da parte del sangue ovvero la vasocostrizione altera il metabolismo muscolare con accumulo di acido lattico .

L’ apneista viene colpito dai crampi ai piedi oltre che ai polpacci anche per l’ estensione delle dita dei piedi in fase di pinneggiata.

I crampi sono una forte contrazione involontaria dei muscoli che porta ad un irrigamento della parte colpita e un più o meno forte dolore, che in acqua nel caso delle gambe ci crea dei problemi di galleggiabilità, senza farci prendere dal panico possiamo tranquillamente risolvere il problema.

Il muscolo utilizza per contrarsi fondamentalmente lo zucchero, il glucosio il sodio il potassio il calcio e con l’ ossigeno portato dai globuli rossi si forma l’ energia per contrarre il muscolo.

L’ impulso nervoso per far contrarre il muscolo gli occorre la presenza di queste molecole in quantità sufficiente.

Nel caso che si abbia una scarsa circolazione a livello muscolare l’ ossigeno che arriva è poco e il glucosio producendo poca energia da luogo alla formazione di acido lattico che rimane nella sede di produzione per la scarsa circolazione, e per le modifiche dell’acidità che produce, provoca la contrazione spasmodica del gruppo muscolare.

La causa più frequente è dovuta dal consumo del glucosio in presenza di un insufficiente apporto di ossigeno in caso di poco allenamento e anche dalla eccessiva perdita di potassio o un insufficiente apporto a livello muscolare.

Il crampo può arrivare quando meno te lo aspetti oppure ci sono persone che ne soffrono, l’ importante è accorrere in loro aiuto quando vediamo uno scorretto movimento delle pinne o un tentativo di massaggiare o alleviare il dolore.

Se non si è allenati iniziare l’ attività gradualmente, specie nei riguardi del pinneggiamento e pinneggiare fin dall’ inizio in modo corretto, ma lentamente, per permettere l’ adattamento muscolare.

Se si ha un crampo, rilassarsi completamente in acqua usando una sola pinna, senza fretta e non riprendere il pinneggiamento prima che il crampo sia completamente passato, pena il ripristino del crampo.

Quando ci capita un crampo in acqua unica terapia è quella di stendere il muscolo nel senso opposto alla contrazione, praticamente estendere al massimo la gamba tirando verso di noi l’ estremità della pinna, massaggiando la parte indolenzita e aspettare che si rilassi ,magari aiutando l’ arto colpito con dei massaggi e frizioni.

Se si usano pinne nuove di materiali più duri o di lunghezza diversi, comportarsi come se non si fosse allenati.

I crampi possono derivare oltre che dalla permanenza in acqua dal freddo, dalla riduzione della circolazione sanguigna prodotta magari da una muta o dalle pinne troppo strette o dei cinghioli del coltello troppo serrati, oppure anche dall’affaticamento dell’ esercizio fisico o per disidratazione o dallo squilibrio elettrolitico come la mancanza di magnesio, potassio, sodio, calcio o il consumo degli zuccheri muscolari.

Abbiamo parecchie persone che addirittura ne soffrono e si può ovviare o in modo farmacologico con l’ assunzione di chinina o a livello fisico praticando un rilassamento delle zone troppo tese svolgendo del semplice stretching, dove si svolgono esercizi di allungamento degli arti come i polpacci e le cosce.

Cosa importante che ci aiuta è bere senza riempirci prima di entrare in acque e anche di portarci sulla boa una bottiglia con semplice acqua specie quelle oligominerali, anche se molti aggiungono glucosio fruttosio o creatina o altro .

Molti mi rivolgono la domanda quando bere e quanto, non c’è una risposta per tutti, visto che siamo

Generalmente un allenamento costante tutto l’ anno e in immersione d’ inverno ben equipaggiati facendo attenzione alle mute strette che impediscono la circolazione sanguigna.

Se siamo soggetti a crampi frequentemente, è meglio controllare, la dieta, le urine e l’ apparato digerente la circolazione e praticare della ginnastica agli arti inferiori ovvero lo stretching.

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:36.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com