Sono le tre di notte e non riesco a dormire perche' un dubbio mi assale. Piu' che un dubbio e' una curiosita'.
Perche' non si parla mai di terminali in filo trecciato?
Faccio un esempio: se ci si trova nella necessita' di salpare qualcosa di grosso e non e' possibile raffiarlo o guadinarlo,non e' possibile confezionare una bella paratura robusta che consenta di salpare la bestia di peso?
Mi spiego meglio, lenza madre o trave con un trecciato 0.40 (tiene 40 Kg.) e terminale sempre trecciato 0.17 (tiene c.a. 20 kg.) il tutto condito con girelle robuste, nodi perfetti e un bell'amo autoferrante n° 2/4,
forse potrebbe risolvere il problema. A parte l'evidente visibilita' che tale filo comporta e una certa rigidita' del tutto, cos'altro sconsiglia questo metodo? A Voi la parola!