per questa discussione, ci sarebbe da parlare molto !
Butto giù un paio di considerazioni, o meglio di esperienze a riguardo.
Cominciamo con le occhiate che hanno come dice il nome una qualche caratteristica riguardo gli occhi...e cioè ci vedono benissimo, quindi a traina è giocoforza trainare con fili sottili, assetto di traina come diceva Blu, una trentina di metri di filo dello 025 piombino da 10-20gr girella e terminale di un paio di metri dello 018 in FC con agganciato un cucchiaino argentato della liond'or anche martellato va benissimo velocità di traina intorno ai 3kn.
Alternativa al posto del cucchiaino si legano due ametti del n°10 a gambo diritto e si infila un verme coreano o se avete a disposizione un filetto sottosale di acciuga e in questo caso si abbassa la velocità di traina che sarà intorno ai 1,5-2 kn.
Alternativa ancora è la matassina meciuda che non sarà diciamo "da sola" ma dotata di un paio di ami nascosti nel suo interno.
Con questi sistemi se sono presenti le occhiate non tarderanno ad attaccare le nostre esche, ma sappiate che in alternativa ci saranno le aguglie che attaccheranno voracemente pure loro le nostre insidie.
Per gli sgombri il discorso è più complicato nel senso che ci sono momenti in cui si può usare una tecnica piuttosto che un altra.
all'inizio della stagione più o meno a metà aprile (temperature del mare permettendo) una tecnica molto redditizia è quella delle "panole" -in dialetto triestino- o forse ma non ne sono sicuro al 100% le filose in lingua italiana.
Più si scalda l'acqua più diventano "fastidiosi" a mangiare sulle esche in movimento, e quindi l'escalation è più o meno la seguente, 1°panola - 2° affondatore idrodinamico - 3° traina classica con cucchiaini o piccole teste piombate per arrivare all'estate quando per prenderne bisogna pasturare e pescare con la barca ancorata.
Questo è a grandi linee la situazione di pesca alle occhiate e agli sgombri qui in alto adriatico.