innesco sarda

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MikyPremantura
00venerdì 22 ottobre 2004 09:51
Ciao a tutti vorrei proporre questa discussione per questa ottimissima esca....mai dimenticarla a casa mi raccomando :-)
Se avete disegni o ne trovate inserite :-)) ciaoooo

Ho trovato rispetto alla legatura con del filo elastico e 2 ami (sederino e testa) altri sistemi:
1)
Per questo tipo d'innesco si devono usare sarde freschissime e infilato l'amo dalla parte del foro anale, lo si fa fuoriuscire appena dietro le branchie, facendolo girare dietro la colonna vertebrale della sarda. Se l'esca non è proprio freschissima, si fa uscire l'amo dalla schiena e lo si fa rientrare nella schiena stessa. Questo innesco è il più catturante, ma è facilmente deteriorabile dalla corrente e dalle rollate brusche della barca, che trasmettono strattonate alle esche. L'innesco va controllato spesso per evitare che la corrente rovini la sarda, rendendola praticamente inutile. Per avere più tenuta sull'amo, si possono usare altri pesci al posto della sarda.
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2)
Un secondo innesco molto utilizzato e altrettanto valido è denominato a "T". Si perfora con l'amo da parte a parte una sarda entrando dal foro anale e si infila una seconda sarda per l'occhio e si ripassa poi l'amo nella prima sarda entrando dal dorso. In questo modo si ha una sarda con la pancia verso l'alto e una a penzoloni per l'occhio. È un innesco molto valido, più tenace della sarda singola e si può eseguire anche con sarde non freschissime.
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3)
Un innesco più tenace consiste nell'infilare una sarda da un lato facendo scorrere l'amo al suo interno, e facendolo fuoriuscire dall'occhio, in modo da coprire il gambo dell'amo. Si infila poi una seconda sarda trapassandola per l'occhio e la si lascia a penzoloni. L'innesco più sicuro in caso di corrente è il classico ciuffo, adottato dai pescatori professionisti che utilizzano le boe per la pesca del tonno. Si trapassano tre o quattro sarde per l'occhio lasciandole in modo da creare un vero e proprio ciuffo. Tale innesco è resistentissimo e in genere si applica sulle lenze più a fondo, sia perché queste vengono controllate meno frequentemente, sia perché risulta molto valido per lo squalo volpe.



blufishing
00venerdì 22 ottobre 2004 10:06
ottimo [SM=g27811] [SM=g27811]

sono inneschi usati sopratutto per il drifting, dove il lancio non è una prerogativa e la tenuta della sarda sull'amo è dovuto solo alla corrente ed al tempo di rimanenza in acqua [SM=g27811]

sarebbe impossibile usarli per la pesca da terra, almeno se si vuol lanciare !!
MikyPremantura
00venerdì 22 ottobre 2004 10:39
é vero hai ragione.....stranamente :-) come sempre!!!

Altri 2 sistemi per il surf o rock invece dovrebbero essere :

la sarda viene innescata intera, con la classica montatura a più ami. Di uso più generale è la montatura della parte posteriore della sarda, privata della lisca

Un'altro modo di innescarla è quella "rivoltata", ovvero dove le carni della sarda sono rivolte verso l'esterno del boccone, con un conseguente aumento dell'effetto brumeggio.

C'è anche qualche consiglio per utilizzare i 3 ami con l'utilizzo dell'ago ma non ho capito moltissimo...credo sia tipo il bibi?!

MikyPremantura
00venerdì 22 ottobre 2004 10:52
Ecco l'utilizzo dell'ago e del filo elastico come si scriveva in altre discussioni del forum

Disponendo di sarde freschissime e di un comodo piano da innesco, si procede con lo spinare il pesce esca dopo aver reciso la testa .Poi si utilizza un grosso ago da innesco in ottone, alla cui estremità forata si fissa la punta dell'amo montato sul terminale. La sarda viene avvolta attorno all'amo, facendo in modo che la parte interna del pesce risulti esterna nell'innesco, con tutta la morbida polpa a portata di olfatto della spigola.


Naturalmente per completare l'innesco occorre ricorrere all'utilizzo del filo elastico, che consoliderà tutto il salsicciotto di sarda, passando e ripassando a spire incrociate tutto il boccone . All'interno dell'innesco si può anche posizionare un cilindretto di polistirolo aumentare la galleggiabilità del boccone e renderlo più svolazzante e sollevato dal fondo.
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