merlino celtic
00giovedì 29 marzo 2007 01:24
...lapidi fredde di roccia muta
avvelenano i miei silenzi
di risentimento.
Difficile parlare,
dialogare
con sordi per vocazione
e astiosi per scelta di vita.
In fondo,
dietro gli scurini
della mia finestra
c'è un fiume di parole,
ma purtroppo
urlate, accavallate,disarticolate.
parole, parole,parole,
rumorose quanto basta
a soffocare
i suoni del mio pensiero.
Difficile parlare,
dialogare,
con chi non concede spazi.
Estremi che si toccano.
COMPLEMENTARITA' di un disagio.
Regalerò a un menestrello
l'armonìa delle mie parole
che ne faccia Poesìa.
Io sarò senza suoni,
ma quel menestrello
mi racconterà...
Merlino
[Modificato da merlino celtic 29/03/2007 1.30]
GocciaDiParadiso
00giovedì 29 marzo 2007 10:24
CARO GIO
se l'avessi scritta io avrei messo solo il finale... che trovo stupendo!
Cmq scherzoooo è bella tutta... ma come ben sai io sono strana
bacini
COMPLEMENTARITA' di un disagio.
Regalerò a un menestrello
l'armonìa delle mie parole
che ne faccia Poesìa.
Io sarò senza suoni,
ma quel menestrello
mi racconterà...
Il Cantore
00giovedì 29 marzo 2007 10:51
Poesia fantastica, Giorgio: intorno a noi spesso tanto rumore e la comunicazione si perde in monologhi di egoismo. A volte non si riesce neanche a modulare le corde dellla poesia.....
Ignazio
merlino celtic
00giovedì 29 marzo 2007 15:26
Avete ragione cari Amici.Purtroppo nella vita pare non esistano "mezze misure"; o il mutismo offensivo e umiliante di chi non sa o non vuole accostarsi al dialogo,o, per contro,fiumi di parole che non lasciano spazio al dialogo, travolgenti e invadenti, assolutamente a "senso unico".
Forse la parola scritta, la poesìa, è l'unico modo che ci resta per dichiarare la nostra presenza,l'unica possibilità di esprimere il nostro sentire...
Gio