Cavolate Umoristiche !!!!!!!!

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lorette
00martedì 10 maggio 2005 01:42
Holly e Benji

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Dopo lunga meditazione, ecco la risposta alla domanda che tutti prima o poi si sono fatti: quanto è lungo il campo di calcio del cartone animato "Holly e Benji"?

Con un po' di trigonometria, tenendo presente il raggio della Terra (6327km), l'altezza di un osservatore (facciamo 1,70m, anche se sono giapponesi e, di conseguenza, nani), e la linea che va dall'osservatore fino alla linea dell'orizzonte, si ottiene che la distanza a cui un giocatore vede l'orizzonte é di 4,53km. Tenuto conto che la traversa della porta compare quando un giocatore é più o meno sulla tre-quarti campo, il campo risulta lungo circa 17,8km.

Fin qua ci siamo. Ora la domanda è: a che velocità media corrono Holly Hatton, Mark Lenders, Julian Ross e soci? Supporremo che il campo venga percorso dai più in forma quattro-cinque volte a partita: 95min (+5 di recupero) = 5700s (tempo di gioco), 17.800m (dimensione campo) · 4,5 (volte) = 80.100m (spazio percorso), 80.100m ÷ 5700s = 14,05m/s (velocità). Corrono cioè 100 metri in 7"11, quasi 3" meno del record del mondo dei 100 metri piani (e il campo di Holly e Benji, si sa, non è piano...). Questo é sufficiente a spiegare perché il povero Ross, malato di cuore, abbia difficoltà a concludere le partite.

Avete presente quando Holly dalla sua area tira una mina che attraversa tutto il campo (di 17,8km), buca la rete e sfonda il muro? In realtà la domanda è un'altra: ma in Giappone li fanno i controlli anti-doping? Perché non analizzare l'urto anaelastico di quel pallone e giungere così alla definizione del peso dello stesso?

Se il campo è lungo 17km circa, la larghezza della porta è regolamentare o è in proporzione? E con essa, la porta quanto è grande? Questo perché, nel caso di una porta larga circa 2-3km, il gesto atletico di Ed Worner che si spinge da un palo all'altro assume dimensioni spropositate! Altro che nandrolone! Per non parlare poi del colosso che copre la porta con la sua massa adiposa! Cosa gli ha dato la mamma da mangiare da piccolo? E i gemelli "castoro" Derrick? A furia di saltare sulla traversa potevano battere Bubka nel salto con l'asta, tra l'altro senz'asta... Inoltre l'area di rigore dovrebbe risultare di 2,5km, e il dischetto risulterebbe dunque a 1,7km dalla porta.

E ancora: che schema usano per occupare tutto il campo, l'1-1-1-1-1-1-1-1-1-1? In cosa consiste la tecnica del contropiede? Come fa l'anziano in difesa a chiamare il fuorigioco? Spara un razzo in aria?

L'arbitro gira per il campo in moto? E se investe qualcuno? E se gli finisce la miscela? E se estrae il cartellino rosso mentre va a 80 all'ora con tutti i Carabinieri lì intorno? Per fermare il gioco cosa usa, la tromba? Per fermare un giocatore lontano che fa, gli spara? Alle gambe o altro "purché lo fermi"? I guardalinee usano una vela per le segnalazioni? E quando devono mettersela tra le gambe per segnalare i rigori? Se un giocatore chiamato dall'arbitro scappa via per non farsi riconoscere organizzano una squadra di ricerche? Quando devono fare un cambio mandano le frecce tricolore ad avvisare?

Se un tifoso fa invasione di campo quando lo ripigliano? Se un giocatore resta a terra non rischia di creparci prima che qualcuno lo veda? Come si fa a fare ostruzione? A fine partita gira l'autobus per il campo o i giocatori se la devono cavare da soli? Se uno segna, dall'altra parte del campo come lo scoprono? Da quanti anelli sono composte le tribune? Gli ultrà si menano ugualmente o sono troppo lontani?

Se uno attraversa tutto il campo palla al piede, scarta tutti, scarta anche il portiere e giunto davanti alla porta vuota, dopo (stimiamo) un'oretta di corsa, e la butta fuori, cosa fa, si spara? Si butta sotto la moto dell'arbitro? E quando scopre che la partita era già finita da mezz'ora? E che c'era pure stato l'intervallo? Se uno perde palla sotto porta dopo azione continuata (due ore) della squadra cosa gli fanno? Vivisezione? Se in una partita c'è più di una rete passa alla storia?

Ma... e se ci fosse la nebbia?

Ora si spiega come mai per giocare 90 minuti di partita servissero 200 puntate da mezz'ora l'una...

lorette
00martedì 10 maggio 2005 01:46
La società dei puffi

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GENERALE

Come noto la popolazione dei Puffi è composta da circa un centinaio di esemplari, ma per una qualche strana ragione tende ad aumentare in occasione dell'inizio del cambio di stagione televisiva. Sono una razza sedentaria, considerato che per una qualche misteriosa ragione continuano a vivere da secoli nel medesimo posto senza consumarne le risorse naturali (a rigor di logica la zona nel raggio di due o tre chilometri dal villaggio a quest'ora dovrebbe essere desertica...).


SOCIETÀ E ISTRUZIONE

Per una qualche strana ragione, ogni puffo nasce con una specifica abilità che gli consente di trovare un posto all'interno della società e al contempo di non trovare nessuno che gli faccia concorrenza nell'arco della propria esistenza.

Oltre al lavoro pare lo Stato fornisca anche il divertimento alla popolazione, che viene equamente distribuito. Qualche luminare fa notare che "tanto si divertono con poco...".

Il sistema scolastico, dopo alcune valutazioni approssimative, è così strutturato:
- il primo ciclo di studi che fornisce una cultura generale a tutti, e che si conclude con un esame a voto rigorosamente politico;
- alla fine del primo ciclo il puffo si ritroverà a scegliere tra circa un centinaio di indirizzi possibili; dal momento che ne sceglierà uno, è pienamente cosciente che si ritroverà con un solo professore che continuerà a istruirlo in un aula il cui unico alunno è lui.

Di norma ogni puffo esce sempre con il massimo dei voti, anche perché, essendo privo di termine di paragone, deve per forza essere il migliore.

Il tipo di valori sociali insegnati dal sistema scolastico dei puffi è molto forte, altrimenti non si spiega come un ingegnere (Puffo Inventore) venga trattato alla stessa stregua di un bracciante (Puffo Forzuto), di un lavativo (Puffo Dormiglione) o addirittura di uno controproducente (Puffo Tontolone) senza che lui se ne lamenti. (L'opinione di Marx: se avessi potuto sarei nato puffo.)

Dopo attente analisi si è convenuti che Puffetta la dia a tutti, sistematicamente, per imposizioni statale, al fine di sedare possibili colpi di Stato.


GENETICA

Dopo i numerosi studi sulle caratteristiche dei puffi, si è potuto osservare che le sostanziali differenze tra un puffo e l'altro, se si esclude l'inclinazione all'attività che perpetuerà per il resto della propria esistenza, sono ridotte a zero, eccettuata la miopia di Quattrocchi (molto probabilmente è proprio questa deficienza che lo ha portato a essere particolarmente stronzo nei confronti di tutti gli altri puffi). Quello che molti studiosi non si spiegano è il fatto che Quattrocchi porti gli occhiali, e non è ancora chiaro dove abbiano acquisito le informazioni necessarie allo studio sulla miopia, considerato che è il primo caso verificatosi nella loro razza, se si esclude quello dovuto alla senilità di Nonno Puffo; resta da stabilire chi dei due fosse divenuto per primo miope (in ordine di apparizione, Quattrocchi).

Considerato che ogni singola inclinazione si manifesta sin dalla tenera età, si suppone vi sia una regolamentazione pre-natale del DNA del puffo. Questo ci fa supporre che il livello tecnologico dei puffi sia particolarmente avanzato, soprattutto se si considera che i puffi vengono rappresentati nell'era medioevale, avvalorando la teoria di Molder (che verrà esposta in un prossimo capitolo).

Un altro particolare oggetto di studio è la vita media di un puffo: non essendo mai morto alcun puffo, non è possibile stabilire un età media.

Considerato che nessun puffo è mai morto, si deduce che:
- hanno un sistema immunitario mostruosamente efficace (considerato che sono sempre vestiti uguali indipendentemente da temperatura e condizioni atmosferiche);
- hanno un culo schifoso nello schivare gli incidenti sul lavoro;
- non fanno uso di sostanze stupefacenti (anche se pare che ogni tanto una foglia di puff-bacche se la fumino, ma non fa testo, si sa che di marija non è mai morto nessuno...);
- Puffetta la dà proprio a tutti.


ALIMENTAZIONE

I puffi sono il primo caso di essere vivente che abbisogni di un solo tipo di nutrimento: le puff-bacche. Qualsiasi organismo necessita di una grande varietà di vitamine, proteine, sali minerali, carboidrati, ecc.; evidentemente le puff-bacche incorporano una spaventosa varietà di elementi, ma questo sfortunatamente non ci è dato a sapere, essendo stato impossibile reperirne un campione.


ECONOMIA

Come abbiamo accennato in precedenza, la società puffa è preimpostata affinché ogni puffo trovi il suo posto all'interno del ciclo produttivo. Ciò fa supporre che il tipo di economia adottata sia di tipo autarchico-socialista, cosa che possiamo riscontrare anche dal fatto che il cibo viene erogato dallo Stato (rappresentato in questo caso da Puffo Golosone) in ugual misura per tutti i puffi.


POLITICA

Il potere è integralmente accentrato nella figura del Grande Puffo, il quale pare rappresentare tutti i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario.

Al di sotto di questa figura vi sono gli altri puffi tutti alla stessa stregua, esclusi i puffolini in quanto non ancora maggiorenni (a che età un puffo consegua la maggiore età purtroppo non ci è dato a sapere, essendo lo statuto dei puffi apparentemente orale).

In teoria la formazione culturale del Grande Puffo è di tipo staliniano, considerato anche il colore del cappello, che è rosso. Pare non esista una reale opposizione, a parte una fazione anarchica rappresentata da Puffo Selvaggio, il quale ha però preferito vivere lontano dallo stress di un regime assolutista rifugiandosi nella foresta. Nonostante non esista un opposizione, sta di fatto che per una qualche strana ragione Quattrocchi gli fa da portaborse.



ABITUDINI SESSUALI

Questo è uno dei grandi misteri della razza presa in esame, in quanto sembra esistere un unico esemplare femminile in età fertile (Puffetta).

La stessa nascita di tale elemento deve essere dovuta a cause di natura artificiale, il che fa supporre che originariamente la razza fosse priva di donne.
Corollario di Vision: i puffi sono un razza superiore.
Corollario di Molder al corollario di Vision: i puffi sono una razza di origine aliena.

Nell'arco di una anno ci sono 365 giorni, e i puffi maschi in età fertile sono all'incirca un centinaio (non abbiamo dati certi riguardanti alle potenzialità dei puffolini maschi). Il problema è quindi il seguente: esiste un periodo in cui le pulsazioni sessuali del puffo medio aumentano rispetto alla media (media che, da quello che si può vedere, potremmo supporre essere un valore attorno allo zero)? In linea teorica, nell'eventualità esistesse un periodo questo dovrebbe ricoprire un terzo dell'anno, per dar modo a tutti di poter sfogare le proprie esigenze sessuali. Il problema consiste nello stabilire i rispettivi turni, ma dato l'avanzato ordinamento della società è probabile che venga istituito un razionale sistema con bigliettini numerati come al supermercato. Un altra ipotesi è che si svolgano delle competizioni stile circo romano, ma questo comporterebbe la morte di qualche elemento, cosa assolutamente inaccettabile per la mentalità puffa (per questo motivo gli studiosi hanno deciso di abbandonare questa teoria).

C'è anche la possibilità che molti puffi siano omosessuali, ma questo probabilmente non sarà mai possibile verificarlo (ciò non toglie che io personalmente ce li vedo bene i puffi a fare il trenino). Tale tesi è avvallata pienamente da qualche studioso, in quanto non si ha mai avuto modo di vedere come finisce il rituale della "danza dei cento puffi".

Molto probabile che vi siano anche casi di zoofilia; quasi certamente il massimo esponente ne è puffo selvaggio insieme a puffo contadino.

Altri casi documentati sono quelli di onanismo misto a feticismo di Puffo Vanitoso, trovato a masturbarsi di fronte allo specchio in varie occasioni.

L'unica inevitabile e logica conclusione è che Puffetta soddisfi tutti quanti.

lorette
00martedì 10 maggio 2005 01:51
Tu io e mia figlia


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Le dieci regole che *devi* sapere per uscire con mia figlia...

Regola numero uno.
Se entri nel mio vialetto e suoni il clacson è meglio che tu abbia qualche pacco da consegnare, perché di sicuro non carichi nulla.

Regola numero due.
Non toccare mia figlia davanti a me. Puoi guardarla, finché non sbirci nulla al di sotto del suo collo. Se proprio non riesci a tenere occhi o mani lontani dal corpo di mia figlia, vorrà dire che te le dovrò estirpare.

Regola numero tre.
Sono al corrente che è considerato di moda, per i ragazzi della tua età, indossare dei jeans così larghi che paiono caderti dai fianchi da un momento all'altro. Ti prego, non prenderlo come un insulto, ma tu e i tuoi coetanei siete una manica di idioti. Comunque, voglio essere tollerante e di mente aperta in proposito, per questo ti propongo un onesto compromesso: tu puoi arrivare sulla mia porta con la tua biancheria in vista e i tuoi jeans più larghi di dieci taglie, e io non avrò nulla da obiettare; tuttavia, per essere sicuri che i tuoi vestiti restino al loro posto, almeno durante l'appuntamento con mia figlia, prenderò la mia chiodatrice elettrica e te li fisserò saldamente ai fianchi.

Regola numero quattro.
Si considera normale che, per conoscerci meglio, noi si debba parlare di sport, politica, auto, e altri argomenti quotidiani. Ti prego di non farlo. L'unica informazione che desidero da te è quando pensi di riportare indietro mia figlia sana e salva a casa, e l'unica parola che mi occorre di sentire in proposito è "presto".

Regola numero cinque.
Mentre te ne stai sul vialetto di casa mia aspettando che mia figlia appaia, e che quell'oretta e più trascorra, non startene lì a sospirare e lamentarti. Se volevi arrivare in tempo per il film non dovevi prendere appuntamenti. Mia figlia si sta truccando, un procedimento che può richiedere più tempo della ritinteggiatura del Golden Gate. Invece di startene lì a far nulla, perché non fai qualcosa di utile, tipo cambiarmi l'olio alla macchina?

Regola numero sei.
Non dubito che tu sia un ragazzo popolare, con molte opportunità di appuntamenti con altre ragazze. Questo mi va benissimo fintanto che va bene a mia figlia. Quindi, una volta che sei uscito con la mia bambina continuerai a uscire con lei e nessun'altra finché *lei* non ti lascerà. Se *tu* fai piangere *lei*, *io* farò piangere *te*. MOLTO.

Regola numero sette.
I seguenti posti *non* sono adeguati per un appuntamento con mia figlia:
- luoghi dove ci siano letti, sofà, o qualsiasi cosa più morbida di una seggiola in legno;
- luoghi dove la temperatura ambiente è abbastanza calda da indurre mia figlia a indossare shorts, canottiere, mezze magliette, o qualsiasi cosa che non sia una tuta da lavoro, un maglione e un eskimo allacciato fino alla gola;
- luoghi poco illuminati;
- luoghi senza genitori, poliziotti o suore a portata di vista;
- luoghi dove si balla, ci si tiene per mano o dove c'è allegria.
I film fortemente romantici o a tema sessuale vanno assolutamente evitati; i film con motoseghe vanno bene. Le partite di hockey sono ok; case di persone anziane meglio.

Regola numero otto.
Sono certo che ti è stato detto che, al giorno d'oggi, fare sesso senza utilizzare un "metodo barriera" di un qualche genere ti può uccidere. Lascia che ti chiarisca un concetto: quando arriverai a pensare al sesso con mia figlia, *io* sarò la barriera, e *io* ti ucciderò.

Regola numero nove.
Abbi paura. Abbi *molta* paura. Ci vuole veramente poco per confondere il rumore della tua auto sul vialetto con quello degli elicotteri sulle risaie vicino ad Hanoi. Quando la mia intossicazione da diserbanti torna a farsi sentire, le voci nella mia testa continuano a ripetermi: "pulisci il fucile mentre aspetti che riporti a casa tua figlia". È per questo che quando arrivi sul vialetto di casa mia devi:
- uscire dalla macchina con entrambe le mani bene in vista;
- dire la parola d'ordine, annunciando con voce forte e chiara che hai riportato mia figlia a casa sana, salva e presto, per poi tornare in macchina e sparire.
No, non c'è bisogno che entri. Il volto camuffato che vedi alla finestra è il mio.

Regola numero dieci e più importante.
Non mentirmi. Posso sembrarti un ridicolo ometto di mezza età con pancetta e calvizie incipiente, poco furbo e sorpassato; ma per mia figlia io sono l'onnisciente e spietato dio del tuo universo. Se io ti chiedo dove stai andando e con chi, tu hai solo *una* possibilità per dirmi la verità, tutta la verità e nient'altro che la verità. Ho un fucile, una vanga e due ettari di terreno dietro casa. Non cercare di imbrogliarmi.

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[Modificato da lorette 10/05/2005 1.52]

lorette
00martedì 10 maggio 2005 01:58
La pubblicità


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La pubblicità vuole farci credere che...

1. È sempre bel tempo.

2. Siamo tutti ricchi, belli e giovani.

3. La famiglia italiana media è costituita da un padre che non raggiunge i 30 anni, una madre di 25 e due figli (un maschietto e una femminuccia) appena 10 anni più giovani di loro, ovviamente tutti sani e bellissimi.

4. Lei fa la mantenuta, infatti è sempre a casa che sforna torte e biscotti, innaffia le piante oppure si mette in perizoma e si lascia fotografare sul balcone dai vicini, e quando ha il ciclo si arrampica sugli alberi oppure si butta col paracadute.

5. Lui ovviamente è un dirigente d'azienda, lavora due ore al giorno, va in ufficio in elicottero e prende sui 10.000 euro al mese per poter mantenere il casolare di campagna, la moglie e i due figli.

6. I figli miracolosamente non litigano mai, vanno bene a scuola, sono sempre ubbidienti, l'unica cosa che chiedono è la loro merendina preferita, e l'unica disgrazia che potranno mai combinare è una macchia di cioccolata o pomodoro sulla maglietta (ma a quella ci pensa la nonna).

7. Se proprio proprio tuo figlio combina un disastro, per esempio frantumando un bicchiere pieno mentre gioca a calcio in salotto, e magari esulta perché ha fatto gol, tu te ne rallegri così puoi finalmente mettere alla prova la nuova vaporetta.

8. Si fa sesso ogni giorno in ogni angolo della casa.

9. Se la tua auto monta un tetto apribile, è possibile che un Phantom ti si accosti a testa in giù e decida di sfidarti in velocità (perdendo).

10. Vieri sa cos'è l'ADSL (vabbè).

11. Quando ti ammali, se prendi una medicina miracolosa ti passa tutto in trenta secondi, al punto che ti tocca andare a riprendere i bambini in piscina che aveva portato tua moglie 45 minuti prima (perché allora tu stavi taanto male).

12. I tuoi colleghi di lavoro sono tutti fotomodelli/e al di sotto dei 30 anni.

13. Il capo non ti dice niente se ti becca col walkman o se fai disegnini osceni durante una riunione.

14. Se ti metti a ballare il tango in mezzo alla strada non ti prendono per schizofrenica, anzi ti ammirano e applaudono.

15. Mentre fai una passeggiata ti può capitare di incontrare Antonio Banderas o Sean Connery che passavano di lì.

16. Se non hai voglia di cucinare tuo marito e i tuoi figli si accontentano benissimo di una scatoletta di carne gelatinosa, e ti ringraziano pure.

17. Se fai il postino e hai l'alito fresco trombi come un coniglio.

18. Quando è ora di cena la famiglia italiana media si riunisce a fare una danza rituale con un camaleonte perennemente affamato.

19. Quando litighi con il tuo ragazzo, fuori dalla porta ce n'è già un altro pronto a consolarti.

20. Le donne semplicemente adorano avere il ciclo e ti raccontano tutte contente com'è bello avere mezzo metro di cotone in mezzo alle gambe.

21. I neonati non sporcano mai i pannolini, e la prima cosa che imparano è a cambiarsi da soli. E se pisciano, pisciano uno strano liquido blu...

22. Del Piero ha confidenza con gli uccelli (no, forse questa è vera...).

23. Non c'è mai traffico e tutte le strade passano per vallate stupende dove ci sei solo tu!

24. Gli animali non fanno la cacca.

25. Tua nonna fa yoga, ginnastica artistica, ti porta ai concerti, ti dà il numero di telefono del famoso cantante, e per di più corre a portarti i vestiti perché tu, povera nipotina, hai voluto fare il bagno nuda.

26. Ci si può innamorare nel bel mezzo di un incendio che sta devastando un quartiere.

27. Giochi a basket e sei contento di stare a perdere, tanto pensi alla tua macchina nuova. Che è una Fiat.

28. Tu vai in giro e tutti quelli che incontri ti ringraziano per aver fatto la spesa...

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