Confronto

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u211155b
00mercoledì 14 dicembre 2005 14:47


In Italia (nonostante il dettato costituzionale ripudi la guerra come
mezzo di soluzione di conflitti, nonostante l'abolizione del servizio di leva
abbia consentito il risparmio di ingenti risorse) le spese militari sono
10 volte maggiori delle spese per la cooperazione e lo sviluppo dei paesi arretrati (1,5% del PIL contro 0,15% del PIL).

Quando governava l'altra ala politica la situazione era analoga.

Nelle altre nazioni con talune eccezioni (ad esempio i paesi scandinavi) lo stato delle cose non è sostanzialmente diverso.

Intanto ogni 3 secondi soffre e muore una persona (in particolare bambini) per malattie connesse agli stenti patiti (carenze di cibo, acqua, vaccini ecc.).

E' ammissibile?

Se i 191 paesi membri dell'ONU, superando ogni ostracismo, riuscissero a deliberare (stabilendo al contempo opportune misure sanzonatorie per inadempienze: multe, blocco dell'import/export, isolamenti politici, ecc.)
che il rapporto tra spese militari e spese di sostegno al flagello della povertà non debba superare una certa soglia (ad es. l'unità):

sicuramente gran parte dei problemi dei paesi sottosviluppati si risolverebbero;
probabilmente i 'millenium development goals (MDGs)' si raggiungerebbero;
forse vi sarebbero meno conflitti armati o quanto meno la potenzialità devastatrice degli stessi diminuirebbe.

Utopia?


crazyfish
00mercoledì 14 dicembre 2005 15:01
Re:

Scritto da: u211155b 14/12/2005 14.47


In Italia (nonostante il dettato costituzionale ripudi la guerra come
mezzo di soluzione di conflitti, nonostante l'abolizione del servizio di leva
abbia consentito il risparmio di ingenti risorse) le spese militari sono
10 volte maggiori delle spese per la cooperazione e lo sviluppo dei paesi arretrati (1,5% del PIL contro 0,15% del PIL).

Quando governava l'altra ala politica la situazione era analoga.

Nelle altre nazioni con talune eccezioni (ad esempio i paesi scandinavi) lo stato delle cose non è sostanzialmente diverso.

Intanto ogni 3 secondi soffre e muore una persona (in particolare bambini) per malattie connesse agli stenti patiti (carenze di cibo, acqua, vaccini ecc.).

E' ammissibile?

Se i 191 paesi membri dell'ONU, superando ogni ostracismo, riuscissero a deliberare (stabilendo al contempo opportune misure sanzonatorie per inadempienze: multe, blocco dell'import/export, isolamenti politici, ecc.)
che il rapporto tra spese militari e spese di sostegno al flagello della povertà non debba superare una certa soglia (ad es. l'unità):

sicuramente gran parte dei problemi dei paesi sottosviluppati si risolverebbero;
probabilmente i 'millenium development goals (MDGs)' si raggiungerebbero;
forse vi sarebbero meno conflitti armati o quanto meno la potenzialità devastatrice degli stessi diminuirebbe.

Utopia?




Ma adesso l'esercito si sta indirizzando sempre più verso attività di aiuto e non di guerra
in casi di calamità sono sempre i militari che si fanno un mazzo
non da poco
per il resto quello che dici è verità vera .....ma purtroppo le soluzioni che proponi sono pura utopia in una società moderna e in continuo sviluppo

il consumismo la fa da padrone incontrastato.

E' meglio lasciar perdere soluzioni internazionali ma piuttosto puntare a veri e dico veri aiuti umanitari perchè ci si mangia sopra pure agli aiuti umanitari
direi anche se con molta tristezza che secondo me non cambierà mai nulla o meglio non sicuramente nel giro di 50 o 100 anni







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