Il manuale del perfetto pescatore

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Misterghighi
00lunedì 10 marzo 2008 16:34
Vademecum del buon pescatore...


In questa parte sono prese in esame le operazioni da compiere per riuscire a non andare mai in pescata. (guai a voi se fate tutto ciò che viene descritto…)

La pesca in alta montagna…

Pescare in alta montagna e una delle cose più belle che un pescatore possa fare, peccato che esse non siano raggiungibili in automobile. In pochi dispongono di un elicottero, altri si lanciano con paracadute e qualcuno si fa catapultare da più in basso, se non siete fra questi non vi resta che mettere le gambe in spalla.
Non dimenticate niente a casa, portate tutto quello che ci sta nello zaino e anche di più. Se non stramazzate al suolo, dopo un chilometro potete farcela ad arrivare al torrente inviolato.
Arrivati sul luogo di pesca ammesso che non sia avvolto nella nebbia (mi raccomando la bussola), cercate le esche nei prati ad esso adiacenti. Perderete circa un paio d'ore ad inseguire cavallette imprendibili e a ribaltare l'alveo in cerca di portasassi o altro (un piccolo escavatore cingolato si presta benissimo), se riuscite ad evitare una sanzione potete iniziare a pescare, e lì avrete una gran sorpresa…
Il torrente da voi scelto è a valle di un rifugio che scarica liquami biancastri, quello che doveva essere un posto inviolato è invece frequentato da una miriade di "montanari" che vanno in montagna solo per abbuffarsi e far rumore, le rive sono occupate da pulzelle in topless che vi distraggono e nella peggiore delle ipotesi v'imbatterete in compagnie di giovanotti con tanto di radio a manetta che gioca a pallone nei prati gettando lattine vuote in acqua.
Se è così in alta montagna come sarà a valle?
Meglio non pensarci ed iniziare a fare qualche passata tanto per giustificare lo sforzo. Se vi vestite di rosso o giallo avrete più possibilità di farvi individuare dalle prede che si allameranno da sole suicidandosi pur di fuggire allo scempio.

La ferrata…

La ferrata è il momento più bello per ogni pescatore e va curata in ogni particolare. Innanzi tutto cercatevi un bel posto all'ombra di una pianta avente i rami che toccano in acqua, questo vi riparerà dal sole; poi montate come lenza un bel pallettone da 25 grammi su un filo dello 0.23 e un finale da 0.20 con amo del 2.
A questo punto potete iniziare la vostra passata, iniziando da una piccola corrente per prenderci un po' la mano per poi posare la lenza in verticale a quella piccola cascata che sta davanti a voi, ora tirate la leva del mulinello e date più filo che potete in modo da far cadere sul fondo la vostra zavorra.
Se sotto c'è una trota avete il novanta percento di probabilità di tramortirla oppure sentirete una toccata strana…
Non vi state sbagliando, lì il pesce vi ha dato uno strattone, quindi date un bel colpo con la canna e a questo punto avrete tre possibilità:

1) Avete ferrato quella famosa Marmorata che da generazioni nella vostra famiglia tentate inutilmente di catturare dopo aver ipotecato anche la casa pur di acquistare l'attrezzatura giusta. Date un bel colpo in modo da far compiere alla canna e a tutto il resto, un arco in cielo facendo 'volare' il vostro pesce in mezzo ai rami che vi stanno alle spalle. Perderete un po' di tempo a cercarlo ma la soddisfazione sarà grande. Questa operazione vale anche per chi di voi si cimenta in gare di vario tipo perché in partenza vi fa guadagnare tempo prezioso.?!

2) Era solo il fondo; se vi va bene nel dare lo strattone, il pallettone si impasta sul secondo segmento della vostra tredici metri mandandovi in frantumi le vostre ferie in Norvegia. Purtroppo nelle prove di rottura i costruttori di canne non prevedono queste azioni ma in futuro penso che lo faranno.

3) La zavorra è rimasta impigliata nei sassi sul fondo, che fare? Impugnate la canna con tutta la forza che avete e iniziate a farle compiere movimenti in tutte le direzioni nel migliore dei casi il filo si stacca e vi creerà un enorme ingarbuglio sul vettino, nel peggiore … è meglio se vi tuffate In acqua muniti di bombole cercando il punto dove siete rimasti incagliati.

Vi siete mai chiesti come fare per riuscire a formare parrucche chilometriche?
Semplice, per ottenere delle belle parrucche sul finale non dovete fare altro che collegare finale, lenza e filo con un bel nodo e dimenticare qualsiasi girella, mi raccomando l'innesco che deve essere fatto a regola d'arte permettendo una bella rotazione dell'esca e se il fiume ve lo permette posate il tutto in verticale alla cascata; per chiudere in bellezza la giornata vi consiglio di appoggiare anche il cimalino della canna specie se tredici metri in modo da far divertire anche il vostro negoziante. Sul mulinello la cosa è un po' più complicata ma se andate a letto alle cinque del mattino dopo una notte in birreria per poi alzarvi alle cinque e trenta per andare a pescare, la cosa vi sarà sicuramente più semplice. Impugnate la vostra cinque metri attrezzata con un mulinello che non sia a bobina chiusa, aprite l'archetto e fate volare tutta la lenza da dietro di voi in avanti con tutta la forza che avete in corpo (quale..??) se riuscite a superare indenni gli alberi secolari che vi sovrastano, il lancio sarà perfetto.
Ora viene il bello… avete una cinquantina di metri di filo in acqua, vi cade indietro la canna e per condire la cosa il mulinello dovete appoggiarlo nella sabbia in modo da favorire l'oliatura dello stesso che da ora in poi girerà perfettamente, nel sollevarla impigliate il filo nella sacca porta pesci avendo cura di farlo passare dalla fibbia posteriore del cinturone; di solito questo è il momento in cui viene scambiato il fondo per una poderosa toccata, recuperate velocemente, prima con le mani poi con il mulinello, vedrete che il risultato non tarderà a venire. I più bravi riescono anche riavvolgere il filo direttamente sul perno sotto la bobina oppure a chiudere un paio di segmenti della canna che in precedenza non erano stati bloccati.

L'attrezzatura…

Ogni pescatore, oltre alle varie cose che tutti sanno, deve portarne delle altre che sono indispensabili, vediamo quali.
Un bel panino con mortadella unito ad una bottiglia di vino bianco non fa mai male in quanto durante la vostra battuta di pesca arriva sempre il momento dello sconforto e quindi non resta altro che fare una bella bevuta, magari con il vostro compagno perdonandolo del fatto che è riuscito a catturare più pesce di voi.
Il vestiario deve essere sempre doppio o meglio triplo perché la caduta in acqua è sempre alla vostra portata e se partecipate a qualche gara portatevi anche un vestito da cerimonia chissà che quella sia la volta buona che riuscite ad entrare in medaglia.
Un buon pescatore deve sempre avere una canna di scorta per ogni misura, in quanto se seguite i miei consigli sicuramente vi capiterà di usarla.
Portatevi anche un set di pronto soccorso completo di pinze, tenaglie e molto anestetico, gli ami sono molto pericolosi specialmente in mano alle persone più esperte in quanto sottovalutano la loro pericolosità. Inoltre fate attenzione a fare le montature tenendo l'amo in bocca, sono innumerevoli i casi di gente che si auto-all'ama.
Lasciate a casa gli occhiali, specialmente se polarizzati, perché rovinare una bella abbronzatura nelle giornate estive?
Se uscite con la vostra famiglia al completo per una bella scampagnata, nel vostro bagagliaio non deve mancare la televisione portatile da 22", le palette da spiaggia, il pallone e l'amaca.
La televisione vi serve per vedere il Gran Premio o il giro d'Italia nelle ore pomeridiane quando solo i nostri amici moschisti si divertono, le palette le usano i vostri marmocchi dandosele in testa tutto il giorno, il pallone lo usate voi con il nonno ricordando i tempi passati e l'amaca la usa vostra moglie che sostiene di fare la serva tutta la settimana. Non fatevi venire l'idea di fare una grigliata con il pesce che pescate perché la cosa sicuramente vi porterà iella e non catturerete niente. A tale proposito un paio di cornetti o quadrifogli in tasca aiutano sempre e fanno la differenza fra i campioni ed il normale pescatore.
Per ultimo vi suggerisco di informarvi anticipatamente a proposito degli orari d'apertura della pescheria più vicina, in quanto non si sa mai che dobbiate farci ricorso. Non c'è niente di peggiore che tornare a casa dalla moglie, che per l'ennesima domenica è stata trascurata, senza neanche un pesce da mettere sotto i denti.

Il viaggio…

I peggiori incidenti alla vostra attrezzatura avvengono nel bagagliaio dell'automobile.
Ricordo che quando praticavo l'aeromodellismo i modelli che non schiantavo al suolo li frantumavo chiudendo il portellone della mia auto.
Succede così anche nella pesca.
Caricate tutta l'attrezzatura la sera prima perché immancabilmente il mattino sarete in ritardo e nella fretta di partire oltre che a dimenticare le esche in frigorifero e l'impermeabile ancora steso sul portapanni, triturerete i vettini chiudendo il bagagliaio.
Nelle giornate piovose non dimenticate di aprire completamente la vostra dieci metri bloccando bene i segmenti, tre volte su quattro non riuscirete più a chiuderla, a questo scopo vi conviene acquistare in ferramenta un bel seghetto per poterla tagliare ricavando due belle cinque metri (chi ha la tredici può ricavarne una anche da lancio).
Il portabagagli vi può evitare l'intervento sulla canna ed inoltre vi potrete caricare le prede che sicuramente vi avranno fatto divertire per l'intera giornata.(sigh!)
Se disponete di un'automobile nuova fiammante, vi suggerirei di foderare il vano posteriore con della tela cerata rendendo il tutto a prova stagna. Se piove eviterete di insudiciare la moquette con gli stivali ed inoltre le esche che puntualmente, al ritorno, usciranno dalla vostra vaschetta termica, non avranno accesso all'abitacolo. Vermi e Camole sono particolarmente vivaci solo quando non li usiamo per pescare e quindi quelli che non si disperdono in auto prenderanno posto fra la vostra verdura in frigorifero.
Quando vi recate in posti nuovi portatevi cartine dettagliate del luogo onde evitare di finire in qualche zona no-kill con conseguente arresto e nottata in gattabuia, con voi deve trovar posto tutto il necessario alla sopravvivenza perché non si sa mai dove potete capitare, i più pignoli normalmente dispongono di un Gps per la ricerca via satellite.

Piccoli accorgimenti…

Vi darò qualche consiglio particolare…
Se siete accaniti fumatori, non perdetevi una bella fumata durante la ferrata e il successivo recupero facendo attenzione di tenere vicino al filo la vostra sigaretta, se il pesce non riesce a slamarsi da solo ci penserete voi a dargli una mano.

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