Due uomini armati hanno fatto irruzione durante la messa domenicale, nel quartiere di Saryer. Arrestata una persona sospettata di essere collegata all’attacco. Il presidente Erdogan parla di «attentato». La vittima sarebbe un cittadino turco
Istanbul, attacco a chiesa italiana: un morto
Una persona è morta in un attacco armato nella chiesa italiana di Santa Maria a Sariyer, a Istanbul. Lo riferisce Cnn Turk precisando che l’attacco è avvenuto durante la messa della domenica.
«Tutte le «misure necessarie per arrestare i responsabili dell’attentato alla chiesa di Istanbul sono state prese» aveva detto il presidente turco Recep Tayyp Erdogan appena appresa la notizia dell’attentato. La presidenza turca ha fatto sapere che Erdogan ha parlato telefonicamente con il parroco della chiesa colpita dall’attentato e le autorità locali e ha assicurato che verrà fatto tutto il possibile per trovare gli aggressori «il più presto possibile».
Il governo turco ha avviato «un’inchiesta a tutto raggio» sull’attacco alla chiesa italiana di Istanbul e ha espresso «la ferma condanna del vile attacco». Lo ha detto il ministro dell’Interno turco Ali Yerlikaya sui social media. Yerlika ha anche illustrato la dinamica di quanto accaduto intorno alle 11:40 ora locale, quando in Italia erano le 09:40: due uomini armati e mascherati hanno fatto irruzione nella chiesa di Santa Maria, nel quartiere di Saryer, a Istanbul, uccidendo una persona. Gli aggressori sono fuggiti. La polizia ha lanciato una caccia all’uomo. Una persona, che si sospetta sia collegata all’attacco, è stata arrestata in serata dalle squadre della direzione antiterrorismo del dipartimento di polizia di Istanbul.
Secondo le prime ricostruzioni, gli aggressori di Santa Maria di Istanbul hanno iniziato a sparare in aria, quando un cittadino turco è corso verso di loro urlando ed è stato colpito. Il cittadino turco colpito a morte - a quanto si apprende - è una persona che spesso trovava protezione nella chiesa a causa dei problemi economici di cui soffriva. Parlando all’Associated Press, il nipote della vittima. E ha sottolineato come l’obiettivo fosse la chiesa e non suo zio, il cui nome è Tuncer Cihan. «Era un individuo mentalmente disabile che non aveva alcun legame con la politica o con le organizzazioni (criminali). È andato lì su invito ed è stato una vittima del destino», ha dichiarato l’uomo, Cagin Cihan.
La chiesa è gestita da un ordine italiano di frati francescani. Parlando ai giornalisti, il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu ha espresso le sue condoglianze e il suo sostegno alle minoranze religiose della città, che come la Turchia nel suo insieme è principalmente musulmana. «Non ci sono minoranze in questa città o in questo paese. Siamo tutti veri cittadini», ha dichiarato.
Intervenendo su X la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha espresso «profondo cordoglio e la più ferma condanna per l’ignobile atto». Il governo italiano, prosegue Meloni, segue tramite la Farnesina, «gli aggiornamenti su quanto accaduto questa mattina nella Chiesa di Santa Maria a Istanbul». «Esprimo cordoglio e ferma condanna per il vile attacco nella Chiesa di Santa Maria. La Farnesina segue la situazione con l’Ambasciata ad Ankara e il Consolato a Istanbul, sono certo che le autorità turche arresteranno i responsabili», ha scritto su X il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.
E sulla vicenda, dal Vaticano, sono arrivate anche le parole del Papa. «Esprimo la mia vicinanza alla comunità della chiesa di Santa Maria a Sariyer, a Istanbul, che durante la messa ha subito un attacco armato che ha provocato un morto e diversi feriti», così Papa Francesco durante l’Angelus.
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