Premetto subito che io sono uno di quei pescatori che libera sempre il 99% di quello che pesco!
Per non ripetermi questo è un discorso che feci tempo fa e che qui ripropongo!
Posso dire semplicemente questo: se il catch and release fosse una semplice filosofia che democraticamente ciascuno seguisse o non seguisse..... se ciascuno fosse libero di decidere in base alla propria coscienza individuale, allora non avrei niente da dire. Sfortunatamente il Catch and Release in molti ambienti di pesca si è trasformato in una vera e propria imposizione e questo non mi sembra molto corretto in un sistema veramente democratico e liberale come dice di essere il nostro nel quale l' autodeterminazione di ciascun pescatore dovrebbe essere ampiamente garantita.
Sono d' accordissimo nei confronti della necessità di adeguare le leggi in materia di pesca alle esigenze di preservazione ittica e va bene stabilire un limite di capi che ciascun pescatore possa portarsi via, ma non sono assolutamente d' accordo a voler imporre l' obbligo del rilascio in tutti quanti i casi.
Un' altra cosa: si deve fare poi una distinzione tra quello che propriamente viene definito Catch and Release da quello che è invece il semplice "rilascio".
Il semplice rilascio del pesce consiste essenzialmente nel gesto di ridare libertà alla preda catturata mentre il Catch And Release è una liberazione che prevede delle cautele particolari nei confronti dei pesci. Cautele che molto spesso sono a mio giudizio esagerate.
Io sono d' accordissimo nel sostenere che quando si libera un pesce si debba farlo senza ferirlo, però ritengo che le attenzioni prodotte da certe categorie di pescatori (specialmente quelli dei club del carpfishing, i Bass e la Mosca) rasentino livelli alquanto paranoici.
Altra cosa, il No Kill. La chiusura di tratti di fiume a salmonidi dove si può pescare solo a mosca e quello che si pesca lo si deve ributtare, mi sembra una grossa ingiustizia perché.......
tanto per cominciare i tratti No Kill sono richiesti alle Provincie dai Club di pesca a Mosca (non ho niente contro questa tecnica di pesca che a volte pratico anch' io, ma posso dire che i Club che la insegnano non godono affatto della mia simpatia), club che si creano dei tratti di fiume esclusivamente riservati ai pescatori a mosca e praticanti certi principi etici, escludendo di conseguenza tutti i pescatori che praticano altre tecniche di pesca in torrente e che magari la pensano diversamente in materia di liberazione del pescato. I No Kill sono in sintesi ambienti che tendono a privilegiare certe categorie di appassionati al nostro sport a scapito di altre. Questa mi sembra una cosa molto illiberale.
Molti appoggiano i No Kill poiché ritengono che siano utili per ripopolare i torrenti di Trote che sfortunatamente ce ne sono sempre meno.
Io non sono d' accordo. Invece di introdurre il No Kill si dovrebbero praticare altre alternative come: l' incentivazione della creazione di allevamenti di Trote affinché siano ributtate nei fiumi sempre più spesso, applicare delle leggi in materia di limiti di capi consentiti proporzionati alle esigenze ittiche di ciascun settore locale e per ultima cosa trasformare in zone di ripopolamento temporaneo (quinquennale per esempio) i corsi d' acqua che risultano quasi del tutto svuotati.
Quindi alternative ce ne sono ma sfortunatamente da che c'è queste, che spesso io giudico mode, nessuno guarda più oltre il proprio naso.
Poi, io vengo da una famiglia e una cultura generale, in cui la caccia è molto amata e apprezzata. Il mio modo d' intendere la pesca non è differente da quello d' intendere la caccia.
Questo non significa che quando pesco, quello che prendo me lo porto sempre a casa. No, assolutamente!
Posso aggiungere che quasi tutti i pesci che catturo le ributto anche perché non c' ho nessuno che me li mangia e preferisco fare così invece di portarli inutilmente a casa per poi farli finire nella spazzatura. Ma quando catturo Anguille, Lucci o Trote francamente non riesco a fare a meno di gustarne le qualità gastronomiche.
Mi pare invece che molti club specifici in materia di pesca sportiva si siano spostati verso un' ideologia Animalista, sempre più spesso di quella più fanatica, tanto che per essermi pescato un Luccio e essermelo portato a casa sono stato trattato come una specie di mostro. Tempo fa per aver catturato delle Carpe, dopo una foto liberate in buone condizioni, ma senza utilizzare materassini appositi e per essermi messo i guanti da pescatore invece di prenderle a mani nude, sono stato attaccato da quasi tutti i rappresentanti italiani di Carpfishing.
Non credo che si dovrebbe mai arrivare a questo. Anche se uno la pensa diversamente da un' altro, dovrebbe esserci sempre rispetto.
Purtroppo a questo mondo tanti pretendono il rispetto, però non lo portano agli altri.