La pagina del mistero ... Misteri,leggende e storie !!!

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lorette
00giovedì 13 ottobre 2005 08:09
I MARINAI

Ho letto una cosa curiosa che riguarda le credenze dei marinai.Ad esempio lo sapevate che ci sono pescatori che rimangono a riva tutta la giornata se incontrano un prete o una monaca mentre si avviano al porto?

Anche leggere la Bibbia a voce alta o citarne dei passi comporta un terribile rischi in mare.

Al tempo delle navi da vela ,si credeva che i marinai morti si reincarnassero nei gabbiani e procellarie.Se uno di questi animali appariva sopra la nave,in alto mare,era segno di una burrasca in arrivo.

Mah....voi che ne pensate? sara' vero?

lorette
00domenica 13 novembre 2005 08:47
La fanciulla verde del lago

Leggenda Gallese



Tanto tempo fa, in un lontano villaggio nel Galles, in mezzo alle colline si stendeva il Lago di Barbuto.
La chiesa del villaggio era famosa per il dolce suono delle sue campane, ma nessuno le amava di più della bella Fanciulla Verde che viveva sul fondo del lago.

Ogni sera, quando le campane suonavano a distesa, lei usciva dal lago portando con sè una mandria di mucche bianche come il latte. Si guardava attorno per essere sicura che nessuno la stesse osservando, e poi le chiamava una per una.

Fiocco di Seta, Piumino, Neve,
svelte, seguitemi con passo lieve.
Venite in fila, tutte sul prato
chè le campane han già suonato!


C'era una piccola mucca che si chiamava Candida, ed era sempre l'ultima, o si attardava sott'acqua o si allontanava troppo dalla padrona...una volta si era persino avventurata fino ai bianchi muri della grande fattoria.
La Fanciulla Verde l'aveva sgridata. "Ricordati, piccolina, che dobbiamo tornare tutte nel lago prima che le campane smettano di suonare."

Una sera in cui la Fanciulla era occupata a intrecciarsi un mantello nuovo con dei lunghi giunchi, Candida si allontanò di nuovo.

Se ne andò trotterellando lungo il sentiero, camminando con cura sulle pietre, finchè si ritrovò davanti al cancello di legno della fattoria.
Era così intenta a curiosare tra le sbarre, che non udì la sua padrona che la chiamava.
Sentì invece la voce di Nancy, la contadinella che esclamava: "Ma che bella mucca bianca! Da dove sei spuntata?"
Poi arrivò Evan, il giovane bovaro con la sua mandria di mucche brune e si fermò ad ammirare l'animale. "Ma è una bellezza!" Esclamò carezzandole il mantello setoso.

Accanto al lago, la Fanciulla Verde aveva intuito il pericolo e soffiava disperatamente nella sua tromba d'argento, per chiamare Candida e farla tornare.
Nancy ed Evan, riparandosi gli occhi con la mano dal sole calante, scrutarono verso il lago, ma non riuscirono a vedere la Fanciulla, nascosta in mezzo agli alti giunchi.
Voltandosi di nuovo verso la piccola mucca, cercarono attentamente un marchio intorno al suo collo, o un nome. Non trovando niente, decisero di portarla al riparo per la notte e la guidarono insieme con le altre mucche verso la stalla. Poi, quando tutti gli animali furono al sicuro, chiusero il cancello con un lucchetto di ferro.

Quando vide ciò, la Fanciulla Verde capì di aver perso la sua piccola mucca, perchè gli esseri fatati non possono entrare dove il ferro sbarra loro il passo.
Con una grande tristezza ritornò nel lago con la sua mandria e quando le campane della chiesa del villaggio smisero di suonare, una densa nebbia grigia calò nella valle.

Quella sera, il padrone della fattoria, un vecchio spilorcio, brontolò molto per dover dar da mangiare anche alla mucca randagia. Disse di volersene disfare, ma il mattino seguente, vedendo che dava molto più latte delle sue mucche, cambiò parere.
L'avido contadino ormai non pensava più a disfarsi di Candida. La portava in giro per le fiere e la gente si accalcava per comprare il delizioso formaggio e il burro fatti con il suo latte.

Col passare degli anni il contadino divenne sempre più ricco, perchè i vicini pagavano a peso d'oro i bei vitellini della piccola mucca bianca.

In principio Candida era contenta, solo le campane del villaggio la rendevano stranamente inquieta, ma poco alla volta, nel vedere vendere uno dietro l'altro i suoi vitellini, divenne molto triste e produceva sempre meno latte.
Infine un giorno il contadino decise di disfarsene: "Dà solo poche gocce di latte, bisogna macellarla."

Nancy ed Evan, inorriditi, lo pregarono di cederla a loro, avrebbero pagato con il loro misero salario il suo sostentamento, ma niente riuscì a intenerire il cuore del contadino.

La sera dopo, mentre si udivano i primi rintocchi delle campane della chiesa del villaggio, il contadino si apprestò a macellare la piccola mucca bianca.

Evan non resistette e, spalancando il cancello della fattoria, corse al lago e singhiozzando si buttò sull'erba.
Poco dopo lo raggiunse anche Nancy, che ad un tratto gli sussurrò: "Guarda Evan, guarda il lago!"

Nascosta fra i giunchi, c'era la Fanciulla Verde che in silenzio, osservava la fattoria.

L'accetta affilata stava per ricadere sul collo di Candida, quando la fanciulla si portò la tromba alle labbra e soffiò con forza.
L'accetta rimase a mezz'aria e la corda che teneva legata la mucca cadde a terra e mentre l'animale trottava via lungo il sentiero verso il lago, il contadino si accorse di non potersi più muovere.



Nancy ed Evan guardavano felici la Fanciulla che chiamava:



Candida mucca, vieni volando,
che già da tanto ti stiamo aspettando.
Porta i tuoi piccoli vitellini
e tutti nel lago staremo vicini


Davanti agli occhi stupefatti dei due giovani, tutti i vitellini bianchi di Candida sbucarono dalle vicine fattorie e si diressero verso il lago, circondandolo tutto come una corona di margherite.
La fanciulla li accarezzò tutti e quando raggiunse il più forte e ben piantato, disse alla giovane coppia: "Questa è la ricompensa per la vostra gentilezza. So che vi prenderete cura di lui come avete fatto con Candida, ma prima devo farlo diventare diverso dalle mucche fatate del lago."
E toccando la testa del vitellino disse: "Tu che calpesti le pietre rotte, ora diventa color della notte" e il vitello diventò nero dalla testa alla coda.
Pochi minuti dopo, mentre il suono delle campane svaniva nell'aria, la Fanciulla e la sua mandria svanivano nel lago.

Il piccolo vitello nero fu il primo di una razza di robusti vitelli gallesi, famosa in tutto il mondo.

lorette
00domenica 13 novembre 2005 08:53
Il Fantasma di Azzurrina

Emilia Romagna

Nel piccolo paese di Montebello, in provincia di Rimini, si erge l' omonimo Castello, reso famoso da un evento, che, ogni cinque anni, si rinnova al suo interno, soprattutto se al periodo indicato corrisponde una notte piovosa. La storia che viene tramandata da secoli riguarda la strana morte, avvenuta all'interno del castello suddetto, di una bambina soprannominata Azzurrina . Azzurrina è vissuta nel Medioevo ed era una bambina albina; in tale epoca particolare, le sue caratteristiche somatiche non erano viste con simpatia; infatti, i suoi capelli bianchi, la colorazione rossa degli occhi erano considerate un'impronta malefica e satanica. La madre, preoccupata per il futuro della figlia e per proteggerla da tali infamie, decise di tingerle i capelli con una sostanza, che scuriva i capelli ma che al contatto della luce emanava dei riflessi azzurri. Ben presto, tutti cominciarono ad appellare la bambina con il nome di " Azzurrina". Si narra che Azzurrina morì in un modo misterioso! Nessuno seppe mai la sua fine e neppure il suo corpo fu mai ritrovato! Nella notte del 21 giugno, mentre intorno al Castello si era scatenato un temporale di grande intensità, Azzurrina giocava tranquillamente con una palla ( fatta da stracci e spaghi) sorvegliata attentamente da due gendarmi del Castello suddetto. La palla sfugge dalle mani della bambina e comincia a rotolare finendo dentro una botola, che portava all'interno di una cisterna! Naturalmente, Azzurrina, come tutti i bambini della sua età, corre dietro alla palla e da quel momento nessuno l'ha più vista! Da quel fatale 21 giugno, ogni cinque anni, nel Castello di Montebello appare il fantasma di Azzurrina, si ode la sua voce, la si sente ridere o piangere, si ode il rumore di una palla che rotola per le scale ed improvvisamente si mettono a suonare delle campane a morto! Molti abitanti del posto a ffermano di aver assistito a tali manifestazioni ed anche molti turisti, che vi si sono recati per confermare o meno quanto avevano appreso in merito al fantasma di Azzurrina, ritornano da tale visita sconvolti. Un'ultima cosa……….le campane che si sentono suonare a morto nella realtà non esistono in quanto non vi sono Campanili nei dintorni del castello!!!!!!


lorette
00domenica 13 novembre 2005 09:02
Rennes le Chateau e la leggenda di Maria Maddalena


La chiesa

2000 anni fa...

Vangelo di Matteo, 27, 45 : “ Dall’ora sesta all’ora nona si fece buio su tutta la terra. Verso l’ora nona Gesù a gran voce grido’ : “Elì, Elì, lemà sabachtanì?. Cioè: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? ”.
Matteo 27,50:” Ma Gesù emise un forte grido ed esalò lo spirito…
Quando fù sera venne un uomo ricco di Arimatea, di nome Giuseppe, il quale era anche lui un discepolo di Gesù; andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù”.

Tutto il mondo conosce questa storia, così come diffusa dalla chiesa cattolica.
Pochi sanno, che della vera storia di Gesù, di come realmente siano andate le cose, oggi si sa poco o niente.
Migliaia di libri sono stati scritti, e altrettante, affascinanti o assurde, sono state le ipotesi di studiosi brillanti e di abili romanzieri....ma la verità è tutta da scoprire, e noi non possiamo fare altro che cercarla dentro di noi.

Secondo la leggenda, Giuseppe di Arimatea è il custode del santo Graal.

Morto Gesù, lo smarrimento colse i suoi discepoli e si impadronì di quelli che avevano visto e creduto a quei mirabili eventi che si verificarono nella Palestina di 2000 anni fa.
Il 23 ed il 25 maggio, a Les-Saintes-Maries-de-la-Mer, una piccola cittadina in riva la mare sulla costa francese della Camargue, si celebra una festa in onore dell’arrivo del figlio di Gesù e di sua madre Maria Maddalena.
La festa trae origine da un’antica tradizione orale che narra dell’arrivo di una barca senza timone con a bordo Maria Maddalena, sua sorella Marta , suo fratello Lazzaro e una bambina.
La prostituta dei vangeli è “ la Santa Apostola della Provenza”, e molte leggende narrano di lei.
La tradizione cattolica dice che dopo un periodo di evangelizzazione della zona, per paura delle persecuzioni, Maria Maddalena, si rifugio’ in un posto isolato dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.

Ma quale fu’ in “Vangelo” che predico?
Che storia racconto alla gente di Gesù il Nazzareno?
Esiste un vangelo autentico di Maria Maddalena...?
Nel 1059 a Rennes le Chateau, un piccolo villaggio ai piedi dei Pirenei francesi, fu intitolata una chiesa a Maria Maddalena.


L'interno

Rennes le Chateau...

...è ancora oggi un piccolo villaggio , che conta poche decine di anime. Gente semplice vi abita, contadini e pastori.
Nel 1885, un giovane brillante prete, Bérenger Saunière, venne nominato curato della piccola e cadente parrocchia di Maria Maddalena.
Era un uomo attivo e colto, conoscitore del latino del greco e dell’ebraico, che studiò per comprendere meglio le scritture.
Viveva una esistenza misera ma dignitosa, come ogni parroco di ogni piccola, povera e insignificante chiesetta di montagna, grazie ai donativi dei suoi parrocchiani.
Durante i suoi primi 5 anni a Rennes, assunse come sua governante, oltre che confidente, la giovane Marie Dernarnaud, che gli resterà a fianco per tutta la vita.
All’epoca in cui gli fu affidata, la parrocchia era in uno stato di totale decadimento, tanto che dal tetto pioveva sulla testa del parroco e dei suoi fedeli.
Così, su consiglio dell’abate del vicino villaggio di Rennes-le-Bains, Henri Boudet, prese una piccola somma a prestito e iniziò un restauro della chiesa.
Nel 1891 cominciò il restauro della chiesa, che sorgeva sulle rovine di un edificio molto più antico ( probabilmente del VII sec. ), fece rimuovere la pietra che costituiva l’altare, sostenuta da due colonne visigote, ma una di queste colonne era cava.
All’interno rinvenne 4 pergamene e forse altro.......
Qui comincia un incredibile mistero, su cui tanto, troppo è stato scritto, e di cui, nonostante decenni di studi, ancora nessuno è riuscito a venire a capo...
“Si dice”, che due di queste pergamene contenessero delle genealogie mentre le rimanenti due sembravano opera di un predecessore di Sauniere, l’abate Bigou, curato del villaggio nel 1780.
Saunière, informò del misterioso ritrovamento il vescovo di Carcassone, Felix Billard, che lo invito a Parigi a sue spese, perché mostrasse i documenti a degli studiosi.
Fra questi studiosi vi erano personaggi come l’abate Bieil e suo nipote Emil Hoffet, legati al pensiero esoterico che a Parigi stava avendo grande diffusione, e che faceva adepti tra i più in vista e potenti personaggi del tempo, tra cui la famosa diva dell’opera Emma Calvé.
Durante il suo soggiorno a Parigi, questo semplice prete di campagna, fù accolto nell’elegante ed esclusivo circolo degli appassionati di esoterismo che ruotava intorno ad Emil Hoffet.
E pare che misteriosi e potenti personaggi gli fecero più volte visita anche a Rennes.
Come mai un semplice curato di una insignificante chiesa di uno sperduto villaggio di pastori, ebbe così tanta considerazione ?
Che cosa aveva trovato Saunière?

...da una lettera indirizzata a Saunierè dal suo miglior amico:”...nessuno potrà mai svelare il segreto che tu custodisci...”.

L'acquasantiera

Il diario e gli scavi

Al suo ritorno a Rennes le Chateau, il curato divenne incredibilmente ricco, nel giro di dieci anni, fino alla sua misteriosa morte, spese l’equivalente di alcuni miliardi di lire, o se preferite, milioni di Euro.
Nessuno conosce ne la reale consistenza del suo patrimonio, ne la provenienza di quei soldi.
Possiamo solo ipotizzare che quei soldi vennero dati a Saunierè o in cambio di ciò che aveva trovato...oppure erano il compenso per il suo silenzio, per non divulgare segreti scomodi e verità imbarazzanti per la chiesa di Roma.
Dopo Parigi, il comportamento di Saunierè diventa bizzarro; fa restaurare la chiesa, fa costruire una misteriosa torre, La Torre Magdala, dove crea una fantastica biblioteca, e una lussuosa residenza, Villa Betania.
Trascorreva molto tempo facendo lunghe escursioni spesso notturne, nei dintorni della chiesa e del villaggio, fece numerosi scavi nel cimitero....come se fosse ossessionato, o come consapevole che ancora qualcosa c’era da scoprire, qualcosa di grosso, nascosto da qualche parte proprio li, a Rennes le Chateaux.
Teneva, inoltre un diario, dove annotava scrupolosamente ogni cosa...:” 21 settembre. Lettera da Granes. Scoperta di una tomba. La sera pioggia.”
Si trattava della tomba della Marchesa Marie de Hautpoul, ultima signora di Rennes, deceduta nel 1781.
La lapide e la lastra tombale erano state disegnate da Bigou, predecessore di Saunierè e presunto autore di due delle pergamene.
Saunierè per ragioni inspiegabili cancello le scritte sulla tomba...
Sulla tomba era scritta una data, 17 Gennaio 1917...

Gli Angeli L'Asmo

La fine e il principio

Saunierè condusse una vita piuttosto dispendiosa, e la cosa naturalmente insospettì in molti, tanto che cominciarono a girare voci diffamanti sul suo conto.
Tuttavia il vescovo di Carcassone, che all’epoca del misterioso ritrovamento lo aveva invitato a Parigi, sembrava non solo chiudere gli occhi ma anche coprire l’operato del prete.
Ma quando questi morì, il suo successore, chiese al parroco delle spiegazioni del suo comportamento, spiegazioni che Saunierè non diede.
Così fu accusato di vendita illegale di messe, e sospeso dal servizio.
Al suo posto, fu nominato un altro parroco, che tuttavia la gente di Rennes snobbava….cosi dopo 5 anni, tante lettere e proteste, fù il Vaticano che annullò tutte le sanzioni e mise di nuovo tutto al suo posto…..compreso Saunierè, che tornò nella sua piccola chiesa di Santa Maria Maddalena.
Correva l’anno 1915.
Ormai si avvicinava la data...il 17 Gennaio del 1917 un colpo apoplettico, ridusse il parroco in fin di vita.
Venne chiamato di gran fretta un prete di un paese vicino, per dargli l’estrema unzione, ma testimoni oculari, raccontano che il prete usci sconvolto dalla stanza quasi subito…..e si rifiuto di assolvere Saunierè.
Il 22 Gennaio 1917, Saunierè morì senza confessione, e con lui porto’ il segreto di Rennes le Chateau...o forse no.
Quello che successe dopo la sua morte, è ancora una volta un mistero...la mattina del 23 gennaio, il suo corpo, vestito di un abito ornato di numerose nappine di colore scarlatto, fu posto su una poltrona sul terrazzo della torre Magdala.
Numerose persone, di cui ancora oggi è ignota l’identità, passavano accanto al morto e ad uno ad uno staccavano una nappina dal vestito del morto...un rituale che ricorda molto quello degli ordini massonici.
La sua incredibile ricchezza, era stata trasferita alla fedele compagna Marie Dernarnaud, a cui Saunierè fece anche un altro dono...
Marie Dernarnaud: “...la gente di Rennes, cammina sull’oro e nemmeno lo sa...”.
Marie visse agiatamente a villa Betania fino al 1946, poi le vicende belliche e gli accertamenti fiscali del governo francese, la costrinsero a disfarsi delle sue ricchezza e a vendere la villa.La proprietà fu acquistata da un certo Noel Corbu, a cui Marie fece una promessa:” Un giorno ti rivelerò un segreto che ti farà ricco e potente...”.

Marie fu colta da un colpo improvviso, il 29 gennaio 1953, che le tolse l’uso della parola...il sereto di Berénger Saunierè muore con lei.

Documenti segreti e codici indecifrabili

”PASTORELLA NESSUNA TENTAZIONE CHE POUSSIN TENIERS HANNO LA CHIAVE PACE 681 SULLA CROCE E QUESTO CAVALLO DI DIO IO COMPLETO QUESTO DEMONE DEL GUARDIANO MEZZOGIORNO MELE BLU”.

Questo è il teso di una delle pergamene ritrovate da Saunierè. Il testo, in latino, contiene forse la chiave per decifrare il mistero ma nonostante molti tentativi, risulta tuttora indecifrabile!
Ma possiamo pensare, anche se quest’ipotesi è esclusa da tutti, che Saunierè avesse capito come utilizzare questo codice, ed è forse da esso che prese ispirazione per le insolite decorazioni che volle per la sua chiesa.
Nel testo si fa riferimento a due autori, Poussin e Teniers.
Quando era a Parigi, Saunierè acquistò le copie di tre dipinti; uno era un quadro dai significati esoterici di Teniers, un dipinto di un papa del medioevo e un famoso e misterioso quadro di Poussin, “ I pastori dell’Arcadia “; nel dipinto vi è uno strano motto che recita “ Et in arcadia ego”.
In questo quadro, compare un altrettanto misteriosa tomba, che pare si trovasse proprio a Rennes le Chateau, e che fu distrutta “accidentalmente” da un’esplosione.
A partire dal 1956 vennero pubblicati una marea di testi riguardanti il mistero del tesoro di Saunierè.
Ma la più importante e significativa raccolta di documenti si trova presso la biblioteca Nazionale di Parigi; si tratta di un insieme di documenti disparati, carte, fogli singoli, genealogie ecc., alcuni dei quali molto probabilmente alterati e falsificati.
Di molti di questi documenti, non sono mai stati rintracciati gli autori, le case editrici si sono scoperte spesso inesistenti, e vengono citati documenti introvabili e libri che nessuno ha mai letto...
Un testo fondamentale è “Le Serpent Rouge”, pubblicato in forma privata e depositato presso la Biblioteca Nazionale di Parigi.
Contiene la genealogia merovingia, alcune cartine della Francia dell’epoca, una pianta della chiesa di Saint Suplice e 13 misteriose poesie, che contengono riferimenti, a Saunierè, al dipinto “I pastori dell’Arcadia”, e al motto “Et in arcadia ego”, in esso contenuto.
In questo incredibile testo si fa riferimento ad una serpente rosso che si snoda lungo i secoli, come a voler rappresentare una linea dinastica...
La data di pubblicazione è...17 gennaio...
La domanda è molto semplice...una linea dinastica iniziata da chi?
Tanti hanno cercato e nessuno a mai trovato niente, mille ipotesi sono state fatte e nessuno di queste convince del tutto...ma allora qual’è il tremendo segreto scoperto da Bérenger Saunierè?

Terribilis est locus iste

Non possiamo fidarci dei mille libri scritti, e non possiamo prendere in considerazione tutti gli studi serissimi di molti brillanti ricercatori, perché spesso, essi stessi sono stati ispirati, dai racconti di abili romanzieri……ma allora con quali occhi bisogna guardare?
Forse il mistero è tanto complesso, che l’unico modo per scoprire un piccolo spiraglio di luce, è quello di cercare le cose nel modo più semplice possibile...
Bérenger Saunierè spese molti dei suoi soldi, per fare restaurare la chiesa, per far costruire la torre Magdala e villa Betania.
Nei Vangeli Magdala è maria Maddalena, e Betania è il paese di Maria Maddalena e di Lazzaro suo fratello.
Perché tanta attenzione verso questa figura?
Forse perché i ritrovamenti di Saunierè, avevano qualcosa a che fare con lei o con il suo presunto legame con Gesù?

La chiesa di Rennes, per come è decorata, sembra tanto essere una specie di mappa, come per una caccia al tesoro…..una serie di stranezze non casuali e disseminate qua è la, come se Saunierè avesse voluto svelare tacitamente qualcosa...
Sul portico della chiesa, egli volle far apporre una scritta che suona come un monito: ”Terribis est locus iste”, ossia ,“questo è un luogo terribile”....
Ma perché mai sulla casa di Dio, far apporre una scritta così?

Facciamo un ragionamento per assurdo: immaginiamo di doverci trovare (tocchiamo ferro) al cospetto di Dio.
Un cattolico credente e praticante, fedele agli insegnamenti della chiesa di Roma, che cosa dovrebbe temere di fronte ad un Padre misericordioso?
Evidentemente niente, se la sua anima è pura e senza colpa, non ha niente da temere...ma se invece egli fosse stato indotto a credere nelle bugie, se non fosse pronto a comprendere una verità superiore, se si trovasse di fronte ad una verità diversa da quella che gli hanno fatto credere?
In questo caso, quella visione sì che sarebbe “terribile”, perché lo piegherebbe nella volontà, farebbe crollare tutte le sue certezze, tramutando in un solo istante la luce in ombra...
Saunierè aveva forse scoperto qualcosa in quella chiesa, che contrastava con il canone ecclesiastico?
Aveva forse scoperto una “terribile verità”?
Anche se così fosse, la verità è pur sempre la verità, ed è meglio guardare in faccia una verità scomoda, che credere ad una bugia solo perché più conveniente…e questo Saunierè lo sapeva bene.
Ancora...all’entrata della chiesa, vi è una statua del demone Asmodeo che regge l’acquasantiera.
Asmodeo, secondo la tradizione, è il custode di grande segreti nonché guardiano di tesori nascosti ed artefice del Tempio di Salomone.

Ci sono 5 statue di altrettanti santi, nella chiesa, e se congiungiamo le iniziali dei loro nomi, otteniamo la parola: “Graal”.
Inoltre alle due estremità della chiesa ci sono le statuette di due bambini, uno è Gesù, ma l’altro non è Gesù...
Sull’altare c’è una rappresentazione di Maria Maddalena all’interno di una grotta, in atto di contemplare una croce di legno, con alla base un teschio ed alla sinistra un libro aperto e quella caverna, è a Rennes le Chateau...e non è finita qui...
Ci sono tante altre cose da dire, che non basterebbero un milione di pagine...
Ma che cosa aveva trovato Bérenger Saunierè?
Qual'é il segreto custodito a Rennes le Chateau?
Forse la prova di una discendenza reale di Gesù?
Forse una copia del vangelo di Maria Maddalena, il Vangelo dell’Amore di Giovanni o la prova che Gesù non era quello che noi crediamo che sia.
O forse come scrittori e pseudo-scenziati affermano, a Rennes c’è il sepolcro di Cristo, la prova che egli non sia morto sulla croce, o ancora la tomba del figlio di Gesù...?

La Verità assoluta

Se anche fosse una di queste cose, la vità non ci cambierebbe poi di molto,non credete?
......che importa se Gesù sia stato sposato o no, se sia stato crocefisso ono, se abbia avuto dei figli o no.......infondo quello che conta davvero éil suo messaggio; il messaggio universale di un uomo straordinario che la chiesa antica, molto diversa da quello che è oggi, ha alterato e compromesso, addirittura falsificato in alcuni passi dei vangeli canonici.
Se ci fosse la chiave per interpretare il messaggio originario di Gesù,allora quello si che sarebbe un grande tesoro.
Nella chiesetta di Rennes le Chateau, vi é come in altre chiese cattoliche,la rappresentazione della Via Crucis; la quattordicesima stazionerappresenta il momento in cui il corpo di Gesù viene condotto al sepolcro,con sullo sfondo un cielo notturno, come a suggerire che Gesù fu sepoltodopo il tramonto....ma forse non si vuole rappresentare questo.
Forse nemmeno questa è la verità...e la verità è quella che si cela dietro le apparenze.
Vangelo perduto di Pietro (apocrifi); "....raccontarono cio che avevanovisto, di nuovo dichiararono di aver visto tre uomini uscire dalla tomba,due che ne reggevano un terzo...".

"Elo-i Elo-i lama sabch thani": nel vangelo di Marco e Matteo è tutto scritto in greco, tranne questa frase, che secondo la tradizione vuol dire " mio Dio perché mi hai abbandonato ", frase celebre recitata prima di morire.
Fin da bambino, guardando il film di Zeffirelli, o durante l'ora direligione mi chiedevo....." ma perché mai il figlio di Dio avrebbe detto unacosa del genere?".
Secondo altri studiosi questa frase é in lingua sconosciuta ed é una speciedi codice.
In effetti nei vangeli di cose che non quadrano ce ne sono molte, troppeforse....e se si voleva nascondere qualcosa é stato fatto molto male; equesta é una cosa che ci fa pensare.
Comunque, Luca ci dice che il supplizio di Gesù durò appena tre ore, e nongli vennero nemmeno spezzate le gambe come era solito; ma noi sappiamo che la tradizione dell'epoca, voleva una morte molto lenta, sembrava che ci volesse anche più di un giorno.
Quello che voglio dire é che ci sono molti motivi per credere, o meglio,alcuni credono che Gesù sia sopravvissuto alla croce, condotto via dalsepolcro, guarito dalle ferite.....e poi condotto in un altro posto acontinuare a diffondere il messaggio.

San Issa

A Rozabal, in India, nel tempio musulmano c'è il sepolcro di un santo dinome YUZA ASAF(o anche Issa ).
Quando Gesù spiro sulla croce, fu deposto e sepolto nel famoso sepolcro,come ci dice Giovanni 19,38-39, Nicodemo porto della mistura di Mirra edAloe, che un preparato che serve per guarire le ferite, ed ha un effettocicatrizzante ( l'aloe vera si usa anche oggi ).
In un antico testo orientale , questa mistura é nota col nome di "l'unguento di Gesù o del profeta".
In un teso della fine del primo millennio( uno dei tanti), si raccontano levicende di Gesù nello Sri Lanka, e soprattutto si racconta la scena dellamorte di Gesù, che chiamò il suo discepolo ( forse Tommaso) e gliraccomando' di erigere li un sepolcro; sul sepolcro di YUZA ASAF c'è laparola rozabal, che vorrebbe dire " tomba dei profeti".

Nicolay Notovich

Era uno scrittore, un viaggiatore e giornalista, scrisse tra l'altro un; "Lavita sconosciuta di Cristo".
Questo tizio, andò in Tibet, cadde da cavallo, e fu portato in un monasteroa curarsi; qui gli fu concesso di leggere ( o meglio glieli leggeva ilLama ), degli antichissimi rotoli in cui si raccontava di questopersonaggio, Issa che aveva vissuto in modo incredibilmente simile a Gesù.
Giudicate voi; " Issa insegno al popolo di Israele per tre anni e tutto ciòche aveva predetto si avverò.
Poi alcuni servi di Pilato lo spiarono. Pilato allarmato dalla suapopolarità lo fece arrestare.............per ordine del governatore isoldati condussero Issa e due ladri al luogo delle esecuzioni.
Per tutto il giorno Issa e i due ladri rimasero appesi.
Al tramonto la sofferenza di Issa giunse al termine. Egli perse i sensi e lasua anima fu assorbita dal Divino...."
Ora, questi tesi sono antichi testi che si trovano in Tibet!!!!!!!!
Esiste un testo tibetano in cui si racconta la storia di un certo IshaNatha, in cui si dice:" Isha Natha venne in India all'età di quattordicianni, poi torno nel suo paese e cominciò a predicare..........cospiraronocontro di lui e lo crocifissero.Dopo la crocifissione Isha entro in trance profonda per mezzo delloYoga...".

L'uomo dalla tunica bianca

In un testo indiano del 115, si parla di un re degli Sciti che anni prima,aveva incontrato un personaggio enigmatico vestito di una tunica bianca, che ricorda quella degli esseni.
Il re gli chiese chi fosse ed egli....."conoscimi come Isvara, o figlio diDio nato da Vergine...".
Nel sepolcro di Rozabal, c'è una lapide incisa, che era ricoperta didetriti.
la lapide fu ripulita, e su di essa ci sono incise le orme di due piedi cherecano una ferita......una ferita da parte a parte.
Il 10 marzo del 2002 una ricercatrice americana, la dottoressa Suzanne Marie Olsson, ha inoltrato una richiesta al governo per analizzare il DNA della salma contenuta nel sepolcro di Rozabal; se mai dovessero dargli ilpermesso, confronterà i risultati con il DNA trovato sulla Sindone.

Se a Rennes ci fosse la prova che Gesù é sopravvissuto, non sarebbe ungrande mistero infondo.......forse il mistero di Rennes é ben + importante,e non riguarda tanto il che cosa ha fatto Gesù........ma quello che hadetto, quello che ha cercato di farci capire.......
Questo sì che sarebbe un grande tesoro...


lorette
00domenica 13 novembre 2005 09:05

Cosi nasce la luna


Il Signore dell' Eternità dono' il Sole al Giorno,perche' lo illuminasse con la sua luce,facesse maturare i frutti della terra e ricompensasse le fatiche degli uomini. La Notte si offese,lei non ricevette nulla,e rimase tristemente avvolta dall'oscurita'. Ma il gigante Ti-Nu volle consolarla : afffondo' le sue mani invulnerabili nel molle corpo del sole e ne stacco' una porzione tondeggiante, poi la avvolse in una nuvola, per portarla alla Notte. Improvvisamente un cane rabbioso si avvento' su dil lui : per difendersi, il gigante Ti-Nu fuggi' con velocita'. Ma la nuvola che avvolgeva la porzione di sole da donare alla Notte era piena di fenditure e, nella fuga, il suo prezioso contenuto fuoriusciva. Ti-Nu ,ignaro,continuo' a correre e non si accorse di spargere intorno a se' scintille luminose,di seminare fiorellini incandescenti. Corse cosi' velocemente che inciampo' nel secchio dove era stato versato il latte argenteo di una capra sacra : quella piccola porzione di sole che non si era dispersa nella fuga vi cadde dentro, e perse la sua luminosita'.Il gigante Ti-Nu si dispero'. Il cane rabbioso continuo' ad inseguirlo,Ti-Nu continuo' a correre per fuggire, e, tutt'oggi, ancora corre.E non sa di aver creato il firmamento, con le stelle scintillanti e la pallida luna ,protettrice dei sogni .

lorette
00domenica 13 novembre 2005 09:07
il vascello fantasma (OLANDA)

Per contratto avrebbe dovuto riportare in Olanda un carico di merci per conto della compagnia proprietaria della nave, ma Vanderdecker era certo che avrebbe caricato abbastanza anche per conto suo tanto da potersi arricchire. La nave, secondo la leggenda, fu investita da un tremendo uragano tropicale, e il capitano tentò ogni manovra possibile per farla procedere. La cosa meno rischiosa da fare sarebbe stata quella di aspettare il placarsi della tempesta, ma egli, pungolato da una sfida che una notte, in sogno, gli era stata fatta dal diavolo, decise di ignorare l'ammonimento divino e di doppiare il Capo di Buona Speranza. Poco dopo la nave fu spazzata via dai marosi, e l'equipaggio morì. Per punizione, Vanderdecker fu condannato a governare la sua nave fino al giorno del Giudizio. La leggenda è suggestiva e romantica, ma molti testimoni giurano che non è una semplice leggenda. Nel 1835 il comandante e l'equipaggio di una nave inglese videro un fascello fantasma avvicinarsi attraverso una furiosa tempesta con tutte le vele spiegate e scomparire improvvisamente dopo essere giunto fino a una distanza pericolosamente breve. Nel 1881, dei marinai della nave britannica Bacchante dissero che un membro dell'equipaggio era caduto in mare, annegando, dopo che il suo collega aveva visto la spettrale apparizione. Un più recente e dibattuto avvistamento dell' Olandese Volante avvenne, a quanto si dice, nel marzo del 1939 sulla spiaggia di Glencairn, in Sudafrica. Il giorno dopo un giornale riportò la notizia che dozzine di bagnanti avevano osservato la nave, si soffermò sui particolari della visione e notò che il vascello aveva tutte le vele spiegate e procedeva rapidamente nonostante la completa assenza di venti. Alcuni scienziati spiegarono gli avvistamenti di gruppo come un miraggio. Ma i testimoni obiettarono che sarebbe stato difficile per loro immaginarsi un veliero del diciassettesimo secolo in un modo così particolareggiato, dal momento che la maggior parte di loro non ne avevano mai visto uno

lorette
00domenica 13 novembre 2005 09:11
La Legenda Della Luna Piena..

In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.

In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.

Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:

- Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po?-

- Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata. Sono disperato aiutami! - rispose il lupo.

La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi. E si gonfio, si gonfio', si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.

- Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto - disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.

Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull'orlo di un precipizio. Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna. Poi sparì tra il folto della vegetazione.

Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.

I lupi lo sanno E ululano festosi alla luna piena.

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