Montaggio di una canna

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Branzino-72
00venerdì 17 marzo 2006 23:45

Illustro qui di seguito il montaggio di un grezzo, nello specifico di una canna bolognese. La tecnica è la stessa anche per personalizzare canne da spinning da trota lago da mosca ecc.
Mi riservo di ampliare e completare l' articolo in futuro.

Premetto che il montaggio di una canna è un lavoro che richiede una buona manualità.
Esso è rivolto, di solito, alla personalizzazione di canne di un certo livello. Questo perché le normali canne in commercio, pronto uso, hanno uno standard di montaggio che cerca di coprire le esigenze di tutti, per cui non sono mai il top in senso di confort di pesca.
Io invece voglio che le canne mi siano “cucite” addosso. Per questo le monto da solo.
I vantaggi che si hanno sono molteplici:
- Scelta della misura della placca sul calcio a seconda del tipo ed i luoghi di pesca in cui sarà utilizzata la canna.
- Scelta di materiali di ottimo livello (difficilmente riscontrabile nelle canne già montate e se si a prezzi assurdi).
- Legature che ti accompagnano per tutta la vita della canna, senza mai lasciarti a piedi.
- Tocco di classe e di colori, atte a valorizzare il nostro acquisto.
- Grande risparmio per il massimo della qualità.
- Ecc. ecc.

In questo documento focalizzeremo l’attenzione sul montaggio di una bolognese.

Il materiale occorrente per il lavoro:
• Anelli
• Placca
• Tubicini scorrevoli
• Filo per legature
• Forbice o taglierino (devono tagliare molto bene)
• Accendino
• Colla a caldo
• Pennello
• Colla bicomponente e vernice per legature
• Metro
• Pennarello


Anelli e placca
Gli anelli si dividono in due categorie: a ponte basso e a ponte alto. Il ponte basso è sinonimo di robustezza mentre il ponte alto ha il grande vantaggio di tenere la lenza staccata dalla canna quando c’è umidità o, peggio, pioggia. Io opto sempre per il secondo tipo. Usate sempre un copricanna.
Poi ci sono anche anelli a doppio ponte, con carrucola ecc. ma noi stiamo analizzando il montaggio di bolognese.
Il materiale è fuori discussione: SIC. Se la canna è artigianale deve essere prestigiosa anche la scelta dei materiali.
La placca deve essere con ammortizzatori e di ottima qualità.

Gli scorrevoli
Sulle canne alcuni anelli devono essere montati scorrevoli. E’ imperativo montarli su tubicini e non usare gli anelli scorrevoli che si trovano in commercio. Questo sistema non ci farà mai avere il problema degli anelli che vanno fuori allineamento durante la pescata.
Per tagliare i tubicini che useremo come scorrevoli ci servono dei pezzi di carbonio vecchi, magari sezioni di canne rotte. Questi non devono essere molto lunghi (qualche mm in più rispetto al piede dell’ anello), perché influirebbero sulla curvatura della canna. I pezzi che saranno scelti verranno poi rastremati per alleggerirli.

Montaggio
Si monterà un anello per sezione di canna e gli scorrevoli a seconda della curvatura.
Senza tediarvi con strani concetti va detto che di regola si montano due scorrevoli sul cimino e uno nel sottovetta. Quest’ ultimo difficilmente lo trovate nelle canne già montate ma è fondamentale per un’ ottima curvatura della canna. La regola dice che gli scorrevoli sul cimino vanno posizionati, partendo dalla cima, sul primo quarto e sul secondo quarto mentre sul sottovetta la posizione è centrale. Ci possono essere casi particolari in cui un cimino molto lungo richieda tre scorrevoli anziché due, in questo caso dovremo ridistribuire gli spazi.
Il puntale si monterà con la sola colla a caldo.
La cosa fondamentale da fare è una prova sotto tiro, prima di fare le legature. Verificheremo se le posizioni degli anelli sono corrette o hanno bisogno di aggiustamenti. Se si creano angoli critici nella curva spostare gli anelli.
Altra cosa importante: gli anelli devono essere montati sulla “spina” della canna. Questa la si trova facendo ruotare i vari pezzi tenuti in mano piegati; in un punto avrete uno scatto ed è li che dovete montare l’ anello.
Il montaggio sulla spina della canna ci darà un attrezzo più pronto e reattivo.

Legature
La legatura da eseguire vale per tutte le parti del grezzo dagli anelli alla placca. Il metodo non cambia.
Determinato il punto dove incollare l’ anello:
- Si scaldano la colla ed il gambo dell’ anello;
- Si bagna il piede dell’ anello nella colla;
- Si attacca a mezzo centimetro dalla fine della sezione e si verifica il corretto allineamento del gambo con la canna. Ricordate che per qualche attimo, finché la colla è calda, si possono fare le correzioni di allineamento.

Adesso si passa alla legatura. Qui descriverò il sistema classico, senza greche o cambi colore:
- Partendo a ½ cm. dal piede dell’ anello o della placca fare un incrocio con il filo da legature. Avremo il capo che fa la legatura e un dormiente;
- Iniziare a fare le spire accostandole bene;
- Dopo qualche giro tagliare il dormiente, che sarà coperto dalle spire successive;
- Continuare a legare coprendo il piede con spire ben accostate e tese e proseguendo anche oltre per altri 6 giri;
- Qualche giro prima della fine della legatura inserire un’ asola fatta con uno spezzone dello stesso filo o con del nylon e continuare a legare sopra la stessa. Questa servirà a chiudere la legatura;
- A legatura finita inserire il capo dentro l’ asola e tirare la stessa per chiudere la legatura;
- Tagliare l’ eccedenza in modo che non si noti (se necessario usare uno spillo per sistemare eventuali fili in mezzo alle spire);
- Accostare bene le spire;
- Passare l’ accendino sulla legatura per togliere eventuali pelurie.

Placca e bilanciatura
Uno dei grandi vantaggi del montaggio della canna è la possibilità di poter scegliere l’ altezza di fissaggio della placca sul manico, per un maggior confort di pesca ed una maggiore precisione nell’ azione. La placca va montata con la clip di chiusura rivolta verso il basso.
Consiglio di effettuare la scelta della posizione della placca con il mulinello montato. Questo ci aiuterà a capire se il punto scelto ci darà il giusto bilanciamento, che non ci affaticherà nelle lunghe battute di pesca.
Per canne corte (5-6 m) la posizione corrisponde circa alla misura del nostro avambraccio partendo dalla base della canna. Salendo con la misura la distanza sale.
Molto importante è tenere presente che le canne corte si usano a mano singola mentre le canne lunghe si usano a due mani, anche per lanciare e spesso si tengono in pesca appoggiandole alla pancia.

Incollaggio
Adesso la parte critica, perché un errore può vanificare tutto il lavoro fatto fin qui. Prestate la massima attenzione e preventivate i tempi di lavoro.
Prima di fare l’ incollaggio si preparano le legature mettendo subito prima e subito dopo del nastro da carrozziere; il risultato sarà un incollaggio “pulito”, senza sbavature.
Adesso, se avete usato fili colorati, dovete passare una mano di vernice per legature, questo perché il bicomponente è molto aggressivo e se passato direttamente sui fili scolorirebbe le nostre opere d’ arte. Fate asciugare bene.
Adesso preparate il bicomponente, con il pennello stendetelo bene sulle legature stando attenti a non inglobare aria. Mentre fate il lavoro dovete ruotare la canna per evitare colature.
Una volta fatti gli anelli e la placca metterete la canna ad asciugare. Nei primi momenti dovrete girarla spessissimo per uniformare la patina di colla, poi, quando la colla incomincerà a solidificare, girerete ogni 5 min.
Dopo qualche ora la colla non colerà più ma sarà ancora morbida, lasciatela asciugare bene (almeno un giorno); non toccatela se non volete impronte sulle legature.

Considerazioni
Sconsiglio sempre l’ uso della colla cianoacrilica (Attack). Questo collante attacca la resina contenuta nel carbonio con effetti devastanti per canne che costano parecchi euro. Non usatela in nessun caso.
Non mettete il nastro sopra i piedi degli anelli per evitare gli scalini, oltre che antiestetico è anche poco “professionale”.
Fate il lavoro quando avete tempo a disposizione.

Otterrete, così, una canna personale e preziosa che vi darà molte soddisfazioni nel tempo.

Buon Lavoro

[SM=x53636] [SM=x53636] [SM=x53636] [SM=x53636] [SM=x53636] [SM=x53636]


zolinad
00sabato 18 marzo 2006 14:51
ciao Sandro,
bel lavoro [SM=g27811] [SM=g27811]
se ci fossero state foto sarebbe stato perfetto.
volevo chiederti di approfondire qualche punto se ti era possibile...visto che prima o poi mi cimenterò nell'impresa..
1) la spina, per individuarla con precisione, esiste solo il metodo di farla ruotare e scattare?
e quando scatta la spina è sopra o sotto? immagino si debba notare dalla differenza di curvatura o sbaglio?
2) fissaggio anelli, alcuni consigliano del nastro da carrozziere sotto al piede per non mettere in contatto metallo e carbonio, cosa ne pensi?
altri sconsigliano qualsivoglia tipo di colla con legature lasche in modo da poter allineare successivamente gli anelli prima della resina, ti sembra corretto?
la tensione del filo come deve essere? conviene legare con poca tensione o stringere molto?
viene anche sconsigliato l'uso della colla protettiva prima della resina per permettere alla stessa di inglobare meglio le fibre del filo, cosa mi dici?
per adesso mi fermo qui [SM=x53607] [SM=x53607] [SM=x53607] ma se mi vengono altri dubbi mi risentirai [SM=x53607] [SM=x53607] [SM=x53607]
vabbè ti ho trovato da fare dai......non volermene....

ciao


pyoshin
00sabato 18 marzo 2006 15:53
ottima spiegazione..volevo solo kiederti una cosina semplice semplice..la colla bicomponente sarebbe l'epossidica?(epoxy)..xkè mio fratello la usa x il modellismo e se è quella me la faccio prestare da lui senza andarla a comprare..
cmq grazie infinitamente sei stato precisissimo e super soddisfacente..
MiTiCo... [SM=g27811]
LOPEZTONIC
00sabato 18 marzo 2006 17:48
E' quella in una siringa a doppio,la vendono corredata di bicchierino e spatolino in plastica. [SM=g27811]

Branzino-72
00sabato 18 marzo 2006 19:24

Vabbè ti ho trovato da fare dai......non volermene....



Ma scherzi? E' il minimo per ricambiare le tue lezioni.

E' ovvio che l' articolo era una bozza e sicuramente è migliorabile. Per scelta non sono stati toccati molti argomenti che avrebbero confuso un principiante. Le foto sarebbero state la ciliegina ma non ho la digitale e con la reflex la cosa è molto impegnativa.
Prometto che col tempo farò cose sempre più "professionali".

Passiamo ai dubbi:


La spina, per individuarla con precisione, esiste solo il metodo di farla ruotare e scattare?



Ci sono canne (quelle in carbonio) che hanno visibile l' accoppiamento dei fogli di carbonio. Si nota una riga longitudinale. Quella è una spina. L' anello, in quel caso, io lo posiziono sulla riga.


Quando scatta la spina è sopra o sotto? immagino si debba notare dalla differenza di curvatura o sbaglio?



Quando ti scatta in mano la troverai in una posizione di curva ben precisa. Quella è la curva che deve fare sotto sforzo, quindi gli anelli vanno sotto. Certamente noterai una differenza di curvatura. La canna avrà un' azione costante (immagina di montarla con la spina a rovescio! Sotto carico il filo tira in giù e la canna butta o a destra o a sinistra nel tentativo di fare lo "scatto").


Fissaggio anelli, alcuni consigliano del nastro da carrozziere sotto al piede per non mettere in contatto metallo e carbonio, cosa ne pensi?



Idea bocciata!!
Il sistema che ho illustarto prevede che sotto al piede vada un sottile strato di colla a caldo, che avrà molteplici funzioni:
- protezione del carbonio;
- ammortizzazione del piede;
- ottima tenuta della legatura (l' anello non lo sfili nemmeno se lo attachhi ad un camion...... si rompe la canna ma l' anello resta dove è);
- eliminazione dell' antiestetico scalino che si forma di solito con il filo all' inizio del piede;
- facilità di smontaggio, senza traumi per la canna, in caso di interventi straordinari (anello difettoso o rottura dello stesso)
penso che basti............... [SM=g27820]: [SM=g27820]:


Altri sconsigliano qualsivoglia tipo di colla con legature lasche in modo da poter allineare successivamente gli anelli prima della resina, ti sembra corretto?



Non sono sicuro di aver capito bene.
Se intendi dire che non si deve usare la colla che protegge i colori ti dico: falso! Specialmente con i fili "schreziati" o con dei particolari colori o ancora con le costruzioni delle greche se non si protegge il filo con un protettivo, quando vai a mettere il bicomponente questo aggredisce i colori e ti ritrovi un pappone di tinta unica (una vera schifezza). Lì che fai? Rismonti tutto?
Un appunto: tu nomini la resina. Voglio precisare che si deve usare assolutamente il bicomponente. Questo ha una maggiore elasticità che lo rende più duraturo. Le resine mononcomponente sono più semplici da usare ma hanno delle limitazioni (come tutte le cose economiche).
Il filo lasco per allineare dopo gli anelli?? [SM=g27828] [SM=g27828]
A parte che se incollati non si muovono più ma poi corri il rischio che un bel giorno ti ritrovi un anello in mano, perchè si è sfilato (ho visto tanti obrobi, fatti sopratutto da negozianti che per fare le cose in fretta montano con dei sistemi poco ortodossi).


La tensione del filo come deve essere? conviene legare con poca tensione o stringere molto?



Io preferisco tendere molto il filo. Attento che ti sega le mani. Per il montaggio io uso dei bobinatori tipo quelli da mosca (naturalmente autocostruiti).


Viene anche sconsigliato l'uso della colla protettiva prima della resina per permettere alla stessa di inglobare meglio le fibre del filo, cosa mi dici?



Vedi sopra.

Bene! Ho risposto a tutto........ cosa ho vinto? [SM=x53604] [SM=x53604] [SM=x53604]

Ciao.
Sandro.





zolinad
00domenica 19 marzo 2006 13:36
un caffè..... [SM=x53607] [SM=x53607] [SM=x53607]
la prossima uscita.... [SM=g27811] [SM=g27811]


pyoshin
00domenica 19 marzo 2006 15:57
Re:

Scritto da: LOPEZTONIC 18/03/2006 17.48
E' quella in una siringa a doppio,la vendono corredata di bicchierino e spatolino in plastica. [SM=g27811]




ma è epossidica?xkè mio fratello usa l'epossidica bicomponente x il modellismo ke incolla da morire e rimane bella liscia e spalmata bene..xò quando s asciuga assume un colore giallastro..invece in teoria dovrebbe rimanere trasparente (vero..?)..
pyoshin
00martedì 21 marzo 2006 20:22
è questa?



cfabio78
00mercoledì 7 marzo 2007 14:16
Rispondo io anche se con un certo ritardo,può sempre servire a chi in seguito cercherà la risposta(tra l'altro quest'ultima è già presente in un'altra discussione...).La colla è epossidica bicomponente,viene anche venduta in barattoli da 500 g l'uno(utile per chi come me vuole impermeabilizzare gli artificiali autocostruiti)nei migliori negozi di pesca e si chiama KK1.
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