RIFLESSIONE

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ANCIENTMYND
00domenica 22 luglio 2007 09:32
forse non tutti hanno seguito una recente vicenda messa in risalto dai media...sto parlando del suicidio di un'importante e famoso avvocato milanese.
Beh....sono capace di giocare con la vita, con i miei problemi ma ho, purtroppo,uno spiccato senso critico che , il più delle volte, mi crea non pochi problemi di stima verso il mondo e/o i suoi appartenenti..mi spiego:
ricordate un fatto occorso di recente in cui un povero essere umano chiedeva di poter terminare la sua esistenza per non dover più soffrire le sue immani pene?
sappiamo tutti come la cosa si è risolta e come gli sia stata negata la facoltà di essere sepolto con tutti....e parlo tutti i diritti di un cristiano.......gli è stata negato il funerale cristiano adducendo a determinata regole in cui un similsuicida non possa avere questo conforto.
La norma, se ben mi ricordo nega ,a coloro che si alienano da soli il grandissimo dono della vita che solo Dio può terminare, il conforto del funerale e sepoltura cristiana; non stò qui a sindacare se sia lecito o meno.....se sia giusto o meno a io penso che chiedere di esser lasciato morire di morte naturale non sia un peccato ma tantè che così non è andata.
Tornando al primo caso ho subito notato il giorno successivo al suicidio di questo famosissimo avvocato la trasmissione per tv del relativo e ricchissimo funerale officiato in sua memoria....il mio pensiero è subito volato al quel penoso caso in cui quell'essere umano ha invano chiesto di poter morire serenamente...di morte naturale senza stravolgere o peccare di suicidio la sua volontà.
Lascio a tutti voi la facoltà di dare un vostro personale iudizio....non condanno o approvo nessuno .....solo il mio animo ha decretato un severo guidizio di tutto ciò...la bilancia dell'equità .....della giustizia non è stata imparziale.
Io credo che solo il buon Dio sia stato buon giudice di tutto ciò ed abbia accolto nella sua infinita bontà quella povera anima
cfabio78
00domenica 22 luglio 2007 11:02
Purtroppo di fronte a queste cose mi viene sempre più da pensare che la chiave del discorso sia concentrata in quelle parole che tu hai,non a caso,messo nella tua riflessione:famoso,ricco,funerale ricchissimo...Forse non è bene che io vada a fondo nel parlare delle mie idee e opinioni ma qualcosa voglio lasciarla trasparire:è forse questo il modo in cui realmente va gestita la religione?C'è forse qualche regola ipocrita e di troppo, stabilita dagli stessi uomini che poi vanno a dimorare nella città del vaticano, che in realtà non trova nessun riscontro biblico o teologico e che viene applicata in maniera non sempre equa e uniforme?Ma forse sbaglio e comunque non è la sede corretta per il mio discorso,resto però colpito da come il denaro ed il potere permettano sempre di saltare certe barriere...
ANCIENTMYND
00lunedì 23 luglio 2007 16:20
infatti......a mio avviso questa non è la sede....la vera sede è la nostra anima, la nostra pietas, quel posto in cui in tutti noi dimora il senso di giustizia.
Comprendo benissimo come non siamo in grado qui, come comunità......come agorà di entrare nel merito di regole che dovrebbero essere equanime
la mia è stata solo una provocazione..un motivo di riflessione perchè non si vive di solo pesca...solo lavoro.....solo problemi di famiglia: il mondo ci circonda e noi ne facciamo parte checchè se ne dica
bah.......al solito casco nel mio famoso pathos
ciao ciao
jaspere
00lunedì 23 luglio 2007 23:21
E' un fatto molto forte del quale,mi vergogno a dirlo, mi ero dimenticato, ma la cosa resta e personalmente, ti ringrazio per avermela fatta notare. Non sto qui ad esprimere giudizzi di alcun genere. Ma è una cosa sulla quale ognuno di noi dovrebbe riflettere in modo oggettivo. Secondo me.



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