Test IRTA MotoGp: Ducati velocissime

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Enro
00sabato 11 marzo 2006 14:59
Capirossi e Gibernau davanti a tutti nella prima giornata di prove sul circuito di Jerez. Sorpresa della Kawasaki con Nakano che fa segnare il terzo crono. Più attardati Rossi 9° e Melandri 12°



Jerez de la Frontera - Et voilà, si cambia pista e tutte le carte si rimescolano, senza rispettare minimamente quello che era successo pochi giorni fa a Barcellona. Capirossi, Gibernau, la Ducati e le Bridgestone sono i dominatori della prima giornata di test MotoGP a Jerez de la Frontera, in una giornata perfetta per andare in moto.
Capirossi è stato la vera sorpresa, visto che dopo una settimana passata con problemi allo stomaco, giovedì sera era davvero giù di tono, però il guerriero ci mette poco a riprendersi... "Sto bene, incredibile dopo tre giorni a letto o sul divano. Non sono al 100%, ma va molto meglio, soprattutto la moto. Abbiamo lavorato bene, affinando e lavorando sulle sospensioni e gli ammortizzatori, concentrandoci sull'idraulica. Buoni i tempi, ma soprattutto la costanza. Domani (sabato) si lavora con le gomme e facciamo la simulazione. Ci sono le condizioni giuste per farlo e io ho guardato a questo, ad esempio ho smesso quando è scesa la temperatura, non serviva a nulla rischiare".
Cosa è successo: a Barcellona in crisi, qui davanti?
"Nessun miracolo: a Barcellona, a fine turno, Sete era andato bene, mentre io ho girato pochissimo. E poi qui siamo partiti bene subito e questo mi piace perché fra due settimane si corre qui”.


Sole splendente soprattutto per la Ducati che è partita con il piede giusto, crediamo dopo aver semplificato un po' le cose in tema di elettronica, e ha fatto il miglior tempo con Capirossi. Gibernau è a 266/000 mentre gli altri iniziano staccati di oltre mezzo secondo con Nakano.
Notizia bomba, le Honda stanno tirando fuori la testa. Con grandissimo impegno, Pedrosa chiude a meno di sei decimi dopo ben 96 giri e Hayden che ha percorso 108 giri (ma lo pagano un tanto al chilometro?) è 11esimo con la 211 Brno Type, giusto davanti ad un Melandri che ha perso il sorriso. Marco ha girato con le gomme 2005, anche per capire i limiti della moto, ma il tempo non viene. E qui bisogna per forza considerare un aspetto: il suo compagno di squadra Elias ha chiuso quinto, andando ben più forte. E questo, cioè vedere il compagno di squadra andare più forte, non fa bene al morale.
Ma il pilota reagisce bene: "E' andata come è andata ma meglio rispetto a Barcellona. Oggi abbiamo fatto tantissime prove, anche radicali, anche sbagliate, per verificare tutto e capire la moto al 100%. I tempi fatti da Elias e Pedrosa mi consolano e confortano, anch'io posso progredire. Restano i soliti problemi in ingresso curva”.
Melandri, per fortuna, ha anche un gran team manager che lo segue da vicino: speriamo che le parole di Gresini lo aiutino a ritrovare fiducia. Ma non ci sono solo parole. Qualcuno dice che la squadra, dopo i tagli nel budget operati dallo sponsor Fortuna, ci sono poche possibilità che nel 2007 il team si presenti al via della stagione. "Falsità" - risponde Fausto Gresini che fa capire che la trattativa va avanti con buone possibilità di successo. Lo dice, aggiungiamo noi, per calmare l'attenzione morbosa che si è creata attorno al pilota che piace a Ducati, soprattutto. Melandri, lo diciamo da un po' ha bisogno di tranquillità e morale, non di mercato piloti alla vigilia del campionato!


E Rossi, il dittatore di Barcellona, che fine ha fatto? Ve lo diciamo subito, è nono a quasi un secondo da Capirossi ma Vale è tranquillo anche se l'inizio del suo commento è di rara franchezza: "Abbiamo preso una bella paga, come si dice in gergo, diciamo anche che siamo nella m... Abbiamo una forte vibrazione come era già successo in Malesia ma come non c'era a Barcellona. Penso si tratti di un problema legato alle gomme, perché Michelin non gira a Jerez dall’anno scorso mentre Bridgestone ha girato qui a novembre e durante l'inverno con il test team. Domani la Michelin porterà qui nuove gomme, già realizzate che stanno arrivando dalla Francia. Un nuovo profilo e penso dovremo partire da zero. Con queste vibrazioni la moto è rigida, non copia le buche che in questa pista sono tante e le amplifica. Così si va piano e non si cava un ragno dal buco".
Negli altri box stanno festeggiando, sei in crisi?
"Lo avevo detto che la situazione di Barcellona non poteva durare all'infinito, diciamo che si è ribaltata. Sarà un anno duro, hai visto come vanno le Kawasaki? Ci saranno anche loro. Le prestazioni si sono livellate, vedrai che battaglie".
Mi sembra strano che le moto diventino sempre più potenti, le gomme più evolute eppure i tempi non scendono più di tanto?
"Succede una cosa strana, da sopra, in moto cioè, ti sembra di andare fortissimo, e poi i tempi non scendono. Di sicuro il progresso c'è nel passo di gara, ma queste moto diventano dure da sfruttare, bisogna mettere a terra la potenza, sfruttare tutti i cavalli e questo non è facile".
Bella lezione per tutti noi, vero?

Alla fine alcuno cifre: 108 giri per Hayden, cinque tra cadute e uscite di pista per Randy de Puniet. A domani per la seconda puntata.

1. Loris Capirossi (ITA) Ducati Marlboro Team, 1’40.910
2. Sete Gibernau (SPA) Ducati Marlboro Team, 1’41.176
3. Shinya Nakano (JPN) Kawasaki Racing Team, 1’41.477
4. Dani Pedrosa (SPA) Repsol Honda Team, 1’41.499
5. Toni Elias (SPA) Fortuna Honda, 1’41.680
6. Colin Edwards (USA) Camel Yamaha Team, 1’41.730
7. Carlos Checa (SPA) Tech 3 Yamaha, 1’41.732
8. John Hopkins (USA) Rizla Suzuki MotoGP, 1’41.740
9. Valentino Rossi (ITA) Camel Yamaha Team, 1’41.861
10. Randy de Puniet (FRA) Kawasaki Racing Team, 1’41.915
11. Nicky Hayden (USA) Repsol Honda Team, 1’41.984
12. Marco Melandri (ITA) Fortuna Honda, 1’42.106
13. Kenny Roberts (USA) Team Roberts, 1’42.328
14. Makoto Tamada (JPN) Konica Minolta Honda, 1’42.558
15. Chris Vermeulen (AUS) Rizla Suzuki MotoGP, 1’42.938
16. Alex Hofmann (GER) D’Antin Pramac, 1’43.274
17. Vittoriano Guareschi (ITA) Ducati, 1’43.417
18. Jose Luis Cardoso (SPA) D’Antin Pramac, 1’44.501
19. James Ellison (GBR) Tech 3 Yamaha, 1’44.953
20. Tadayuki Okada (JPN) HRC, 1’45.930


tratto da motonline.com
Alberto2811
00sabato 11 marzo 2006 17:06
nn capisco.. come cakkio fa la moto a cambiare così tanto da circuito a circuito.. [SM=x151868]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:32.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com