O membri del forum tutti: forse potrebbe essere utile ai fini del regolamento in fieri, o anche indipendentemente da esso, inserire la classica, mitica, evergreen cartella "presentarsi", come si fa in moltissimi forum,che spesso la rendono un passaggio obbligatorio, la tappa iniziale. Si potrebbe anche specificare che alla sobria presentazione del nuovo arrivato non debba necessariamente far seguito la cascata di 'benvenuto' con faccine e cuoricini da parte di tutti i forumisti, che diventa sempre un po' noiosa. Insomma, basterebbe dire ciao, sono tizio, vorrei partecipare a questo forum, ho due pappagalli e un pesce rosso e mi occupo di occultismo e esplorazioni polari...
Questo potrebbe evitare la nascita della cosidetta sindrome da Carneade, quella che prende quando in un forum dal ricambio non vivacissimo di punto in bianco spunta dal cyber spazio qualcuno che senza porre in mezzo indugi di sorta se ne esce con un commento su un tema magari scottante. La reazione comune di solito è un "chi è costui?" generalizzato (c'è anche la variante da milite ignoto giapponese) e spessissimo, lo abbiamo visto, si creano reazioni a catena, anche perchè del 'nuovo' si sa poco e niente e magari non se ne coglie l'ironia, se c'è, o al contrario, la gravità e a volte il bisogno doloroso di comunicare. Lo so che anche i "presentarsi" hanno dato adito a dolorosi flame, ma a me sembra che potrebbero aiutare...
Personalmente mi ha sempre fatto piacere l'arrivo dei nuovi, proprio perchè apportano nuova linfa, nuovi interessi, e spunti di discussione. Però c'è bisogno di un periodo di rodaggio perché il loro modo di esprimersi, il loro spirito, venga capito. Lentamente si devono cogliere segni ed indizi dai loro post e piano piano ci si può formare un quadro, per quanto limitato e parziale, di loro. Perciò occorre darsi tempo, prima di formulare giudizi ed accuse, da entrambi i lati (old and new). Questo per coloro che leggono.
Per chi scrive, invece: bisognerebbe sempre pensare all'immagine di sè che si comunica quando si posta, e chiedersi se non si è trasmesso il messaggio sbagliato.
Per limitarmi ad un esempio positivo di un nuovo arrivato (spero non si risenta se lo tiro in ballo), Caulfieldh mi sembra si sia mosso con leggerezza e agilità, quella leggerezza che denota saggezza del mondo, una leggerezza come quella che, secondo Calvino: "si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso."
Ha comunicato, almeno a me, questa impressione, positiva, di vivacità dialettica ma di rispetto per il famigerato contesto. Magari ad altri le sue stesse maniere potrebbero aver comunicato qualcosa di diverso; ma a me sembra che sia entrato nel forum, anche in un momento così polemico e scottante, con i modi giusti.
In conclusione, ragazzi, qui viviamo di impressioni, a volte posticce e del tutto erronee, e dovrebbero ricordarselo tanto i "vecchi" che si irritano per i modi a volte irruenti dei nuovi (che possono essere presi per arroganti, suppontenti e presuntuosi) sia i nuovi, quelli che si sentono esclusi dal circolo mistico, quelli che vanno in ansia se alla loro discussione non viene dato immediato seguito, quelli che saltano su a spada sguainata contro le ingiustizie e le limitazioni della libertà di parola.
Impressioni, non sostanza: elementi sottili e impercettibili, sfumature, umori. Ci vuole tempo, tanto tempo, prima di costruirsi un'opinione sugli altri.
E adesso vi sarete fatti un'opinione su di me, come di pesantissima e pallosissima predicatrice...