Ahahahahaha, m'hai preso sul serio allora..io dicevo così, tanto per dire, pensa te..
comunque, riprendo qui l'o.t. dell'altro topic, così quello va avanti tranquillo...
pure a Roma il micio è il gatto...credo che quel modo di dire derivi, più o meno, dal fatto che i gatti non li vedi e non li senti, so' silenziosi nel muoversi, non ti accorgi quando si stanno avvicinando a te o quando si stanno allontanando, se non li vedi..ecco qualcosa del genere, come se agissero di nascosto...
io però al momento leggerò solo i vostri, quando me ne sarò ricordati alcuni magari li posto...
per ora ne ho in mente solo due, fantastici, ma so' un po' troppo volgari...
lo so, noi romani purtroppo nel nostro linguaggio sappiamo essere anche molto "sboccacciati"...
per riprendere uno dei tuoi detti: qui, un uomo che deve andare a fare pipì dice:"Vo' a cambià l'acqua all'olive..."...