un'emozione da un giorno

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pescostrano
00lunedì 27 ottobre 2003 19:08
mattina presto, no, forse è ancora notte. Non è che poi sia la prima volta che m'alzo alle tre per partire. Sulla strada bagnata una delle mie prime sigarette si sta spegnendo mentre aspetto la macchina che mi verrà a prendere. il fiato, è una delle prime volte quest'anno, s'intravede uscire dalla bocca, l'aria fredda e una leggera nebbia che ammanta tutto ciò che è oltre i cinquanta metri. passano, nel frattempo, macchine di ragazzi che tornano da ballare; penso anch'io una volta lo facevo. La macchina arriva e si parte. Un viaggio di poco meno di tre ore intervallato dalle solite chiacchiere banali e dal caffè dell'autogrill. Finalmente vedo il mare e la barca che mi porterà a pesca. Un ragazzo mi accoglie con una calorosa stretta di mano ma mi preoccupo più del mare e della barca. I preparativi per la partenza sono frettolosi e poi interessano poco mentre guardo il mare. E' nervoso stamattina, onde alte un metro e la, più fuori dal porto, le creste bianche danno qualche brivido insieme al vento teso che ti spara in faccia. Già, sono mesi che non vedo il mare e proprio oggi doveva essere arrabbiato. Guardo ancora la barca; si si può andare, otto metri e 300 cavalli reggono bene. Ci vuole quasi un'ora di motore a pieno per arrivare a pesca. Intanto, sapientemente, il ragazzo arma le canne da traina. le onde si fanno più minacciose, il sole è salito ma anche il vento. Poi, lontano da terra, sembra più di quel che è. La barca sbanda in continuazione sotto l'azione del mare, mentre gardo le canne e spio le malizie di chi aggiusta le esche debbo tenermi forte ai corrimani per evitare un bagno fuori stagione. finalmente caliamo le lenze. Una, due, tre, fino a sei canne, due di poppa, due più lterali e due con i divergenti. La barca avanza a sei, sette nodi, l'onda si sente di più sul laterale ed inclina la barca ma, almeno sembra, non c'è alcun pericolo. Lo leggi anche nella tranquillità negli occhi del ragazzo che ci accompagna. Che bello deve essere guardarci da fuori, sembriamo una parata militare che presenta le armi al mare. Le canne ordinate, parallele a due a due, le lenze tese che si spostano all'unisono. due esche vicine, due più lontane, due, ancora, a quasi cento metri forse. Le frizioni dei mulinelli tesate al punto giusto. nonostante le onde ed il vento facciano un discreto fragore è il silenzio di ciò che sta intorno che si sente di più. Il silenzio e l'orecchio, insieme agli occhi, tesi a sentire o vedere la "partenza" di una canna. Onde e ancora silenzio, Le onde schiumeggiano più di prima, il mare s'alza.
Poi silenzio ancora. un fischio, uno sgardo al ragazzo che ci accompagna, un urlo: è partita. Un balzo sulla canna che si piega, ma non sono io, è il mio socio di pesca. Lo vedo chinarsi sulle gambe per contrastare da un lato il pesce, dall'altro le onde che lo sbattono contro il bordo della brca. Il ragazzo lo abbraccia quasi per non farlo cadere. Il filo esce dal mulinello come se fosse attaccato al diavolo. La bobina impiega forse venti, trenta secondi a dimezzare il suo diametro di contenuto di filo. Non si ferma, non si ferma! Ancora qualche secondo poi il filo va in bando, da teso che era ora sbanda al volere del vento. Non c'è più trazione: ha rotto. Recuperiamo il filo scoprendo che s'è tranciato poco sopra la girella. Mah; sarà stato forse segnato da precedenti battaglie.
il ragazzo, con calma ma non senza imprecare, ricompone la lenza. Le altre canne sono in pesca, il mare va calmando o almeno non aumenta più. Il sole, ora più alto, non basta riesce a scaldarci con questo vento. Un pesce perso e, per diana, era anche grosso. E, per di più, non l'ho avuto io in canna ma il mio amico.
Eppure, già, eppure ero venuto per questo. Non mi importava il pesce e nemmeno che fossi io ad avere l'occasione. Volevo un'emozione. Ed emozione è stata! Il resto non conta.
Grazie Andrea, grazie per un'emozione da un giorno.
pescostrano
00lunedì 27 ottobre 2003 19:14
ovviamente
dimenticavo che, ovviamente è andrea lia.
blufishing
00lunedì 27 ottobre 2003 19:36
penso di capirti !!!!!
solo un pescatore sa cosa si prova in certi momenti !
comunque sono contento che tu ti sia divertito ed abbia apprezzato Andrea Lia, è una persona altamente professionale e preparata. Quando ti ho indirizzato a lui sapevo di andare sul "sicuro" !!
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