Effettivamente non ritengo sportiva questa tecnica ,anzi,al di là dei diversi fattori che possano o meno incentivarla ,per mè,è senza alcun dubbio poco "elegante"
piuttosto direi che armarsi di pazienza e riuscire a lanciare da una ,di solito,notevole altezza dal pelo dell'acqua sia la via migliore e che darebbe le maggiori soddisfazioni (dentro).
Il nodo cruciale del R è riuscira a dosare lo schock del lancio con ogni tempo ed in ogni situazione ,con le variabili del caso ,ovviamente, per questo una delle prime tecniche che andavano in voga ai miei tempi ( ma la praticano ancora oggi) è la classica "schienata" cioè dare le spalle all'acqua e lanciare a ritroso ,di spalle, questo permetteva SI un lancio più lungo ma era quasi impossibile che il "vivo"arrivasse integro a fine corsa.
Dunque le esche preferite erano e sono quelle "a legamento" in modo che non si sfilaccino o si deturpino sino all'arrivo!
Ma scopriremo che esistono altre tecniche semplici da imparare e molto efficaci con quasi tutti i tipi di esche una sola cosa è importante la scelta accurata del posto e ...credetemi non è così semplice o facile come sembra nemmeno su rivastre poco al di sopra del mare.
a presto
Mario