Hai ragione Lorette il tuo suggerimento è senz’altro sensato e razionale e come te, consiglio di coinvolgere nella pesca anche la dolce metà. Attenzione però non fate l’errore che feci io alla fine degli anni 70 nel rifilare a mia moglie l’attrezzatura peggiore “pensando tanto non sa pescare”. Canna in vetroresina che pesava un paio di chili con mulinello arrugginito che per ogni giro il rumore si sentiva da almeno 50 metri, filo in bobina rigido come quelli per gli impianti elettrici mai cambiato dall’acquisto, anch’esso pieno di ruggine. Ora vi spiego tutto!!!!!!!
Anch’io ero arrivato alla stessa conclusione di Lorette, organizzavo le battute di pesca con moglie e figli, allora avevano circa 7/8 anni, riuscivano a prendere i pesci anche con le mani (non esagero poi spiego come) con un innato istinto naturale e con soluzioni che mi facevano rimanere a bocca aperta.
Mia moglie visto l’enorme peso della canna (io fuuuuurbo me li tenevo per me i poggiacanne) cercava una soluzione meno scomoda per pescare, alla fine ha optato di stare comodamente seduta nella spiaggia e tenere la canna poggiata a terra con la cima bella dritta in verticale verso l’alto, ogni tanto dava una girata di mulinello e riusciva a prendere qualche mormora e tante incagliate. In pratica da profana con i suoi accomodamenti ed un innato senso per la pesca è riuscita ad individuare una delle migliori tecniche per pescare le mormore. Un bel giorno dopo la solita incagliata arriva una delle mie figlie e mi dice “la mamma ha perso il finale dammene uno” io ne avevo solo uno ed egoisticamente me la sono tenuto per me, consegno a mia figlia un amo pieno di ruggine di circa 5 cm già attaccato ad un filo credo 0.70 (l’avevo trovato così com’era un paio d’anni prima in un molo) ebbene lei non si è persa d’animo attacca quel filo con un nodo tipo fiocco da confezione regalo riempie l’amo con 4 o 5 vermi interi e tira fuori dall’acqua una mormora di 800 grammi, pesata dopo un’ora e mezza già asciutta perché metà usciva dal secchio, non oso pensare quanto pesava appena uscita dall’acqua. Io una mormora del genere in vita mia non l’ho più mai vista neanche nel mercato ittico. Sentita questa, loro avevano scoperto che all’alba in un determinato periodo dell’anno e con un certo mare si potevano riempire i secchi di totani che rimanevano incagliati in un determinato punto della spiaggia, sembravano tre cavallette riempivano i secchielli con le mani in un quarto d’ora, io ho passato una vita in mare e non mi ero mai accorto di niente. Ragazzi che bei tempi……..…, poi le figlie sono cresciute e quei momenti magici sono svaniti. Lascio a voi tutti immaginare i sorrisini di parenti ed amici nei miei confronti (.azz. come bruciano ancora quei sorrisi), dopodiché arriva la sentenza di lei che io non riuscirò mai a superare il suo primato per le mormore.
Quindi l’atteggiamento della mia dolce consorte non è di ostilità nei confronti della pesca, ama il mare, ma usa ogni mezzo per difendere il suo meritato primato (se mi fa sfumare una pescata mi impedisce semplicemente di provare di batterlo) tutto qui. Un ragionamento pirandelliano sottile e lucido di non facile interpretazione, lei non disprezza mai i pesci che porto a casa, anzi, i complimenti si sprecano peròòòòòòòòòòò a volte mi chiede se ci sono ancora mormore in mare, e la ferita si rinnova e continua a sanguinare.
Dopo tanti anni di prove e dopo un rigoroso conclave in famiglia, davanti ad una bella zuppa di pesce e del buon vino bianco freddo, si è deciso che è meglio che io eviti in inverno le pescate notturne a causa di qualche dolorino di schiena però come contropartita sono riuscito ad ottenere che il suo primato potrebbe essere battuto anche con un sarago. Ho tentato di far inserire nel mix anche il cefalo ma lei non ci stà vuole un multiplo di 5 mentre io sono fermo ed insisto per 3, il tira e molla ancora continua. Sentita quest’altra, per il sarago gli stà bene il rapporto alla pari però non vuole vedere bigattini a casa, per il cefalo 800 grammi moltiplicato 5 (ho la sensazione che quando sono fuori casa lei legge tutte le riviste della pesca e conosce esattamente di cosa stiamo parlando) ma come .azz. fa a conoscere che con il cefalo rischia il primato e non vuole assolutamente mollare un multiplo e per il sarago accetta il rapporto alla pari ma mi vieta l’esca migliore che è il bigattino?? Ma!!!!!!!. Io anche se trovo la macchina allagata o la rubano i bigattini li compro lo stesso e li sistemo la sera prima con i vetri della macchina abbassati.
In pratica lei vive di rendita e non vuole perdere il suo primato mentre io tento di riuscirci con ogni mezzo senza badare a spese. Ce la faro?? Penso proprio di no!!!!! nel frattempo ci divertiamo tutti in famiglia, figli e generi compresi, ed ognuno usa i mezzi che ha a sua disposizione.
Ora avete capito perché è preferibile dare l’attrezzatura migliore alla dolce consorte, semplicemente perché sono più brave e riflessive di noi, se tentate di sottovalutarle rischiate di trovarvi in un vicolo cieco.
nicolaxx.