00 10/11/2004 18:11

Apro questa piccola e breve introduzione allo spinning in mare dando delle minime informazioni che serviranno ai neofiti per farsi un’idea in linea generale di cosa è lo spinning in mare; naturalmente il discorso non è così semplice.

Questo 3D nasce anche nell’intento di evitare che vengano aperti 100 discussioni tutte uguali con argomento: sono un neofita cosa devo comprare??


Una volta letto quest siete tutti preparati per fare domande piu’ tecniche ed alle quali siamo tutti pronti a replicare con la massima disponibilità!

Per tanti anni si è pensato che lo spinning in mare fosse finalizzato alla spigola sia per l’incompetenza dei ns. negozianti sia per la bassa diffusione di questa disciplina; da qualche anno grazie all’accrescersi degli appassionati e da esperienze oltre confine si è cominciato a vedere oltre.

Il “nuovo spinning mediterraneo” vede ormai come prede abituali barracuda, lampughe, lecce, ricciole, occhiate, pesci serra, dentici e naturalmente la solita spigola.

Le attrezzature hanno naturalmente subito un’evoluzione, e se è vero che per la spigola è sufficiente un’attrezzatura leggera o ultraleggera è altrettanto vero che per insidiare predatori di una certa mole bisogna avere attrezzi decisamente più robusti.

Canne di base
Una due pezzi da mt. 2.70 con grammatura di lancio 15/40 è una ottima canna per spigole barracuda ed anche lampughe di dimensioni contenute, da utilizzarsi tranquillamente in spiagge e scogliere, mentre per insidiare i grandi pelagici per lo più alle foci dei fiumi e in ambito portuale e comunque per avere una buona riserva di potenza dovremo andare su canne che abbiano un range di lancio decisamente superiore e quindi una due pezzi anche sempre di mt. 2.70 ma che ci permetta di lanciare artificiali da 50/60/70 grammi senza problemi oltre a consentirci di contrastare un pesce di una certa mole.

Mulinelli:
Il lato dolente dello spinning puo’ essere il costo dei mulinelli poiché su questo attrezzo non possiamo andare a risparmio per un semplicissimo motivo: L’imbobinamento deve essere perfetto (cosa che in nessun altro tipo di pesca è fattore determinante) e la robustezza deve essere assoluta poiché il numero di lanci, chiusure, aperture e recuperi fatti ad ogni uscita è elevatissimo.
Per la canna leggera un mulinello di taglia 4000 shimano è sufficiente mentre per lo spinning medio pesante sarebbe meglio partire da una taglia 6000 sempre shimano o 4000 daiwa, arrivando ad un 8000 Shimano e un 4500-5000 Daiwa.

Filo:
abbiamo 2 opzioni, nylon oppure trecciato, se vogliamo avere maggiori certezze di portare a buon fine un combattimento con una bella preda è meglio optare su un buon trecciato da 20 o 30 lbs, mentre se la nostra unica preda è la spigola allora un nylon dello 025/030 morbido ci và piu’ che bene.
Il trecciato costa assai ma ha anche il vantaggio di durare parecchio, unico accorgimento per evitare al massimo il rischio parrucche è siliconare con generosità il filo al primo imbobinamento che ricordo deve essere fatto in maniera molto stretta e poi rinnovare con una spruzzatina dopo ogni uscita dopo aver sciacquato in acqua dolce la bobina ed il filo.

Terminale:
è uno spezzone di nylon di maggiore diametro rispetto alla madre che ci consente principalmente di avere una maggiore resistenza alle abrasioni e nel caso di abbinamento trecciato/nylon, quest’ultimo ha anche azione ammortizzante nel lancio grazie all’elasticità del nylon.

Accessori:
dimentichiamoci girelle e moschettoni che provengono da altre discipline primo perché nello spinning in mare la girella non ha nessuna utilità anzi puo’ solo pregiudicare il nuoto dell’artificiale mentre i classici moschettoni da pesca non danno alcuna affidabilità in questa disciplina. Utilizziamo quindi se possibile gli attacchi rapidi che sposano a meraviglia robustezza con velocità nella sostituzione dell’artificiale.

Artificiali.
Gli possiamo dividere principalmente nelle categorie:

Surface: popper – pencil – Wtd – skipping – che hanno in comune la caratteristica di lavorare in superficie indipendentemente dal fatto che essi siano affondanti o galleggianti.

Minnow: il classico pescetto artificiale che lavora sott’acqua a profondità che variano a seconda della caratteristica dell’artificiale stesso nonché alla velocità di recupero; anche per questi vale la regola che lavorano sott’acqua indipendentemente dal fatto che essi siano affondanti o galleggianti.

Jigs: testine piombate: lavorano a qualsiasi profondità in relazione a come vengono utilizzati dal pescatore, hanno il grande vantaggio di fare grandi distanze anche in condizioni di vento contrario e pertanto possono essere utili sia in foce alla ricerca della spigola sia in scogliere a picco sul mare con grandi profondita’ alla ricerca magari del dentice.

Esistono poi, i siliconici, gli ondulanti (tipo abu toby) e tante altre aggeggi vari ma per il momento non complichiamo le cose.

Le prede tipiche delle nostre coste:
La spigola, presente in tutti gli ambienti, porti, foci, spiagge e scogliere prevalentemente nei mesi meno caldi (minnow e jigs).
Il barracuda e occhiate, insidiabili dalla scogliera tra la schiuma quasi tutto l’anno (minnow e jigs).
La lampuga, che vede la sua massima attività alla fine dell’estate particolarmente nelle giornate soleggiate e sino al raffreddamento delle acque (tutti i surface).
Lecce e pesci serra, che da fine primavera sino ad inizio autunno sono presenti in porti e foci. (surface)
La ricciola, che per quanto frequente allo stato giovanile è assai rara e difficile allo stato adulto, porti, foci, scogliere (surface, minnow e jigs)
Dentice, preda tra le piu’ ricercate nello spinning ma purtroppo assai rara nel sottocosta, richiede scogliere con grandi profondità (minnow e jigs)

Abbigliamento:
lo spinning in mare non richiede nulla di particolare anzi devo dire che si puo’ stare abbastanza leggeri anche in inverno poiché si cammina spesso tra le scogliere e ci riscaldiamo abbastanza. Quindi in scogliera un classico gilet da pesca per tenere artificiali e attrezzi vari, un pratico giubbino in nylon tipo kway facilmente ripiegabile per non bagnarci quando piove o con le onde che si infrangono negli scogli, delle pratiche scarpe che evitino di farci scivolare nelle rocce e qualsiasi tipo di pantalone, maglia o camicia.

Un ultimo appunto, evitate borse, valigette ed affini perché nello spinning ingombrano e basta. Quindi artificiali in scatolette nel giubbotto o al massimo in un piccolo e pratico zainetto o tracolla.
Per gli altri ambienti di pesca a parte gli waders in foce non c’è bisogno di nessun consiglio


Con queste poche righe spero aver dato almeno un’idea di cosa è e cosa serve per lo spinning in mare e che tutti quanti possano potare argomenti e domando piu’ specifiche.