Vi faccio un reportino del weekend a Siniscola.
Arrivo attorno alle 17:30 dopo 3 ore di viaggio,piuttosto stanco ma estasiato dal panorama che ho visto e già pregusto quello che ancora ho da vedere. Una veloce tappa a casa per sistemare i bagagli e si decide di andare a sgranchire i muscoli e far nuotare gli artificiali in queste acque.
Alex conosce benissimo la costa anche se non vi ha mai pescato a spinning,il tempo che trascorre a Siniscola lo vede infatti sempre impegnato sul fronte del lavoro.
Però io conosco bene lui e so che ha un gran fiuto per gli spot, perciò fiducioso mi lascio guidare verso le diverse zone che poi sonderemo nei giorni a nostra disposizione. Vedo piane rocciose da spigole, spiagge con foci purtroppo ora chiuse,scogliere basse e altre medio alte dove potenzialmente può girare di tutto,calette circondate da monti e dal verde di una folta macchia mediterranea.La prima sera il mare è perfetto,Alex mi confida che siamo stati fortunati trovando la giornata migliore di una estate di piatta pressoché totale. Decidiamo di fermarci in uno spot che entrambi riteniamo ideale e dal mio scoglio capisco subito che con le onde che battono in quel modo per me sarà una serata piuttosto umida,ma del resto ci sono abituato! Ho un ostacolo grande davanti sulla destra e decido di non concedere molta frizione. I primi lanci per capire come è la corrente,per capire come muovere il Daiwa Shoreline da 17 che mi è arrivato un’ora prima di partire e per arrendermi all’evidenza che pochi saranno gli artificiali che potrò usare e sentire adeguatamente in canna e il Daiwa non sarà tra questi. Monto l’AK ma nulla,passo al mio fido Aile magnet DB qualche lancio e l’ho in canna, due scodate a galla,aspetto che Alex arrivi col guadino che rompemmo in una splendida giornata a serra,ora riparato, e intanto lo lascio giocare allentando la frizione,poi lo porto sotto e apro ancora un pochino,ora prende qualche decina di cm di filo. Il guadino con queste onde e la risacca potente ci tradisce e si rompe di nuovo,poco male,si issa di peso prendendo il finale e con le pinze lo si allontana dalla via di fuga:un bel barra di 3.7 kg!
Rifaccio il finale,altri due lanci e poi si va a casa,niente male per un’ora sola di pesca e poi siamo un po’ stanchi e l’indomani ci attende l’alba!
Il giorno dopo si tenta a spigole ma il mare adatto e il vento sono spariti,anche i monti circostanti sono spariti coperti da una coltre di umidità spaventosa,non ci scoraggiamo e arriviamo in una zona interessante al limitare tra scogliere e spiaggia di ciottoli,acqua bassa, e decidiamo di provare. Qualche lancio in uno stretto corridoio tra due scogli lontani coll’Evergreen Pencil Gigantes, sin quando lo vedo affondare a venti metri da me,sento il peso in canna ma non parte,non capisco cosa sia sin quando non forzo il recupero e vedo la sagoma della regina che con rapidità riesce a liberarsi e fuggire. Rimango un po’ sorpreso e riprovo a lanciare nella stessa zona ma nulla. Ci spostiamo in una caletta con troppe alghe sulla riva, che quindi decido di attaccare da dietro con un nuovo minnow della Dice preso da Alessandro (overland),ancora in scatola. Al primo lancio,usando un recupero con jerkata bassa, la ho in canna,la sento ma non la distinguo,poi capisco che è perché è messa di fronte ed è una occhiata. La porto sotto e senza toccarla scuoto dolcemente la canna,sino a quando non la libero. Continuiamo a spostarci sino ad una punta dove il mare è alto,penso al serra,monto il Popqueen e subisco un attacco sotto i piedi,non rimane ma sono contento dell’intuizione. E’ l’ultima emozione della mattina con un mare troppo calmo per pretendere di più.
La sera il mare è uguale e decidiamo perciò di tornare nello spot del barra del giorno prima, ma su una punta stavolta,dopo diversi lanci allamo un barra sotto i piedi,si libera subito e crea un pericoloso effetto fionda con l’artificiale che mi sfiora la testa e sbatte con forza negli scogli dietro di me. Dopo quello, il nulla e si va casa!
Nuovo giorno, nuova alba,piovosa,senza mare ed in foce,che si conclude con un nulla di fatto!
La sera si prova in una scogliera che sappiamo produttiva per i barra,arriviamo presto per studiare la zona,trovato un punto buono aspettiamo che col buio spariscano i sub e arrivino i pesci, ma purtroppo arrivano prima delle nuvole, che nere e cariche di pioggia coprono tutto il cielo e ci fanno cambiare idea,non essendo attrezzati come si deve per affrontare la pescata e il tratto di ritorno sotto un eventuale acquazzone. Il giorno dopo Alex va a lavoro e io approfitto per recuperare qualche ora di sonno e poi per fare un giro nelle piane da regina,accorgendomi che il mare è perfetto e che non prevedendolo ho perso l’ultimissima occasione per due lanci alla ricerca della signora della schiuma, dato che il pomeriggio si torna con Alex alla volta di Cagliari.
E poi vi pongo un piccolo quesito:A che animale appartiene questa testa?