00 16/08/2005 22:00
Le regole per chi va al mare



Purtroppo sono ancora numerosi gli incidenti in mare dovuti all’imprudenza o al non rispetto delle regole. Anche in questi giorni di vacanza e le località marine sono affollate di turisti si è avuta notizia di due tragici incidenti che hanno coinvolto delle imbarcazioni da diporto e che hanno avuto conseguenze mortali.
Un subacqueo è stato colpito dall’elica di una imbarcazione mentre effettuava un’immersione nelle Acque di Santa Marinella, vicino Civitavecchia, mentre una donna americana è stata travolta ed uccisa da un motoscafo in Sardegna.
Per evitare questi spiacevoli incidenti si dovrebbe conoscere e rispettare maggiormente quelle che sono le regole dell’andare per mare indicate nelle ordinanze della Capitaneria di Porto. Sono diverse regole che dovrebbero rispettare i bagnanti, i subacquei e chi utilizza imbarcazioni da diporto. Per quanto riguarda i bagnanti la regola principale è di mantenersi nella zona riservata alla balneazione che in genere è delimitata da appositi gavitelli. Per i sub che usano le bombole l’indicazione più importante è di non allontanarsi oltre i 50 metri dalla bandiera di segnalazione, poi di tenere sotto controllo le varie attrezzature e la pressione delle bombole. Per chi invece si immerge in apnea è molto importante scendere sott’acqua legati ad una cima fissata all’apposito galleggiante “segnasub” e comunque sempre in compagnia di un’altra persona. I diportisti devono assolutamente ricordarsi di spegnere il motore a trecento metri dalla riva e comunque ove vi sia presenza di bagnanti e di mantenere una velocità di 10 nodi entro mille metri dalla costa. In presenza di segnali che indichino la presenza di sub di deve moderare la velocità e tenersi ad almeno 100 metri di distanza.
Particolarmente pericolosi sono gli acquascooter il cui uso e riservato a chi abbia compiuto 18 anni e se il motore ha una potenza superiore a 40,8 cavalli occorre la patente nautica. Questi scooter d’acqua devono utilizzare gli appositi corridoi per prendere il largo e per ritornare a riva comunque mantenendo una velocità massima di tre nodi e mantenendo il tubo di scarico sotto il pelo dell’acqua.
Altre regole si possono conoscere prendendo visione delle varie ordinanze della Capitaneria di Porto in sede locale oppure consultando il sito web della Guardia Costiera (www.guardiacostiera.it). Ricordiamo infine che esiste un numero gratuito per il soccorso in mare: “Emergenze in mare -1530”.

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[Modificato da lorette 17/08/2005 7.18]