00 16/10/2005 11:42
Il tesoro dei pirati

NEW 16 Ottobre 2005




È da sempre argomento di indubbio fascino e fonte di ispirazione per appassionanti racconti di mare. Stiamo parlando della presenza di tesori nascosti dai pirati su qualche misteriosa isola sperduta nell’Oceano.
Numerose ricerche di questi fantastici tesori però spesso non hanno dato i risultati sperati tanto da mettere in dubbio l’esistenza di queste fantomatiche isole del tesoro, ma una notizia circolata nei giorni scorsi annuncia una scoperta che se confermata si presenta veramente eccezionale. Nei fondali della famosa isola di Robinson Crusoe che si trova nell’Oceano Pacifico a centinaia di chilometri dalle coste del Cile cui l’isola appartiene sarebbero state individuate ben 8000 tonnellate di oro.
La scoperta sarebbe stata effettuata grazie ad un sofisticato sottomarino progettato dall’ingegner Manuel Salinas. Il robot appartiene all’impresa “Wagner Tecnologias” che ha anche annunciato che intende recuperare il tesoro senza danneggiare il delicato ecosistema dell’isola.
L’impresa che ha scoperto la massa metallica che si ritiene essere oro se ne considera anche proprietaria mentre, naturalmente, il governo del Cile afferma che secondo la legge tutta la ricchezza scoperta appartiene, invece, allo Stato.
Comunque sia il tesoro scoperto sarebbe composto da 800 tonnellate di oro ma anche da gioielli e diamanti e fra di essi anche la fantastica “rosa d’oro” sottratta dagli spagnoli agli Inca e poi bottino dei pirati che insieme al resto l’avrebbero portata sull’isola.
Questo tesoro, infatti, se ne verrà confermato il ritrovamento ha un origine Inca ed è stato inizialmente depredato dagli spagnoli e successivamente è finito nelle mani dei pirati per poi essere nascosto nell’Isola di Robinson Crusoe.
L’isola è così chiamata perché vi è finito naufrago un certo Alejandro Selkirk la cui vicenda ha ispirato Daniel Defoe nel creare il protagonista del suo noto romanzo “Robinson Crusoe”.
Secondo alcuni studiosi inglesi, comunque, il ritrovamento del tesoro in Cile non è un fatto così eccezionale come si pensa in quanto i tesori sommersi sarebbero un quantità veramente notevole. Secondo i loro calcoli infatti nei fondali marini si troverebbe addirittura un quarto di tutto l’oro, l’argento e le pietre preziose estratte dalle miniere di tutto il mondo. Tutta questa ricchezza sarebbe finita in fondo al mare per i vari naufragi delle antiche imbarcazioni a vela che trasportavano i materiali preziosi, naufragi dovuti sia a cause naturali sia per i violenti attacchi dei pirati.