00 19/09/2005 08:25
La rivolta contro Palladium ha un nome
Debutta alla grande l'iniziativa italiana contro il TCG. Melisti, pinguini e windowsiani insieme per la libertà informatica.

News - 17-09-2005



Non siamo soli. Ma se ci uniamo, è meglio.


Si chiamerà no1984 il sito web di coordinamento di tutte le persone che si oppongono allo strisciante neo-Palladium (oggi si chiama NGSCB). L'esito del sondaggio tra gli attivisti della lista no-tcpa è sempre stato in bilico, ma alla fine ha prevalso il nome che fa riferimento al mondo fosco previsto da George Orwell.

La lista è nata per costituire un potente medium di informazione spontanea sulla silenziosa marcia di NGSCB-Palladium, un progetto multinazionale che mira a includere tecnologie di gestione dei diritti digitali sulle opere multimediali, all'interno dei processori, permettendo un controllo dall'esterno dei certificati (e di chissà cos'altro) in possesso dell'utilizzatore.

La questione, come già scritto più volte sulle pagine di Zeus News, è cruciale per il futuro dell'ICT, e non solo. I ragazzi di no1984 si sono organizzati, e in pochi giorni hanno aperto una mailing list, un canale IRC e un wiki. La svolta che garantirà la popolarità sarà dunque l'apertura del sito, sulla scorta dell'esempio internazionale, tra gli altri, di AgainstTCPA.

La partecipazione alla lista è stata fin dall'inizio impressionante, segno che, almeno tra gli addetti ai lavori, il problema è molto sentito. "Un numero così grande di iscritti significa, probabilmente, che le persone cominciano a sentire parlare di trusted computing e vogliono sapere di che si tratta", dice Marco Nenciarini, uno degli organizzatori.

Ma non si tratta solo di smanettoni e integralisti del software libero. Anzi, il mondo degli utilizzatori Windows è quello più bersagliato dalle menomazioni del consorzio liberticida. "Molti iscritti alla lista di discussione usano Windows," continua Marco Nenciarini, "non si tratta di una questione tecnica, ma di libertà di espressione".

Obiettivi del movimento? Soprattutto informare. Spargere il seme della conoscenza nei confronti di un sistema che si autoproclama difensore della sicurezza, ma che in realtà mira a moltiplicare dividendi da caimano sulla proprietà intellettuale, a danno dei diritti più elementari dell'utente comune. "Un sito web dove anche chi non è un professionista o uno smanettone possa capire di che si tratta e perchè è pericoloso per la sua libertà", dice ancora Nenciarini.

Ma non ci si ferma al sito: "Dobbiamo contattare gruppi informatici e non, localizzati in tutta italia e fornire loro materiale informativo da distribuire localmente". Come dire, il mezzo Internet non basta, attrezziamoci a comunicare con tutto quello che abbiamo a disposizione.

I ragazzi di no1984 hanno tutte le carte in regola per diventare uno dei movimenti più importanti del Net-attivismo italiano. Non hanno alle spalle un partito politico o associazione influente (ma questo potrebbe essere un vantaggio!), niente mezzi economici, nessuna notorietà al di fuori del web, ma l'argomento affrontato e il "traffico assurdo" dei primi giorni della lista promettono un grande successo.

Siamo in tanti ad augurarci che una mobilitazione spontanea, attiva, corale come questa, possa cambiare le forze in gioco, e convincere i potenti gruppi che sostengono Palladium che la loro può diventare una guerra persa.