00 28/09/2005 17:00
Il supermercato rivende i tuoi dati
Avviene in Gran Bretagna, dove la catena Tesco mette in vendita i profili dei propri clienti. In barba alla privacy.

News - 28-09-2005



Almeno i carrelli sembrano tutti anonimamente uguali (foto di Marja Flick)

La tessera fedeltà del supermercato: chi di noi non ce l'ha? Anzi, chi è solito fare acquisti in più supermercati diversi, probabilmente ne avrà numerose. Con la tessera solitamente si possono acquistare prodotti a prezzo scontato, oppure si può accedere a raccolte punti con traguardi da raggiungere, a cui corrisponde un premio.

E la privacy? Molti, interrogati in merito, forniscono risposte del tipo: "A chi vuoi che interessi se compro le patate piuttosto che i piselli?" Invece questo tipo di informazioni interessa parecchio. In Gran Bretagna la catena di supermercati Tesco ha iniziato a vendere al miglior offerente profili ampiamente particolareggiati dei propri clienti, raccolti in un database chiamato Crucible, ossia il crogiolo.

Secondo il quotidiano The Guardian, questo database consisterebbe in informazioni demografiche, socioeconomiche e sullo stile di vita: si va dalle preferenze personali, alle abitudini di acquisto, per includere perfino quanto siamo ecologisti e quanto siamo disposti a dare al prossimo.

Informazioni altrettanto importanti possono essere la nostra propensione ad aderire alle offerte promozionali, la nostra fedeltà ai marchi, dove preferiamo acquistare, se siamo abitudinari oppure no, le nostre mete di viaggio e naturalmente il nostro reddito. Tutto questo grazie a un software detto Zodiac (che fa tanto astrologo) che mette insieme e organizza le informazioni a disposizione.

Ancora più inquietante, non è necessario fare la spesa da Tesco per finire nel crogiolo: Zodiac attinge anche ad altre fonti, per esempio gli abbonamenti alle riviste, le informazioni fornite alle società finanziarie (per esempio quando si richiede un leasing o una carta di credito) e perfino le liste elettorali, imbattibili per conoscere dati anagrafici e indirizzi. Senza dimenticare i questionari, magari riempiti distrattamente anni prima, e qualsiasi altra cosa che possa contribuire a costruire un ritratto delle nostre abitudini.

Tra gli acquirenti, sempre secondo The Guardian, ci sarebbero clienti del calibro di Sky, Orange e Gillette. Tesco si difende sostenendo di aver sempre rispettato il Data Protection Act, ossia la legge sulla privacy in vigore nel Regno Unito.

Inoltre affermano che le informazioni non sono mai vendute singolarmente, ma sempre in forma collettiva (e quindi anonima). Ma la stessa Tesco non fa un mistero di voler acquisire in futuro sempre più informazioni sui propri clienti.

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[Modificato da lorette 28/09/2005 17.03]