00 16/01/2006 21:39
Sempre delle info che ho trovato su un sito in rete [SM=g27835]

Considerazioni sullo spinning alla trota fario
nei torrenti laziali.


1) Evitare il giorno dell'apertura alla trota. A causa dell'affollamento di pescatori e di trote appena immesse nel fiume, si potrebbe avere una impressione sbagliata (e francamente negativa) di questa pesca. Si può incontrare una persona ogni 5/10 metri! In compenso il fiume è stato appena ripopolato e le trote si comportano da trote d'allevamento. Come detto è tutta un'altra pesca che non ha niente a che vedere con lo spinning alla trota.

2) La trota fario in torrente scappa non appena vede un uomo. Occorre quindi fare molta attenzione a non farsi vedere e sentire. Per questo l'ideale sarebbe pescare da soli, risalendo il torrente, e non incontrare nessuno. Se si è con amici conviene dividersi il fiume (ad esempio 1 chilometro a testa) e darsi un appuntamento. Se proprio si vuole pescare insieme si può provare in coppia, ma a condizione che entrambi facciano molta attenzione. Pescare insieme in tre o più persone è praticamente inutile.

3) Lasciate perdere le trote che si vedono, non le prendereste. Le abboccate delle trote più interessanti avvengono da parte di trote che prima del lancio non vedevate e che escono dai loro nascondigli stimolate dalla vostra esca artificiale.

4) Pare banale ma uno degli aspetti più importanti per il successo è la fiducia che il pescatore ha nella possibilità che la trota abbocchi. Se si pesca senza convinzione (non si crede nell'esca, nelle condizioni del fiume, nella presenza di trote) l'insuccesso è assicurato. Altrettanto importante è però la precisione nei lanci (che devono sempre sfiorare ostacoli ed incagli).

5) E' molto importante abituarsi ad effettuare lanci lunghi e precisi. Lanciando lontano (naturalmente a monte) aumentano le possibilità di cattura perchè le trote non ci hanno ancora sentito o visto. Lanciando lontano aumentano però le possibilità di far atterrare il cucchiaino su rami, vegetazione o altri ostacoli. Da qui la necessità di acquisire una notevole precisione nei lanci.

6) I colori del cucchiaino hanno veramente poca importanza e meno ancora i disegni sulla paletta. I classici cucchiaini argentati (veramente universali) o dorati vanno benissimo. Molto più importante è invece la convinzione del pescatore di utilizzare il cucchiano giusto (vedi considerazione precedente).

7) E' invece importante il tipo di cucchiaino ed il suo peso che a loro volta dipendono dalla portata d'acqua del fiume e dalla corrente. L'importante è verificare come nuota il cucchiaino (dovrebbe rasentare il fondo senza toccarlo). Io uso, a secondo delle condizioni del fiume (e sto parlando dell'alto Aniene, del Turano e del Simbrivio), i Mepps (o Ilba) 2 ed i Martin 4 o 6. I miei amici,di inverno, usano anche il Mepps 3. Mi sono invece sempre trovato malissimo con i Mepps 1, anche in torrenti molto piccoli, come il Simbrivio. Per maggiori informazioni sulla scelta del cucchiaino clicca sulla barra in alto a destra.

8) Osservate attentamente e da qualche metro di distanza ogni posto prima di iniziare a pescarvi: decidete prima in quali punti lanciare il cucchiaino e quale percorso fargli fare una volta in acqua; tenendo conto di ciò scegliete il punto da dove lanciare e finalmente occupatelo ed iniziate a pescare.

9) E' inutile insistere in un posto con più di 5-10 lanci. In genere le trote, se hanno intenzione di abboccare, lo fanno subito (questo non è vero il giorno dell'apertura per le particolari condizioni descritte al punto 1)

10) Contrariamente a quanto molti pensano, è possibile pescare in torrente a cucchiaino anche se il fiume diventa improvvisamente torbido. Bisogna in questi casi pescare ove l'acqua è più calma e vicino le rive. La vera difficoltà è rappresentata dagli incagli, perchè ora non vediamo più il fondo. Ma se si conosce il fiume e si pesca a memoria, si possono ugualmente prendere trote.

11) Il filo preferito è lo 0,20 un compromesso tra necessità di lanciare lungo e resistenza del filo nel caso (frequente) di incagli. Male le trecce da spinning (che invece ritengo ottime per la pesca al luccio ed al black bass) perchè a mio avviso sono sovradimensionate per questo tipo di pesca e sono causa di lanci più corti e di parrucche più frequenti.

12) In caso di parrucche o eccessiva torsione del filo non esitare a disfarsi di vari metri di filo (cosa che non si può fare invece con le trecce per il loro elevato costo e per la loro scarsa lunghezza).

13) Le uniche cose da portarsi dietro oltre alla canna con mulinello ed agli stivali a coscia sono una scatoletta con i cucchiaini ed un paio di forbici da pesca. Qualsiasi altra attrezzatura (guadino, piombi, slamatore, ecc.) è solo di impaccio.

Ciao Lorette [SM=x53598] [SM=x53598]








[Modificato da lorette 16/01/2006 21.40]