orate dalla barca

Salve a tutti,
Spero di essere nella sezione giusta, mi sembrava piu appropriata questa che la sezione traina, ma veniamo al punto.
Da qualche anno pesco le orate con il granchietto vivo dalla scogliera nella zona di La Spezia, quest'anno vorrei provare dalla barca, potete darmi qualche dritta su la canna da usare, l'esca, il termicale ecc.
Sono completamente a digiuno di pesca dalla barca

Ciao
Matteo

Si sei nella sezione giusta
Prima di tutto fondamentale nella pesca dalla barca alle orate è l'ancoraggio che deve essere fatto con due ancore una a prua e una a poppa in maniera di mettersi a traverso della corrente marina.
Poi per quanto riguarda le canne il discorso è come sempre soggettivo.
Personalmente uso due canne da beach ledgering di circa 4 mt(seamatch della bad bass ma andrebbero benissimo anche le maver roky) con mulinelli shimano aerlex 6000 caricati con trecciato 018 a cui però ho aggiunto per gli ultimi dieci metri un nylon in fluorocarbon dello 030.
uso piombi di circa 70 gr che faccio scorrere sulla trave di nylon e su una girella aggancio il bracciolo singolo (long arm) di circa 70 cm con amo diritto a gambo lungo (katana maver n°6) esca solo bibi o al limite delle belle arenicole.
l'azione di pesca è molto semplice si lanciano le due canne a distanze diverse (ovviamente in favore di corrente)e si posizionano su dei portacanne e......si aspetta la mangiata.
Ciao

insomma un pò come da riva......

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Scritto da: spigoler 10/05/2006 11.07
insomma un pò come da riva......

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si la montatura è la stessa......

per me non servono cannoni e piomboni perchè se devi lanciare 50 mt più avanti tanto vale che ti ancori 5o mt più avanti!

il piombo va messo in base alla corrente e ne lancerei una sotto la barca e le altre appena un po' fuori! POi chiaro, io parlo di orate con pezzatura media; per le XL non me ne intendo!

provare per credere

In quanti metri pescate?

ciao

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Scritto da: Braccon 10/05/2006 14.56
per me non servono cannoni e piomboni perchè se devi lanciare 50 mt più avanti tanto vale che ti ancori 5o mt più avanti!

il piombo va messo in base alla corrente e ne lancerei una sotto la barca e le altre appena un po' fuori! POi chiaro, io parlo di orate con pezzatura media; per le XL non me ne intendo!

provare per credere

In quanti metri pescate?

ciao

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normalmente peschiamo in 8/10 mt
se non si lancia lontano non mangiano......
sotto la barca non stanno.....
pezzatura da M (500gr)a L(2kg) le XL personalmente non le ho mai pescate con questa tecnica, alcuni miei conoscenti invece hanno avuto la fortuna di prenderne anche da 4 kg

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Scritto da: crazyfish 10/05/2006 11.10

si la montatura è la stessa......

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Magari dalla barca le probabilita' di belle mangiate aumentano! no?

Quello che non capisco pescando dalla barca è come sia possibile tenere il filo in tiro, tenendo conto dei mille movimenti che fa la barca in mare, forse per le orate è piu redditizia la terra ferma? Riguardo le esche il granchietto non va bene? Da terra seleziona decisamente la taglia, da ingenuo pensavo che dalla barca fosse micidiale.
Io ho sempre usato questa montatura, canna da 70-120g, piombo da 100g, girella, finale del 20 lungo 1,50cm e due ami dell'8 a cui innescavo il granchietto vivo.

Di questa stagione che altre pesce posso fare con una canna del genere?

Grazie mille e scusate il ritardo

La barca ha ovviamente dei rollii e beccheggi vari che rendono difficile ma non impossibile mantenere il filo in tensione, che poi non è che sia indispensabile, anzi
io preferisco pescare con il filo leggermente in bando in maniera da rendere la mangiata dell'orata più sicura cioè che non senta particolari resistenze nel momento che porta via l'esca.
Comunque le mangiate dell'orata con questa tecnica sono sempre molto evidenti...grandi sfrizionate a mille all'ora e al più delle volte si ferrano da sole !
Come esca credo che anche il granchietto vada benissimo, qui da noi in Alto Adriatico non è tra le esche più usate, da noi la fa da padrone il bibi e casomai il verme di rimini

dipende dalla zona di pesca, quelle più grosse sono molto più sospettose e difficilmente partono e si ferrano sole!
può comunque accadere...

ciao

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Scritto da: Braccon 17/05/2006 12.35
dipende dalla zona di pesca, quelle più grosse sono molto più sospettose e difficilmente partono e si ferrano sole!
può comunque accadere...

ciao

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sono d'accordo con te...
ma quelle da mezzo kg credimi si ferrano da sole
mentre le grandi devone essere aiutate a farlo

Ciao Crazyfish, allora ricapitolando tutta la discussione: prendi la barca la blocchi con due ancore una apoppa e una a prua formando un angolo di 90° con la corrente e poi diciamo che guardando la prua se la corrente proviene da destra tu lanci a sinistra in modo che il terminale si distenda e fluttui sotto la spinta della corrente, giusto? E poi ovviamente il sistema del piombo scorrevole indispensabile per l'orata e da noi in Veneto molto apprezzato anche per le mormore ( quest'anno erano uno spettacolo le più piccole erano sui 4 etti circa ). Anch'io come te tendo a non dare carico sul cimino con la lenza anche perchè così facendo si notano meglio e subito le delicate tocche del pesce senza che questo si insospettisca per la troppa resistenza che l'esca offre.
Questo poi è il problema di molti pescatori che vedo in giro caricano troppo il cimino pensando che il pesce si ferra da solo!!

pesca, pesca, pesca!

Ti vorrei consigliare un'esca molto apprezzata dalle orate XL e soprattutto XXL (almeno in Sardegna)...
Un bel fasolare!!!
Tieni stretto la conchiglia in mano, infila un coltellino a lama rigida fra le valve e con un movimento oscillante fai scivolare la lama dentro cercando di non staccare il mollusco e allargando un pò il bivalve. Infine inserisci l'amo nella parte rossa (la piu resistente). Puoi fare lo stesso con la cozza, comunque molto apprezzata (meglio due) e se ti risulta complicato puoi innescare i mitili già sgusciati. In tale ultimo caso le prede diminuiscono in dimensione e si diversificano (spesso mormore, saraghi e se ci sono corvine ).
Spero di esserti stato utile.
Fammi sapere !!!

Ah...dimenticavo...
Logicamente se utilizzi i mitili già sgusciati...
ti serve il filo elastico!!!

Avete mai sentito parlare della pesca con il dattero (= cozza in "Livornese") alla Francese? Si pratica da riva usando un centinaio di metri di monofilo 0.25 con un amo del 4 legato in fondo. Si apre il dattero con un coltello cercando di non separare il muscolo dal guscio lasciandolo attaccato in prossimita' della congiuntura delle due valve. A questo punto si passa l'amo piu' volte all'interno del muscolo (in pratica la parte molle viene "cucita" con il monofilo) ed infine si infila la punta dell'amo nella parte (piuttosto consistente) che assicura il muscolo stesso alle valve. Si richiudono le valve e si avvolge (7 - 10 giri) il monofilo intorno al dattero chiuso per farlo arrivare sempre chiuso sul fondo. Si utilizza il dattero chiuso come zavorra per lanciarlo con le mani il piu' lontano possibile. Quando si recupera e' buona norma adagiare il monofilo in spire (come se fosse un palamito) su di un panno inbevuto di acqua di mare ricordandosi di aggiungere acqua periodicamente sulle spire.
Il problema e' che da terra si raggiungono distanze limitate e con il casino che c'e' a riva di questi tempi le catture non abbondano! Per questo proprio in questi giorni pensavo ad una cosa: ma cosa succede se la tecnica alla francese si trasferisce un po' piu' a largo con l'ausilio della barca? Secondo me potrebbe funzionare egregiamente soprattutto perche' si puo' calare l'innesco senza la paura di rovinare un'esca delicata come il dattero.
Aspetto commenti!

Ciao

Ciao Tommaso...
io ho usato un anno fa questa tecnica di cui tu parli su una scogliera in provincia di Messina e un paio di anni fa su una scogliera in provincia di Nuoro.
In realtà ne ho utilizzato una versione modificata...
invece del filo attorno al mitile avvolgo pochissimi giri di filo elastico e la utilizzo con una canna da beachledgering da 30-80 g (la mitica Clipper italcanna da 3.80 m).
Le catture sono state prevalentemente orate e un paio di volte anche le ormai rare corvine....
Credo che come tecnica dalla barca possa essere provata...
ma i fattori in gioco e le variabili sono talmente tante per poter dire con certezza se possa o meno funzionare...dipende moltix dal fondale...
Credo comunque che debba essere provato...
Aspetto anzi conferme!!!

Ciao Cristian,

Ma secondo te il filo elastico puo' essere elemento di disturbo? Sembrerebbe di no visto che mi dici che le orate le prendi comunque.
Da me si usa avvolgere la cozza con il filo perche' (teoricamente) si srotola nella discesa sul fondo dove dovrebbe arrivare + o - aperta, al contrario il filo elastico dovrebbe rimanere secondo me; comunque correggimi se sbaglio!
In un altro post di questo forum parlavano di un filo (non so se elastico o meno) che si degrada dopo un po' che e' in acqua...se fosse vero questo toglierebbe ogni dubbio! Che ne dici?

La pesca che vorrei fare io dalla barca non sarebbe comunque in mare aperto. Davanti al porto di Livorno ci sono infatti delle grandi dighe frangiflutti dove con la barca ci si puo' ancorare anche all'interno, le acque sono tranquille e il fondo ottimale per questa tecnica.

Ciao

Io direi che puoi provare con due canne...
e magari mi fai sapere!!!
Io non ho riscontrato avversità...
ma magari ne ho prese solo perchè avevano dannatamente fame...
e poi esistono troppe variabili soggettive...
figurati che ho scoperto un posto in sicilia dove le prendo...facendo strisciare l'esca sul fondo come una sorta di traina...
se ti interessa questa tecnica o maggiori dettagli fammi sapere!

Sono sicuro che avete già letto la mia discussione nella sezione "accessori per la pesca" riguardo al filo che si dissolve in acqua. Sarebbe ottimo per far arrivare la cozza innescata chiusa sul fondo anche pescando dalla barca. Con questo attrezzo sarebbe possibile chiudere ermeticamente la cozza per la discesa a fondo. Che ne pensate?

La pesca con la correntina a mio parere è più suggestiva e la sensibilità sulle tocche è maggiore. Tuttavia l'utilizzo di bolognesi sui 4 - 4.50 metri dotate di azione rigida e con un mulinello di dimensioni medio - piccole caricato con uno 0.22 - 0.25 garantirebbe il tener testa anche a orate XXL.

Si, credo che il pva sia una buona soluzione...
Cmq sia con che senza canna sono due tecniche emozionanti...
Io ultimamente prediligo pescare con la mia amata daiwa supercast ultralight...ma ricordo che quando ero piccolo mio padre mi faceva pescare col quello che lui chiamava "filaccione", cioè semplice monofilo 0,40 o ancora più grande avvolto su un pezzo di sughero, un piombo e un amo...
e anche li le sensazioni erano forti e a pelle...
Ma come ben dici tu se becchi una bella oratona dai 2,5 in su le mani potrebbero risentirne!!!
La piu grande che hai beccato?