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Altre esche naturali mancanti negli elenchi già inseriti .

IL GATOSS


Il cosiddetto gatoss è la larva di Tipula Maxima,
l’innocuo zanzarone che tanto ci infastidisce
nelle calde serate estive. Abita quei rigagnoli
che spesso si notano ai lati del torrente dove
si nasconde nella ghiaia cibandosi di muschi
e foglie marcescenti. La sua ricerca potrebbe
risultare laboriosa ma dove presente è un’esca
estremamente catturante e selettiva che merita
ancora il credito di un tempo.
Raggiunge taglie di 4-5 centimetri,
all’apparenza è piuttosto consistente ma in
realtà molto delicato. Il corpo è pieno di liquido
e non va assolutamente trafitto, pena l’immediato
svuotamento e conseguente morte dell’animale.
Il gatoss va appuntato sottopelle nella parte
inferiore della testa caratterizzata
da una piccola cresta. L’amo ideale dovrà essere sottile,
con gambo corto e curvatura tonda,
rimarrà completamente scoperto ma ciò non deve preoccupare,
in questo modo infatti l’esca rimane vitale
a lungo producendosi in sinuosi movimenti irresistibili
alle trote. Ottima esca per la passata con galleggiante
o il tocco leggero in acque poco veloci,
eccezionale nei piccoli torrenti abitati
esclusivamente da selvatiche.




IL PORTASASSI


La larva di Friganea è conosciuta con il
nome di portasassi (una varietà è chiamata portalegna)
in quanto si costruisce un grazioso
guscio di sassolini dal quale spuntano
la testa e le robuste zampette
che lo tengono ancorato ai sassi
del fondo fino alla muta. In certi luoghi
queste larve tappezzano letteralmente i fondali
diventando cibo principale dei Salmonidi
ed il loro utilizzo come esca può rivelarsi risolutivo.
A seconda degli ambienti e delle stagioni
è possibile procurarsi portasassi fino a 3 centimetri
di lunghezza ma generalmente sono di taglia più piccola.
Per mantenerli vitali devono essere innescati, compresi
di guscio oppure delicatamente sgusciati,
appuntandoli in prossimità della coda. Se si desidera
ottenere un innesco più voluminoso e/o nascondere
completamente l’amo si possono preventivamente
infilare uno o due gusci vuoti sul gambo.
Il portasassi si rivela insuperabile nei confronti
delle trote selvatiche, sopratutto quando vanno
insidiate con lenze sottili in presenza
di acque cristalline, per contro non fornisce
elevata selettività della taglia catture
e si deteriora rapidamente


IL PESCIOLINO


Tutti i pesciolini sono ovviamente cibo prediletto
di un predatore come la trota, all’apice della
catena alimentare nelle acque fredde e
assolutamente dominante nei confronti dei piccoli pinnuti
che abitano il torrente come vaironi, sanguinerole,
ghiozzi, scazzoni. La pesca con il pesciolino è
dunque particolarmente redditizia e selettiva ma
occorre prestare attenzione alle normative vigenti
che variano di zona in zona fino
a bandirlo completamente. Tutti i possibili pesci-esca
possono risultare tutelati da divieti o taglie minime
di cattura, inoltre alcune leggi atte a contenere
la diffusione di specie alloctone proibiscono
il trasporto e /o l’innesco di qualsiasi pesce vivo.
Dove permesso il pescatore potrà preventivamente pescarli,
con la certezza di disporre di un’esca superlativa,
oppure ripiegare sui pesciolini conservati
in comodi barattoli (generalmente sono alborelle)
che forniscono una discreta resa.
Per il torrente vanno bene lunghezze
tra i 4 e i 7 centimetri. Un semplice innesco
di pesciolino morto con amo singolo, che dovrà
avere dimensioni adeguate e gambo lungo,
si esegue introducendolo dalla bocca e
sfilandolo attraverso una branchia, di seguito si
penetra il corpo facendo fuoriuscire
la punta da un fianco o dalla pancia.




CIAO CIAO, LORETTE - FISHINGFORUM.IT - Off TOPIC MODERATRICE




[Modificato da lorette 21/07/2006 9.59]