Attrezzatura per iniziare

la prima differenza che si nota è la differenza di montaggio tra canne da traina e da jigging; lunghezza rear grip e fore grip, tipo di portamulinello, posizionamento e numero degli anelli, tipo di anelli...
alcune cane da jigging sono costruite in compisito grafite-fibra di vetro per essere resistenti ma allo stesso tempo "nervose" in modo da riuscire ad imprimere il giusto movimento al jig. poi il tipo di azione di queste canne suppongo sia studiato in modo da stancare il meno possibile..

ho visto in alcuni filmati come si muovono le canne in funzione del tipo di azione, e credo che comincerò con quelle meno rigide, intorno ai 6", che permettono almeno un po' di 'scodinzolamento'. Magari ci provo prima sul lago(solo per la tecnica, ovvio, per vedere come risponde l'insieme). Poi si vedrà in giugno, al mare.
A Lussino, almeno fino all'anno scorso, non ricordo di aver notato nessuno praticare questa tecnica (a dir la verità di solito guardo solo DOVE qualcuno traina).
Spero che anche i pesci saranno un po' curiosi...

Grazie.

domandina da inesperto :
si usa il terminale in nylon?
se si di che lunghezza?
che nodo si fa x unire il trecciati al nylon?
thank

ciao!
si usa un terminale in nylon o fluorocarbon, solitamente lungo una decina di metri; usiamo un terminale così lungo non tanto per motivi di visibilità o altro, ma per motivi di sicurezza (in questo modo quando il nylon entra nel mulinello sappiamo che il jig è vicino, e possiamo smettere di jerkare prima di frovarsi il ferro in muso o l'amo infilzato nel tubolare del gommone )

ciao ciao

N

Grazie mille nicola....ti chiedo un ultima cosa come si unisce il terminale in fluorcarbon con il trecciato? un nodo sicuro nn sono molto esperto grazie anticipatamente ciao

io uso questo:




la realizzazione non è eccessivamente complessa e sembra essere un buon nodo!

Grazie ancora Nicola... mi sembra un ottima soluzione farò qualche prova x vedere se mi riesce bene

Ho notato in alcune foto di canne sottoposte a sforzo che alcune non hanno una bella linearità con il trecciato.
Mi spiego meglio, per esempio la tenryu ha una curvatura quasi parallela al trecciato che fuoriesce dal mulinello e così anche le lamiglas
ho visto però fotografata la canna yellow custom dell'amico ambermax su un altro sito, che sotto sforzo (notevole a dir la verità) aveva il trecciato che disegnava delle angolauture ben diverse da quelle della canna.
Mi domandavo se i fattori che ne determinano questa situazione sono :
il mulinello sottodimensionato (come bobina)?
il primo anello troppo piccolo ?
il primo anello troppo lontano dal mulinello ?
addirittura la completa anellatura mal posizionata ?

oppure secondo voi che cosa può influire ?

aspetto le vostre opinioni

credo quest, per aiutare il discorso, anche se forse non ho ben capito...

esatto !!
ed è proprio la terza foto -soprattutto- a cui facevo riferimento
Si notano delle angolature molto spezzate tra la curvatura della canna (ovviamente molto lineare) mentre il filo tra anello ed anello crea delle angolature molto critiche ....

dico solo che e' impressionante vederti senza un buon paio di guanti....

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Scritto da: zolinad 23/05/2007 11.39
dico solo che e' impressionante vederti senza un buon paio di guanti....

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sono un ex windsurfista

e poi coi guanti si gode di meno

tornando alla terza foto, devo dire che quella è una posizione scorretta della canna che non si dovrebbe mai assumere, lì sono quasi caduto all'indietro per un momento di cedimento della preda; altre canne con quella curvatura avrebbero angoli di lenza simili; il fatto è poi accentuato dal numero degli anelli che sono 4+1 invece che 5+1

in tutte le soluzione tecniche con una mano prendi e con 'altra dai...

non ci scherzare ..... si gode di meno ma si rimane tranquilli..

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Scritto da: nicolapesespada 02/05/2007 6.43
io uso questo:




la realizzazione non è eccessivamente complessa e sembra essere un buon nodo!

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Non mi quadra molto il passo 1. Il nodo del mono rimane esterno. C'è forse un errore nel disegno?

in effetti il mono passa all'interno del nodo semplice, come si vede dal passo 2