Innanzi tutto buongiorno e grazie a tutti per le risposte.
Su questo forum ci si rende conto di quanto variabili ci siano nella pesca sportiva e questo solo grazie alla disponibilità di tutti voi.
A porto corsini, trattandosi di un canale di un porto industriale, all’interno del quale di immettono anche le acque dolci interne ci sono, nell’arco delle 24 ore, 4 cambi di corrente con dislivelli che vanno dai 50 fino a 80 cm…potete quindi immaginare che bella correntina ci ritroviamo.
Diciamo che i locali, che pescano qui da tanti anni, utilizzano galleggianti che vanno dagli 8 ai 20gr secondo la corrente presente. Esca unica utilizzata è il gambero vivo. Il fondale è pieno di sassi sparsi qua e la e per questo motivo si utilizzano fili, per il terminale, di diametro minimo di 0,18 fino ad arrivare, nella stagione invernale, ad un 0,26-0,28.
Chiaramente torpille scorrevoli così come i galleggianti .
Io sono così equipaggiato:
1 canna daiwa WhiskerTD WSP60 da 6 mt con mulinello TECNIUM Stimano 4000 le cui bobine sono caricate con 0,24 e 0,30 che a breve cambierò con qualcosa di più leggero per la pesca con bigos (0,18).
1 canna (da poca spesa ) da 5 mt ( di quelle che si possono utilizzare in versione accorciata) con un mulinello cardinal 201 caricato con filo da 0,22.
Io per ora, utilizzando questa tecnica ho racimolato una spigola da 1Kg ed una da 800gr.
Di certo ci sono bestioline ben più grandi…la settimana scorsa ne hanno presa una da 4,5kg ma sono comunque rare….così come devo dire che è veramente difficile non dover tornare a casa con un bel cappotto.
Ora con un amico palermitano, abituato alla pesca leggera con bigos, abbiamo deciso di battere un posto con la tecnica da voi tanto utilizzata. Magari pasturando sempre nello stesso posto qualcosa cambia…
Vi terrò aggiornati
PS: settimana scora ero a Vieste e tentando la spigola con la bolognese e bigos ho agganciato (e prontamente rilascito) una piccola piccola leccia. Ora cerco sua madre…qualcuno sa dov’è?? La mia RR scalpita!!