sparviero era molto semplice: un bambino era lo sparviero e doveva correre e acchiappare gli altri. Il fatto è che man mano che prendeva gli altri bambini, li teneva per mano, rendendo sempre più difficile agli altri sfuggire: naturalmente il potere di cattura lo avevano sempre i bambini all'estremità della catena.
Il limite è che si doveva giocare in uno spazio aperto e abbastanza ben delimitato (l'ideale era un cortile), scappare tra gli alberi o in mezzo agli ostacoli non era consentito. L'ultimo bambino che riusciva a non farsi catturare diventava lo sparviero del giro successivo.
Mi piaceva perchè, per una volta non si aveva l'impressione che qualcuno vincesse e qualcuno perdesse...
mago o libero invece funzionava così.
Per prima cosa c'era lo smistamento delle squadre che veniva fatto in questo modo: un bambino preso a caso si metteva piegato a 90 (brutta immagine, ma almeno è chiaro quello che intendo) mentre un altro gli bussava sulla schiena chiedendo "bum, bum, mago o libero?". Nel fare la domanda, indicava gli altri partecipanti al gioco (compreso se stesso e il bambino che stava sotto) finchè tutti non erano stati smistati nella squadra dei "maghi" o nella squadra dei "liberi".
A questo punto iniziava la seconda parte del gioco: i liberi scappavano e i maghi li dovevano inseguire. Chi veniva preso da un mago restava fermo immobile, ma poteva essere liberato se uno dei suoi compagni lo veniva a "salvare" dandogli un cinque.
Il gioco finiva quando o tutti i bambini "liberi" erano immobilizzati, oppure quando uno dei liberi arrivava alla tana e liberava tutti...
più frequentemente il gioco finiva quando ci rompevamo di farlo e via...