00 10/09/2004 13:19
Re:

Scritto da: nickfisherman 10/09/2004 12.37
Nel porto di Piombino hanno regolamentato l'accesso e la pesca in ambito portuale dopo un accordo tra FIPSAS, ARCI e cap. di porto; l'autorizzazione viene data, su richiesta, ai soci di quelle federazioni (questa è gia' una schedatura ed una "tassa" perchè devi obbligatoriamente essere iscritto ad una di queste federazioni)e rilasciata dall'ufficio circondariale marittimo; è a numero chiuso ed è a rotazione ( se ci sono piu' richieste l'autorizzazione ha valore per alcuni mesi poi passera' ad un altro socio)ed è "gratuita"[SM=x53604] [SM=x53604] . Questo è un esempio di come in realta', se c'è l'interessamento di strutture ed associazioni che lavorano nell'ambito della pesca sportiva, le cose potrebbero essere gestite meglio ed in accordo. Le persone autorizzate a "navigare" in queste zone (circoscritte) sarebbero, per cosi' dire, "schedate" e, "l'esubero", visto il numero chiuso, minimo. Questo potrebbe essere applicato in tutti quei porti con le medesime caratteristiche infrastrutturali e logistiche del porto di Piombino con una regolamentazione a livello nazionale ma noi pescasportivi marini, non essendo riconosciuti a livello legislativo e non avendo alcuna associazione a cui far capo, non potremmo mai far sentire la nostra voce se non in pochi casi e per interessi "locali" (gare?). Tutto cio' che riguarda il porto di Piombino (norme di accesso, regolamento ecc.) è stato pubblicato su di una importante rivista di pesca da un articolista pescasportivo molto conosciuto; non so' se a qualcuno interessa, nel caso chiedo se posso fare il nome della rivista ( che ho in mano in questo momento) e del giornalista che ha scritto l'articolo.Ciao,


è evidente che nella tua zona l'iteressamento da parte delle associazioni sportive di pesca è di ottimo livello, ma ripeto, non è che con la licenza "tutti" potranno entrare e quello che tu hai appena descritto è l'evidente risultato: NUMERO CHIUSO a ROTAZIONE, quindi impossibilità per tutti di gestire autonomamente la pesca nelle aree interessate da divieti.

io non sono contro alla pesca in queste aree, anzi, ma mi rendo conto che purtroppo non sarà mai possibile a noi tutti l'accesso secondo piacere e la licenza di pesca in mare non risolverà il problema.

sarebbe bello avere comunque il parere di uno che stila queste regolamentazioni, anche perchè forse le nostre sono tutte supposizioni e non hanno niente a che fare con la reale verità dei divieti.