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lorette
00domenica 21 settembre 2008 10:10
YouTube consegnerà i dati

News del 04-07-2008 reperita nel web

YouTube consegnerà i dati di decine di milioni di utenti
I dati di tutti gli utenti che hanno visto filmati su YouTube
saranno rivelati a Viacom. Lo ha deciso un tribunale americano:
la privacy passa in secondo piano a scapito del diritto d'autore.

Viacom, che aveva denunciato YouTube (e quindi Google)
per violazione del diritto d'autore, ha intenzione
di difendere i propri diritti con ogni mezzo:
ha infatti chiesto alla corte che le sia dato accesso
a tutti quei dati che siano in grado di provare
la colpevolezza del popolare servizio di hosting video.

Tra le richieste avanzate dalla major c'è anche il codice
che sta alla base del motore di ricerca di Google:
ciò servirebbe per capire in che modo Google stessa
incoraggi la violazione del copyright su YouTube.

Sfortunatamente per Viacom il giudice si è accorto che,
se questa richiesta venisse rispettata,
il segreto che ha reso Google ciò che è oggi sarebbe rivelato;
un segreto "dall'enorme valore commerciale"
di cui Viacom potrebbe approfittare. Quindi, niente da fare:
Google riesce con successo a difendere
la proprietà intellettuale che possiede.

Chi Google invece non risce a difendere sono i propri utenti:
Viacom ha chiesto che le vengano consegnati tutti i log di YouTube.
Si tratta di circa 12 Terabyte in cui sono registrati tutti i dati degli utenti
che abbiano mai guardato un video, direttamente sul sito
o incorporato in un'altra pagina web. Id di login,
ora e data della visione, indirizzo Ip dell'utente:
tutto - ha detto il giudice - deve essere consegnato.

La motivazione addotta da Viacom per le proprie richieste
fa leva sul fatto che i video illegali genererebbero una quantità
di traffico maggiore rispetto a quelli amatoriali:
analizzando i log questo sarebbe facilmente rilevabile.

Non solo: Viacom aveva originariamente preteso anche dati riguardanti
tutti i video privati (cioè quelli visibili solo da persone autorizzate da chi
ha effettuato l'upload). Qui il giudice ha deciso contro Viacom e a favore di Google,
che ravvisava una violazione dell'Electronic Communications Privacy Act.

L'attività pubblica di ogni utente di YouTube è comunque ora nelle mani di Viacom,
che la userà per controllare (con enorme fatica,
vista la massa in informazioni che le sono state date)
tutte le violazioni dei diritti da lei detenuti fino all'ultimo fotogramma,
passando con indifferenza dall'ultima puntata di
Spongebob al video del matrimonio di zia Adele.

La Electronic Frontier Foundation ha tuttavia fatto notare che,
secondo la legge federale, i tribunali non possono richiedere
che vengano rivelate informazioni personali che possono identificare
i singoli a meno che non sia assolutamente necessario e che
le richieste di Viacom "potevano essere soddisfatte in altro modo".

Inoltre, sempre dal punto di vista legale, avrebbe dovuto essere garantito
agli utenti di YouTube il diritto di contestare l'ordinanza della corte,
in quanto prima di una mossa del genere le persone interessate
andrebbero preventivamente avvisate.

Unendo tutti i dati in suo possesso, la major potrà ricostruire
l'attività precisa di un dato utente e, usando l'indirizzo Ip,
arrivare anche a rintracciarlo, se questa dovesse diventare la sua priorità.
A nulla sono valse le proteste di Google.
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