Vedo che hai centrato quello volevo dire
Cominciamo con il dire che di metodi "facili" per misurare quella che può essere la corrente sottostante ne conosco uno che si basa molto sulla teoria dell'ancora che hai e mi spiego meglio. Da fermo cala l'ancora a circa 5/6 metri da poppa e mettiti a regine di 1 o 2 o 3 nodi con il motore e "vedi" quanto si dicosta da un punto fissoi di riferimento sulla tua barca rispetto alla proiezione dell'anocora sul fondo. Una volta stabilita la distanza circa , memorizzale alle diverse andature e fai la stessa cosa stando fermo sul nel punto in cui hai dei problemi di grossa corrente. A pato che lo scarroccio non influisca più di tanto troverai la stessa distanza di riferimento della deriva dell'ancora ed il gioco è fatto.
Premesso questo e anticipando che ormai dopo anni di esperienza di traina sempre nei stessi posti i "canaloni" di corrente li conosco e sò già qual'è la forza indicativa , ti dico che alle condizioni di velocità inferiore a 1 nodo , esca viva , deriva negativa di ~1.5/2 nodi , fondo da 35 metri , palla da 5kg , filo acciaio da 175lb per affondatore , filo madre da 30lb e esca a ~100 metri dal pimbo filo circa 8/10 metri in più per restare rasente al fondo.
Se sei stato attento hai visto quante "variabili" ho elencato ??? Quindi , ripeto per maggiore chiarezza , se voglio stare incollato al fondo me ne frego di tutte queste cose e resto incollato al downrigger sentindo le tocche del fondo , aiutandomi con l'ecoscandaglio per le variazioni positive (maggior fondo) e avendo sempre bene in mente che ho sempre alle spalle 100 metri di filo .....
Per le esche di mezz'acqua e superficie metro più metro meno non cambia molto.