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Ormai stiamo giungendo al capolinea della nostra avventura lungo l’ Ombrone. Dopo le numerose postazioni interessanti che troviamo al di sotto di Campagnatico, il fiume procede nel suo percorso verso un altro luogo degno di nota che è Istia d’ Ombrone.
Per raggiungere Istia, se proveniamo dalla Siena-Grosseto, bisogna uscire dallo svincolo per Roselle, proseguire verso questo paese e poi svoltare per il successivo svincolo per Istia. Ad Istia l’ Ombrone raggiunge il massimo di grandezza del suo bacino. Oltrepassato il ponte stradale troviamo un bivio sulla destra che imbocchiamo e dove troviamo subito dopo ancora a destra una piccola mulattiera accanto alla strada principale. Dobbiamo stare particolarmente attenti perché è molto facile non vedere questo piccolo sentiero. Una precauzione importante: se è piovuto non è consigliabile entrare in questo sentiero con la macchina, è molto facile impantanarsi.
Al di sopra del ponte, a monte del fiume troviamo un pilastro in mezzo all’ Ombrone, residuo di un preesistente ponte. Sotto il pilastro e comunque nelle sue vicinanze, si nascondono le Carpe più grosse, Carpe che raggiungono pesi record (40/45 kg), ma è molto difficile catturarle poiché la loro grandezza è direttamente proporzionale alla loro diffidenza.
Davanti a noi, oltre l’ Ombrone, il paese d’ Istia si trova direttamente a ridosso del fiume; a valle del fiume l’ intera zona è un campo di gara permanente.


Istia d’ Ombrone: una delle mie postazioni.