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CURIOSITA E NOTIZIE DAI MARI NEL MONDO

  • Messaggi
  • lorette
    00 02/01/2005 10:42
    A pesca di geni !



    L’ultimo topo di laboratorio è un pesce: il daino zebrato. Gli scienziati hanno scoperto che questa specie ha molti geni identici a quelli dell’uomo e in America si sta progettando il più grande laboratorio del mondo dedicato alla specie. Questo pesce si riproduce nel giro di poche settimane, è facile da allevare ed i suoi embrioni trasparenti possono essere studiati fin dal momento della fertilizzazione.

  • lorette
    00 02/01/2005 10:48
    Acquacoltura: una ricerca sui pesci vegetariani



    I pesci di allevamento potrebbero diventare vegetariani. Almeno è quanto stanno provando a fare alcuni studiosi britannici che hanno avviato un esperimento per allevare trote e salmoni con una alimentazione a base di alghe ed erbe. La notizia, diffusa dalla BBC News, riguarda uno studio condotto al Centro dell'ambiente della pesca e dell'agricoltura di Lowestoft, dal Prof Andy Moore, per riprodurre chimicamente il pherormone, sostanza naturalmente secreta dai pesci e che influenza gli stimoli della fame. Secondo il ricercatore britannico, una volta entrato in contatto con questa sostanza, il pesce sarebbe portato a cibarsi di qualunque cosa gli si porgesse. Lo stesso Moore ritiene che, essendo questa una sostanza presente in natura, non si produrrebbero danni alla salute dell'animale. Se vi state chiedendo quale sia la portata di questa piccola rivoluzione alimentare, pensate solo a quanti chili di pesce vengono di solito utilizzati in acquacoltura per l'allevamento di trote e salmoni, e di quanto diminuirebbero i costi di produzione con l'utilizzo di vegetali. Un dubbio però resta: che sapore avrà un pesce vegetariano?


  • lorette
    00 02/01/2005 10:52
    Anguille in calo



    In molte regioni del mondo le anguille stanno riducendosi fortemente di numero. In seguito agli avvertimenti da parte degli scienziati, il primo ottobre la Commissione Europea ha emesso un piano d'azione per costringere il parlamento europeo a salvaguardare i pesci del continente. Il numero di anguille europee (Anguilla anguilla) è diminuito del 99 % a partire dal 1978. Si tratta di un problema mondiale, poichè anche le anguille americane (A. rotrata) e giapponesi (A. japonica) hanno avuto un calo simile. Probabilmente tutte e tre le specie soffrono per gli stessi motivi, in primo luogo l'inquinamento. Le anguille europee e americane si riproducono nello stesso luogo, le correnti del Mar dei Sargassi nell'Oceano Atlantico, mentre quelle giapponesi in una regione con correnti simili a sud-est del Giappone. Si riproducono una volta sola e trascorrono la maggior parte della propria vita negli estuari, impiegando da 10 a 50 anni per raggiungere la maturità sessuale. Durante questo lungo tempo, inquinanti persistenti come i PCB possono accumularsi nei loro organi interni fino a raggiungere concentrazioni letali o che non permettano una normale riproduzione.

  • lorette
    00 02/01/2005 10:55
    Attenti a quei tre



    Il pesce ragno è velenosissimo, ed è frequente trovarlo nei fondali sabbiosi. La sua puntura provoca un dolore violentissimo e localizzato. Nel caso sfortunato che si venisse a contatto con uno di questi esseri, bisogna fare uscire il prima possibile il veleno iniettato, disinfettare, e applicare sulla parte colpita una crema antistaminica.
    I ricci di mare, non sono da meno, anche se a confronto innocui perché non velenosi, ma comunque dannosi e dolorosi. Nel pungere lasciano i loro aculei, che bisogna cercare di estrarre con una pinzetta, facendo estremamente attenzione per non spezzarli e rischiare così che rimangano nella parte colpita. Se punti nel piede, evitare di camminare per non contrarre infezioni.
    Infine le meduse, possono provocare reazioni meno violente, ma sempre localizzate. Per le sue punture sono state provate davvero numerose soluzioni, dall’ammoniaca al bicarbonato di sodio fino ai rimedi naturali quali il succo di limone e quello di fichi, senza però portare alcun risultato concreto. Attualmente non esistono controindicazioni all’uso dell’ammoniaca. Nei casi più superficiali per trovare giovamento è possibile applicare, sulla parte interessata, della sabbia calda, seguita dalla detersione con acqua a temperatura ambiente e dall’applicazione di garze imbevute di aceto al 50% e di acqua per il restante 50%. Questo trattamento dovrà essere seguito per diversi giorni con il sussidio anche di creme a base di cortisone e antistaminici. Diversamente, se la puntura è più grave il trattamento dovrà essere diverso e seguito senza dubbio dal proprio medico.

  • lorette
    00 02/01/2005 10:58
    Caccia al calamaro gigante



    Scienziati spagnoli cercano di catturare le immagini mai viste dell’Architeutis, il cefalopode misterioso che secondo gli studiosi può arrivare fino a 20 metri di lunghezza e pesare una tonnellata. Lo proverebbero i tentacoli ritrovati sui fondali marini a 35 miglia da Gijon, nelle Asturie.
    Finora nessuno è riuscito nell’impresa di filmarlo, perché il calamaro gigante vive tra i 400 e i 2000 metri di profondità, in condizioni estreme.

  • lorette
    00 02/01/2005 11:04
    Calamari sull’orlo di una crisi di nervi



    Seppie, polpi e soprattutto calamari sono preziosi alleati della ricerca scientifica: il loro apparato nervoso molto evoluto è infatti del tutto simile a quello umano. Grazie ai calamari si è scoperto che la sintesi delle proteine avviene anche negli assoni e soprattutto nella parte terminale dove le cellule nervose entrano in contatto tra loro. Si ipotizza che le proteine fabbricate in situ abbiano un possibile ruolo nel processo di apprendimento e della memoria, memoria che è stata riscontrata nei cefalopodi e che è particolarmente sviluppata nei polpi. I cefalopodi sono gli invertebrati più evoluti, dotati di un vero e proprio cervello, per questo sono utili in medicina per conoscere meglio i processi degenerativi delle strutture nervose, causa di gravi malattie

  • lorette
    00 02/01/2005 11:12
    Effetti fisiologici delle gerarchie



    Gli studiosi Ryan L. Earley e Matthew Grober della Georgia State University e Lawrence Blumer del Morehouse College hanno preso in esame i ciclidi dell’America centrale che vivono in cattività e hanno scoperto che la cistifellea dei pesci subordinati è più grande di quella dei pesci dominanti come più “scura” è la bile.
    La funzionalità della cistifellea influisce anche sulla crescita. Si è notato, infatti, che i pesci subordinati hanno dimensioni più ridotte di quelli dominanti a parità di condizioni alimentari e nutrizionali. Le differenze in dimensione permettono ai pesci dominanti sovrastare i pesci dominati.
    Questi studi confermano precedenti ricerche che dimostrano come un elevato stress sociale sia in grado di produrre importanti conseguenze a livello fisiologico.

  • lorette
    00 02/01/2005 11:17
    Giappone: tonno rosso in provetta



    Qualche mese fa i responsabili del Laboratorio di Pesca dell’Università di Kinki, vicino ad Osaka, hanno annunciato il successo avvenuto dopo 30 anni di ricerche nella riproduzione del tonno.
    Il tonno ottenuto da uova fecondate in laboratorio si sviluppa normalmente ed è in grado di riprodursi a sua volta.
    Un passo da gigante per il paese del Sol Levante tra i maggiori consumatori di tonno rosso.
    La scoperta consentirà anche di integrare artificialmente la popolazione del pesce sottoposto nel paese ad un intensa attività di pesca.

  • lorette
    00 02/01/2005 11:22
    Gli effetti del petrolio…



    Gli esseri viventi colpiti dall’ultimo disastro ecologico sulle coste della Galizia causato dalla petroliera “Prestige” cercano di reagire: gli uccelli marini cercano di ripulire il proprio piumaggio che, a causa degli idrocarburi accumulati, ha perso l’impermeabilità e il potere isolante.
    Molti cetacei e foche riescono grazie a enzimi particolari a espellere le sostanze tossiche ingerite. Comunque, riportano spesso infiammazioni cutanee, lesioni agli occhi e cerebrali a causa dell’inspirazione di sostanze tossiche idrocarburiche.
    Purtroppo i pesci e i bivalvi non hanno sistemi di difesa efficaci. Il petrolio crea gravi danni a livello larvale, provocando malformazioni e bloccando lo sviluppo. I frutti di mare, filtrando l’acqua per nutrirsi, accumulano e concentrano le sostanze tossiche.

  • lorette
    00 02/01/2005 11:26
    I contemporanei mostri marini



    I fondali marini, nel mezzo degli oceani, nascondono ancora molti misteri e quelli che le leggende chiamavano “mostri marini” sembrano invece esistere davvero.
    Non è infatti la prima volta che sulle coste della Nuova Zelanda o dell’Australia si possano scorgere enormi calamari, lunghi addirittura diversi metri, ma la spedizione scientifica nei fondali dell’Oceania, effettuata dal National Institute of Water and Atmospheric Reasearch, ha scoperto 600 nuove specie di pesci e 1300 varietà di invertebrati che vivono indisturbati nei fondali degli oceani. Tra questi, lo squalo con i pungiglioni ed i giganteschi ragni.
    Sulle coste di Santiago del Cile è stato fatto un ritrovamento a dir poco bizzarro:un invertebrato così grande da poter essere paragonato ad un autobus!
    Chissà quali altre sorpresa ci riservano i nostri fondali….

  • lorette
    00 02/01/2005 11:30
    I pesci sentono il dolore



    Contrariamente a quanto si è fino ad ora pensato, anche i pesci soffrono il dolore. Questo è quello che sostengono i ricercatori di uno dei più importanti centri mondiali per la ricerca in campo animale che si trova in Scozia: il Roslin Institute. Attraverso esperimenti gli studiosi hanno notato che anche nei pesci esistono delle aree cerebrali che rispondono alla sensazione del dolore e alla presenza di sostanze nocive. Il primo esperimento è stato condotto su una trota sulla quale, dopo essere stata anestetizzata, sono stati applicati degli elettrodi e l’attrezzatura necessaria alla registrazione di segnali elettrici. Quindi, sulle labbra del pesce è stato applicato un po'di veleno.L'applicazione della sostanza ha fatto registrare impulsi elettrici che dalle labbra passavano al cervello.
    Il secondo esperimento è stato invece condotto avvicinando del cibo a due trote, una libera e una sulle cui labbra i ricercatori avevano applicato del veleno. La reazione notata è stata diversa. Contrariamente alla prima trota che ha prontamente divorato il cibo, la seconda non ha dimostrato alcun interesse verso il cibo manifestando piuttosto un forte disagio dovuto all’effetto che il veleno aveva sul suo organismo.

  • lorette
    00 02/01/2005 11:33
    I dentisti delle murene



    Molti si chiederanno quale dentista mai avrebbe il coraggio di infilare le mani nella bocca di una murena!
    Nessun uomo probabilmente ha mai rischiato tanto, soprattutto perché il morso della murena può provocare ferite profonde, avendo questo pesce denti molto affilati.
    Fra l’altro per molto tempo si è creduto che il morso della murena fosse anche velenoso, ma delle ricerche a riguardo hanno dimostrato che le specie mediterranee non hanno un apparato del veleno.
    In realtà una funzione simile a quella dei dentisti viene svolta da alcune specie di gamberetti pulitori, non certo dall’uomo. Questi gamberetti entrano della bocca della murena senza alcuna preoccupazione, si nutrono infatti dei pezzetti di cibo e di alcuni parassiti tra i denti della murena.
    La murena, grata per il servizio, si ritrova con una bocca sana e pulita.

  • lorette
    00 02/01/2005 11:36
    I polpi hanno un tentacolo preferito !



    Questa è la scoperta presentata dalla studiosa Ruth Byrne dell’Università di Vienna durante il meeting annuale della Animal Behaviour Society ad Oaxaca, in Mexico.
    Lo staff della Byrne ha osservato che i polpi, nel momento in cui si trovano a dover affrontare un azione, come può essere esplorare nuovi angoli e fessure o compiere un attività, prediligono uno tra gli otto tentacoli che possiedono sebbene nessuno di questi abbia una particolare specializzazione.
    Nel caso in cui si trovino a dover manipolare degli oggetti, i polpi si avvalgono di più tentacoli che però usano seguendo un ordine determinato.

  • lorette
    00 02/01/2005 11:40
    Il pesce che cammina



    In inglese lo chiamano Redlip Batfish, il suo nome scientifico è Ogcocephalus porrectus. E sembra proprio che abbia delle zampe che gli servono per camminare, in realtà sono le pinne pettorali modificate, utilizzate come zampe!
    Solo in rari casi questi pesci nuotano, e lo fanno in modo buffo muovendo la pinna codale.
    Vive su fondali di tipo sabbioo o fatto da piccoli sassolini. Si ciba di molluschi, crostacei e piccoli pesci. Il suo habitat ideale è in profondità, appartato…

  • lorette
    00 02/01/2005 11:45
    Il movimento dei gamberi



    Il gambero ha un corpo composto da più segmenti che hanno delle zampette o piccole pinne. Questi organi natatori si muovono a onda, cioè in sequenza ben definita per dare l’impulso e la propulsione all’organismo. Così le pinne di ogni segmento sono in “ritardo” rispetto a quelle del segmento precedente, di un tempo ben definito. Tale differenza temporale è sempre la stessa, variano solamente la forza e la velocità di spostamento delle pinne.
    In pratica il sistema nervoso del gambero deve integrare i segnali provenienti da ciascun segmento , con quelli del cervello.
    Grazie a modelli matematici si è potuto capire che il sistema degli arti nuotatori è fatto da otto moduli di 70 neuroni ciascuno. Si sono individuati, poi, quali neuroni sono necessari a completare il circuito e quali cellule sono collegate.

    Questo tipo di sistema nervoso è ben definito e abbastanza stabile per diversi gruppi di animali. Per cui il gambero può essere considerato un buon modello per sistemi nervosi più complessi come il midollo spinale umano.

  • lorette
    00 02/01/2005 11:49
    Il pesce zebra ripara il cuore



    E'risaputo che molti invertebrati riescono a rimettere a nuovo i propri organi vitali danneggiati. Ma ora anche un vertebrato, qual è il pesce zebra, comune negli acquari domestici, è in grado di rigenerare i muscoli cardiaci! In una prova si è visto che circa due mesi dopo che al pesce era stata asportato quasi il 20% del cuore, esso era riuscito a rigenerare la parte mancante. Di solito i tritoni e le salamandre hanno la capacità di riparare i propri muscoli cardiaci, ma rimangono evidenti sempre delle cicatrici. Il pesce zebra , invece, lo fa in modo perfetto e può rigenerare quasi ogni tipo di organo. La sua genetica è meglio conosciuta e questo apre importanti vie per l’applicazione alla sperimentazione sull’uomo.

  • lorette
    00 02/01/2005 11:52
    Il pesce “orologio”



    Un piccolo pesce che vive nei fiumi dell’Amazzonia emette degli impulsi elettrici con una frequenza costante di 769 miniscariche al secondo. La regolarità di questi impulsi è tale che alcuni studenti di elettronica dell’Istituto francese Lesage hanno provato ad utilizzarlo per far funzionare un cronometro, notando che l’errore del pesce in questione non supera il minuto al giorno.

  • lorette
    00 02/01/2005 11:55
    Il rombo supereroe…



    E’ proprio un’avventura da supereroe quella accaduta a un rombo (Scophthalmus rhombus) in Inghilterra. Dopo avere mangiato l’esca di un pescatore, con la preda ancora in bocca, si è adagiato di nuovo sul fondo….ma l’amo aveva fatto il suo lavoro: il rombo di 40 cm di lunghezza è stato pescato e tirato sulla barca. Imbustato, messo in frigo per dodici ore…. Poi l’ora della cottura. Messo nella padella si scioglie al primo tepore del fornello….ma si muove ancora! E’ vivo! Col cuore pieno di commozione il buon pescatore ha chiamato i responsabili dell’acquario di Portsmouth. Subito accorsi hanno riposto poi nell’acquario locale il super rombo! Oggi ancora vive lì, godendo di popolarità da supereroe!

  • lorette
    00 02/01/2005 11:58
    Il sonno dei pesci



    Una domanda che spesso non trova risposta è: i pesci dormono?
    Dipende cosa intendiamo per dormire.
    Per l’uomo e per i mammiferi in generale il sonno comincia con la chiusura degli occhi.
    Tutti hanno visto il proprio cane o gatto dormire, ma qualcuno ha mai visto un pesciolino rosso coricato riposarsi all’interno della vasca?
    Partendo dal fatto che nei pesci, eccetto per gli squali, non troviamo palpebre più che di sonno possiamo parlare di riposo.
    I pesci secondo gli studiosi trascorrerebbero una parte di tempo limitando il più possibile le attività una sorta di stasi per recuperare energie.

  • lorette
    00 02/01/2005 12:01
    La barca solare



    Andare per mare in assoluto silenzio. Da oggi è possibile farlo lungo le rive dell’isola di Capraia, in pieno Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, grazie a una barca ad alimentazione solare. Un piccolo pannello poco ingombrante cattura l’energia solare e la immagazzina in una batteria che alimenta un motore elettrico fuoribordo. Esso spinge l’imbarcazione in legno e lunga 5 metri, ad una velocità di 3.5 nodi.. con una autonomia di 6 ore in presenza di sole, se il cielo è nuvoloso bisogna accontentarsi di un giretto di 3 ore!

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