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LE ESCHE NATURALI

  • Messaggi
  • lorette
    00 18/07/2006 10:02
    l'elemento fondamentale che permette di sedurre l'appetito
    dei nostri amici pinnuti:
    i vari tipi di Esche naturali utilizzabili con
    le diverse tecniche di pesca e nei vari ambienti.

    ANELLIDI

    AMERICANO



    Caratteristiche: Corpo elastico e lucido di color rosa
    tendente al rossoin prossimita' della coda,
    grande potere attirante per la quantita'
    di sangue contenuta e per la sua vivacita'.
    Attrezzature:puo' essere lanciata
    con zavorre pesantissime,
    ideale per il surfcastingoe nella pesca
    a bolentino dalla barca. E' altamente catturante
    per tutti i pesci di taglia;
    eccezionale al tramonto per la pesca alla spigola !!
    Innesco: innecato esclusivamente intero .
    E' consigliabile montarlo con l'ago.
    Ami consigliati: di forma Aberdeen,
    oppure forgiati con punta a rientrare.
    Periodo ottimale di pesca: tutto l'anno.
    Temperatura di conservazione: da +4° a +6°.


    ARENICOLA



    Arenicola anelide consistente, elastico e sanguigno, molto impiegato in Italia,Spagna;Francia;Portogallo,
    ottimo per la pesca a fondo alla Mormora indicato
    per il surfcasting e leggering., sabbia,
    scogli e fondali misti,innesco: montato intero,
    a ciliegia oppure in quantita' sufficente a coprire l'amo.
    Ami consigliati: Aberdeen per piccoli pesci o forgiati
    e con punta a rientrare per grufolatori digrossa taglia.
    Periodo ottimale di pesca: tutto l'anno.
    Temperatura di conservazione: da +14° a +18°.



    BIBI NAZIONALE



    Bibi: molto usato nella pesca a fondo dalla costa
    ( specialmente nel Surf Casting ) per insidiare pesci
    di grossa taglia quali spigole, orate e mormore;
    infatti le dimensioni di questo verme lo rendono
    non appetibile per i pesci di piccola taglia.
    Viene usato in modo efficace anche per armare palamiti
    e nel bolentino su fondali molto alti, per la pesca
    di grossi sparidi, scorfani e triglidi.
    Infatti i riflessi iridescenti e la sua
    colorazione biancastra lo rendono ben visibile anche
    su alti fondali, dove la luce filtra con difficoltà.
    L’innesco può essere fatto sia intero
    ( utilizzando per semplicità un ago reperibile presso
    i negozi di pesca specializzati ) sia a pezzi
    ( in questo caso beneficeremo di un ulteriore
    richiamo generato dal diffondersi in acqua dei suoi umori )
    si impiega tutto l'anno ed in particolare
    nella pesca di notte.



    BIBI ASIATICO



    Bibi Asiatico
    Corpo tozzo ed elastico color grigio, la taglia puo' raggiungere anche 25-30 cm. Grande potere attirante
    per le sue proprieta' di fosforescenza.
    Attrezzature:puo' essere lanciata con zavorre pesantissime, ideale per il surfcasting e nella pesca a palamito.
    E' per antonomasia l'esca regina per l'orata di grossa taglia.
    Innesco: intero o a pezzi . Quando intero e' consigliabile montarlo con l'ago.
    Ami consigliati: di forma Aberdeen(mustad 2315S),
    oppure forgiati con punta a rientrare.
    Periodo ottimale di pesca: tutto l'anno,
    la resa massima si ha nella pesca di notte.
    Temperatura di conservazione: da +10° a +16°.



    BIGATTINO



    BIGATTINO è’ un esca facilmente reperibile in tutti
    i negozi di pesca, al contrario di altre esche,
    ed il suo costo risulta essere relativamente basso.
    Inoltre, cosa fondamentale, molte specie ittiche
    gradiscono questa larva e sono fortemente attratte
    dalla pastura a base di bigattini, da quelle più
    ricercate come spigole, orate e saraghi, a quelle
    più comuni come muggini, occhiate e aguglie.
    Il Bigattino può essere impiegato in mare con varie
    tecniche di pesca, sia pescando in superficie
    o a mezz’acqua con il galleggiante, sia pescando
    a fondo (legering) con o senza un pasturatore.
    Uno dei lati più interessanti e affascinanti della pesca
    col Bigattino, è la necessità di utilizzare dei terminali
    di diametro molto sottile (0.08 0.10 0.12)
    ami piccolissimi (20 /14)e lenze leggere,
    per conferire massima naturalezza e libertà
    di movimento all’esca, il che ci obbliga ad un grande
    impegno tecnico per riuscire a salpare le
    nostre prede.conservazione:Il Bigattino può essere
    conservato in frigorifero ad una temperatura
    compresa tra 0° e 4°, evitando che all'interno
    del contenitore si formi umidità.



    CAMOLE



    E' la larva di un insetto che vive
    negli alveari nutrendosi dei favi.
    E' di colore grigio-bianco e a differenza
    delle altre due specie ha dimensioni piu' ridotte,
    non supera i 15 mm.
    Le camole del miele è consigliabile conservarle in frigo
    dopo l'acquisto, le riporteremo a temperatura ambiente
    solo un giorno prima di usarle come alimentazione,
    durante questa giornata è consigliabile alimentare
    le camole con qualche alimento a base di miele.
    Le camole sono sicuramente l'esca per eccellenza
    nella pesca alla trota. La loro reperibilità è molto
    semplice così come il mantenimento
    (possono essere conservate anche per diversi mesi).
    Vengono innescata in copia o da sole;
    2 camole innescate testa contro testa
    ruotano perfettamente e vanno bene in tutte le
    stagionie e con tutte le tecniche a recupero.

    Innesco di camole


    Innesco di camole, la prima va infilata dall' ano fino
    alla testa (calza) la seconda dalla testa a meta'
    corpo (bandiera), in questo modo le camole si muoveranno
    come se fosse un cucchiaino rotante




    CORDELLA



    Caratteristiche: si presenta come un'arenicola gigante,
    gradita ai pesci di fondo come mormore, orate,
    saraghi,e sparli.
    Attrezzature:puo' essere lanciata con zavorre leggere
    e pesanti. Impiegabile anche nella pesca a bolentino
    dalla barca.
    Innesco: innescata a pezzi tagliando dalla coda,
    poiche' si mantiene a lungo. Puo essere montata
    con ago o senza.
    Ami consigliati: di forma Aberdeen per le mormore,
    oppure forgiati con punta a rientrare
    per gli altri sparidi.
    Periodo ottimale di pesca: tutta la stagione estiva.
    Temperatura di conservazione: da +20° a +25°,
    non occorre il frigo.Si mantiene molto a lungo .



    MURIDDO o MURONS



    Muriddo o Murons
    Anelide consistente, elastico e sanguigno,
    molto impiegato in Europa
    Attrezzature: pesca a fondo, surfcasting e bolentino.
    Indicato su sabbia, scogli e fondali misti.
    Innesco: montato intero oppure in quantita'
    sufficente a coprire l'amo.
    Ami consigliati: Aberdeen per piccoli pesci
    o forgiati e con punta a rientrare per
    grufolatori di grossa taglia.
    Periodo ottimale di pesca: tutto l'anno.
    Temperatura di conservazione: da +12° a +14°.


    COREANO o CINESE



    Coreano o cinese
    Caratteristiche: l'esca piu' venduta al mondo.
    E' un verme vivace che conserva la sua vitalita' anche sull'amo. Piace a tutti i pesci,
    sia di fondo che di superficie.
    Attrezzature:puo' essere lanciata con zavorre leggere
    e pesanti. Surfcasting, bolentino, pesca con galleggiante
    e traina leggera.
    Innesco: innescato intero, oppure a pezzi.
    Appena appuntato sulla testa sembra una piccola anguilla.
    Ami consigliati: di forma Aberdeen,
    oppure forgiati per la pesca a fondo,
    Crystal a filo sottile per la pesca in superficie.
    Periodo ottimale di pesca:
    tutto l'anno.
    Temperatura di conservazione: da +8° a +12°.



    SALTARELLO o TUNISINO



    Saltarello o Tunisino
    Caratteristiche: E' un verme vivace che conserva la
    sua vitalita' anche sull'amo. Piace a tutti i pesci,
    sia di fondo che di superficie.
    Attrezzature:puo' essere lanciata con zavorre leggere
    e pesanti. Pesca da riva leggering bolentino,
    pesca con galleggiante.
    Innesco: innescato intero, oppure a pezzi.
    Ami consigliati: di forma Aberdeen,
    Crystal a filo sottile per la pesca in superficie.
    Periodo ottimale di pesca: tutto l'anno.
    Temperatura di conservazione: da +8° a +12°.


    TREMOLINA FRANCESE



    Tremolina Francese
    Tremolina (Nereis diversicolor)
    Caratteristiche: validissima esca per tutti
    i pesci di scoglio e sabbia. Particolarmente indicata
    per la pesca dei cefali in acque salmastre
    o nei porticanale.
    Attrezzature: bolognese con galleggiante,
    o pesca a fondocon zavorre di peso limitato.
    Innesco: attraverso tutto il corpo partendo dalla testa
    o a grappolo. Per prede piccole, a pezzetti.
    Ami consigliati: discretamente sottili e leggeri
    a forma Aberdeeno Crystal. Di tipo robusto
    per l'innesco a grappolo.
    Periodo ottimale di pesca: tutto l'anno,
    sia notturna che diurna.
    Temperatura di conservazione: da +8° a +12°.


    Il VERME DI RIMINI


    Il VERME di Rimini
    ( Nereis gigas o Eunicae gigantea )

    CONSERVAZIONE
    Viene conservato in una bacinella
    riempita di acqua marina, in frigorifero.
    Potremo staccare il pezzo che intendiamo
    utilizzare nella battuta di pesca e congelare
    la parte rimanente che si conserverà
    inalterata anche per molto tempo.
    TEMPERATURA DI CONSERVAZIONE DA +8° A +12°

    LOMBRICO



    Lombrico:è un'esca universale, per tutte le stagioni, e per tutti i pesci;molti pescatori se lo procurano da soli, scavando nella terra sotto i muretti dove è piùl fresco, altri se lo procurano nei negozi di pesca ,dove è venduto in comode scatolette.Nella pesca in mare viene utilizzato alle Anguille e alle Occhiate.Innesco: a grappolo per le anguille,per le Occhiate invece appuntato con un doppio amo,di cui uno sulla testa e l'altro vicino alla coda.[






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    [Modificato da lorette 18/07/2006 22.32]

  • lorette
    00 18/07/2006 13:27
    Si suddividono le Esche Naturali in due categorie:
    Quelle di origine animale
    (derivate cioè da esseri del mondo marino o terrestre,
    come anellidi, molluschi, crostacei, pesci vivi o morti, larve)

    MOLLUSCHI

    Cozza



    Cozza:è l'esca più facile da reperire ,la possiamo comprare a basso costo o trovarla sugli scogli dove andremo a pescare.Va usata sempre fresca (mai aprirla in un tegame cucinandola).Ottima esca per Saraghi,Occhiate,pesce di fondo e non disdegnando anche i Cefali. Innesco:aprirla con un coltello è innescarla intera se peschiamo ai Saraghi facendola passare con l'amo attraverso il centro che è la parte più dura, e risalirla sul filo meterne un'altra sull'amo e poi far scendere su quella precedentemente innescata cioè sulla 2°cozza creando un grappolo.Se invece la vogliamo utilizzare nella pesca di buca ,allora utilizzeremo la parte centrale ,magari con l'aiuto di una eforbici.


    CANNOLICCHIO



    Cannolicchio: è consigliabile usare quello bianco Italiano sempre vivo (congelato perde la sua rigidità)escha insuperabile per la Spigola, Ombrina, Mormora, Orata.Innesco: utilizzare la parte interna priva del guscio usando l'ago da innesco e qualche giro di filo elastico.Ami: sempre a gambo lungo nella misura che varia da un 4/10.




    SEPPIA



    Le Seppie possono essere impiegate nella pesca a fondo sia dalla barca con i palamiti che con canne da lancio, insidiando un po’ tutte le specie marine, anche se i migliori risultati si hanno con gronghi, murene e sparidi. Il loro utilizzo come esca avviene soprattutto nei mesi invernali e ha una caratteristica importante di richiamo visivo irresistibile per il pesce, dovuta al fatto che le loro carni sono ricche di una sostanza che a contatto con l’ossigeno presente nell’acqua, si ossida producendo una luce verdastra.
    L’innesco consiste nel tagliare il mollusco dopo averlo spellato, a striscioline della dimensione desiderata in relazione alle dimensioni dell’amo, e cucendo più volte la strisciolina con l’amo. Nel Surf Casting in particolare, vengono molto utilizzate le piccole seppie di 4 o 5 cm di lunghezza innescate intere, per insidiare saraghi, orate e spigole in condizioni di mare mosso e soprattutto nei mesi freddi.


    CALAMARO



    Calamaro: di facile reperibilità l'odore caratteristico che emana e la sua luminosità , ne fanno sicuramente un'ottima esca,lo si può innescare intero o a listarelle,lei misure variano in relazione al tipo di pesca che si vuole effettuare ,le misure che vanno sopra i 10 centimetri lo si usa per la traina ai Dentici ,Spigole o altri predatori,se invece lo usiamo a fondo con le misure che vanno dai 3 ai 10 centimetri lo useremo al Gronco , Mormora,Orata e Spigole. A listarelle invece lo usiamo per la pesca ai pesci di piccole taglie .



    SEPIOLA



    SEPPIOLA
    SEPIOLA RONDELETI
    Zotolo
    lunghezza: fino a 60 mm
    Sono ottime esche per palamiti e bolentini e per pesca dagli scogli.





    MURICE





    Murice:il murice è un'esca validissima per il surf casting e la Pesca a Fondo ,un'esca molto resistente agli attacchi della minutaglia, rimanendo integro quel tanto che basta a far avvicinare le prede di taglia più consistente. In genere il murice è destinato alla cattura del pesce bianco: saraghi, orate e mormore .Innesco: sono da consigliare ami non molto grandi e con il gambo normale, affilatissimi, cromati o in acciaio, dal n. 5 al n. 2. bisogna romperlo con un martello, poi con un coltello ben affilato, bisogna tagliare il piede calloso, in modo da avere un boccone per l'innesco. questo punto l'esca è pronta a vestire l'amo scelto per l'innesco.


    POLPO



    Da un punto di vista della pesca, l’utilizzo del Polpo come esca è identico al Moscardino, ma tra i due è da preferire sicuramente il secondo.




    MOSCARDINO



    Tecnica di Impiego del moscardino
    Il Moscardino viene impiegato nella pesca dalla barca con i palamiti.
    Innesco
    Per poter essere innescato, viene preventivamente scaldato con acqua bollente e spellato al fine di rendere più teneri i suoi tessuti.




    TOTANO



    I Totani vengono impiegati come esca nella pesca a fondo sia dalla barca con i palamiti che con canne da lancio da terra, oppure nella traina. Destineremo questo tipo di esca ai palamiti, nei periodi in cui è difficile procurarsi esche più specifiche.

    L’innesco può avvenire o utilizzandolo intero, oppure dopo averlo privato dell’osso trasparente presente all’interno del suo corpo, lo taglieremo trasversalmente ottenendo delle rotelle che provvederemo a suddividere ulteriormente in base alle esigenze e alle dimensioni dell’amo utilizzato. Nel Surf Casting il Totano è molto utilizzato essendo un’esca generica, per catturare gronghi, saraghi e orate, sfruttandone anche la caratteristica di durezza delle carni, che lo rende resistente all’attacco dei pesci di taglia piccola finché un pesce di grossa taglia non deciderà di abboccare. Questa caratteristica di durezza e resistenza delle sue carni, è sfruttata per pescare il ghiozzo paganello ad esempio su campi di gara come Ravenna, senza essere costretti a cambiare spesso l’esca che resiste per diverse catture, ma anche e soprattutto per la pesca con il palamito, per gli stessi motivi.




    FASOLARO



    Utilizzato come esca, risulta essere molto robusta ed è gradita da tutti gli sparidi ma anche dall’orata, dalla spigola e dall’ombrina.

    Il Fasolare viene innescato, dopo aver rotto sul luogo di pesca la sua conchiglia con una pietra, utilizzando un amo storto grande che verrà infilato nel mollusco.





    PATELLA



    La Patella è un Mollusco appartenente alla famiglia dei Gasteropodi, molto diffuso, caratterizzato da una conchiglia conica piuttosto appiattita, che vive attaccato tenacemente agli scogli semisommersi dalla marea.

    Il periodo più indicato per la sua raccolta è la primavera: potremo raccoglierne un buon quantitativo e congelarla.

    Il suo impiego rende maggiormente nel periodo da giugno a settembre e risulta più proficuo per innescare palamiti anziché lenze con canna. Il vantaggio che presenta questo tipo di Mollusco è la durezza delle sue carni che resiste agli attacchi del pesce, ma di contro non risulta particolarmente ambita dai pesci.




    CIAO CIAO, LORETTE - FISHINGFORUM.IT - Off TOPIC MODERATRICE




    [Modificato da lorette 18/07/2006 17.05]

  • lorette
    00 18/07/2006 16:32
    CROSTACEI ED ECHINODERMI

    PAGURO




    I Paguri vengono utilizzati nella pesca a fondo o con galleggiante, per insidiare spigole, labridi e sparidi, innescati vivi per il telson, in modo simile a quello descritto per l’innesco del gambero di mare vivo; inoltre possono essere anche utilizzati morti, innescandoli nell’amo a partire dall’addome e trapassandolo dalla parte inferiore del carapace. Anche in questo caso, la raccomandazione è quella di utilizzare canne non molto rigide, e comunque di evitare lanci troppo violenti che farebbero staccare il Paguro dall’amo durante il lancio o nell’impatto con l’acqua.


    SCAMPO



    Scampo:questo crostaceo non può mancare nelle varie esche che un garista si porta dietro ad ogni gara.Infatti e l'esca risolutrice di molte gare,la sua polpa è morbida e dolciastra,ottima per il fondo o a galla,le sue prede sono generalmente piccoli pesci che serviranno a fare numero e puntteggio,quali:boghe,sparllotti,occhiate ,salpette,aguglie,
    castagnole e tutti I pescetti di fondo,non è comunque raro che abbocchi qualche bellissimo cefalo,sarago o addirrittura qualche orata.Gli ami è chiaro che saranno piccollissimi(14/24)L'unica nota negativa è il suo costo elevato.

    Questo crostaceo può essere inserito nel settore dei Gamberi ed é reperibile esclusivamente dal pescivendolo.


    Utilizzato morto, privato di testa e guscio, e innescato a pezzi piccoli su ami piccoli, per insidiare boghe, occhiate e tutti i pesci di mezzofondo.




    MAZZANCOLLO



    Tra i Crostacei, le varie forme che volgarmente vengono chiamate Gamberi sono certamente le più conosciute ed impiegate, come esche, nella pesca sportiva in mare perché sono preferiti da quasi tutti i pesci costieri, si prestano ad essere impiegati facilmente e in modo differente nelle varie tecniche di pesca, ed è facile approvvigionarsene. I Gamberi possono essere impiegati per insidiare quasi tutti i pesci costieri, ad eccezione del muggine e della salpa. Sono molto utilizzati nella pesca in buca, in quanto preferiti dai pesci di scogliera quasi quanto le cozze, e con il vantaggio di una innescatura molto più rapida, che risulta essenziale durante le competizioni di pesca. Inoltre sono utilizzati con successo, per gli stessi motivi anzi menzionati, anche nella pesca di mezzo fondo, mediante l’uso di galleggiante. Per evitare che il gambero innescato voli via durante il lancio o nell’impatto con l’acqua, è necessario utilizzare canne morbide o comunque non forzare il lancio. Un altro difetto del gambero consiste nel fatto che se la lenza termina in una zona ricca di vegetazione, viene praticamente ignorato dai pesci, in quanto non emana umori di richiamo.A difernza del gamberetto di paranza questo è più duro è va benissimo per qualsiasi tipo di pesce,sia a galla che a fondo .
    Innesco:per i piccoli pesci conviene spezzettarlo fra i denti,mentre per i pesci più grossi sarà bene tagliarlo a pezzettini. Ami: tutto è in relazione al tipo di pesce che si vuole insidiare

    Questo crostaceo può essere inserito nel settore dei Gamberi ed é reperibile esclusivamente dal pescivendolo.

    Utilizzato morto, privato di testa e guscio, e innescato a pezzi piccoli su ami piccoli, per insidiare boghe, occhiate e tutti i pesci di mezzofondo.
    Prede
    Boghe, Occhiate e tutti i pesci di mezzofondo.



    GAMBERO DI FIUME




    Viene reperito nelle acque salate ma anche in quelle dolci e salmastre, alle foci dei corsi d’acqua dolce e nelle lagune, ha dimensioni piuttosto ridotte ed un colore grigio tenue con strisce scure sull' addome.

    Viene innescato intero, inserendo l’amo a partire dal telson (che è la rigida pinna codale) e risalendo verso al testa; è particolarmente indicato nella pesca a fondo dei paraghi e dei saraghi.

    E' particolarmente indicato nella pesca a fondo dei paraghi e dei saraghi.



    GAMBERO DI MARE


    Un metodo per procurarci i Gamberi di mare consiste nel calare nelle buche delle scogliere artificiali frangiflutti o di quelle naturali delle coste rocciose, degli appositi retini in cui dovremmo porre dei pesci di scarto (risulta molto efficace la sarda). Dopo aver atteso circa un quarto d’ora, si tira su il retino e i gamberi pescati vanno posti in un secchio riempito di acqua di mare prelevata sul posto. Un secondo metodo di pesca dei gamberi di mare, consiste nel setacciare con un guadino a maglia fine e manico abbastanza lungo, i fondali ricchi di alghe in prossimità della riva o all’interno dei porti, e nel raschiare le banchine dei porti. Se decidiamo di utilizzare i gamberi vivi subito, non ci sono grossi problemi per il loro mantenimento, basterà infatti tenerli nel secchio con dell’acqua. Se invece dovremo utilizzare i gamberi pescati il giorno seguente, dovremo toglierli dall’acqua, metterli in una straccio umido e riporli in frigorifero ad una temperatura non eccessivamente bassa, meglio se nel reparto adibito alla verdura: in questo modo essi si manterranno vivi. I gamberi morti potremo congelarli ed utilizzarli in seguito.

    Questo gambero è molto simile al Gambero di Fiume, tranne che per le sue maggiori dimensioni e per la colorazione che risulta essere marrone trasparente con leggere striature nere.

    Generalmente questo gambero viene utilizzato vivo, nelle tecniche di pesca rivolte alla cattura di spigole, saraghi e orate, innescato per il telson, mediante l’utilizzo di 1 oppure 2 ami. Sotto sono riportate delle immagini che ne descrivono l'innesco.

    Prede
    Spigole, Saraghi, Orate, Seppie e Calamari.



    GAMBERO DI PARANZA



    Questo Gambero, chiamato spesso anche Gambero Rosso, si chiama così perché viene catturato dalle paranze con le reti a strascico, ha un colore arancione rossastro, e poiché è reperibile quasi sempre morto, viene innescato come il gambero di fiume, a pezzi o intero ma comunque privato del guscio. Generalmente questo gambero viene utilizzato vivo, nelle tecniche di pesca rivolte alla cattura di spigole, saraghi e orate, innescato per il telson, mediante l’utilizzo di 1 oppure 2 ami.


    Viene innescato come il gambero di fiume, a pezzi o intero ma comunque privato del guscio.

    Risulta essere molto efficace per saraghi e orate.




    GRANCHIO CARCINO



    I Granchi sono caratterizzati da un addome piccolo, laminare e ripiegato contro il torace; hanno il cefalotorace voluminoso, rivestito da un carapace durissimo. Esistono molte specie di Granchi che vivono nelle sabbie e nelle scogliere, ma il più utilizzato dal punto di vista della pesca sportiva come esca ed anche come crostaceo commestibile, è il Granchio Carcino (Carcinus moenas). Questo tipo di Granchio vive prevalentemente sulla scogliera, ma lo si trova anche sui fondali melmosi e fangosi dei porti; è caratterizzato da un dorso di colore grigio verdastro mentre il ventre è di colore bianco giallastro. Il Carcino come tutti i crostacei, è soggetto a muta periodica, infatti da marzo a giugno e da settembre a novembre, la sua corazza si spacca sul dorso e l’animale resta molle e indifeso fino a quando il guscio corazzato non si riforma. In questo periodo molto critico per il crostaceo, esso rimane al riparo in una cavità della scogliera, essendo esposto a tutti i pericoli.
    Per procurarci dei Granchi Carcini, dovremo utilizzare una piccola nassa a forma di bottiglia, riempita di mitili spezzati oppure con pezzi di pesce e calata nelle acque di un porto o porticciolo; non conviene calarle tra gli scogli perché,
    la nassa si riempirebbe di scappa-scappa (Pachygrapsus marmoratus) che non sono utili allo scopo.

    Per l’utilizzo come esca nella pesca in mare, a noi serve un Granchio che abbia effettuato da poco la muta, perché la sua morbidezza è molto ricercata da saraghi e orate; comunque anche il Granchio in condizioni normali può essere utilizzato con successo nella pesca di polpi e seppie.

    L’innesco può essere fatto in vari modi: un metodo è quello di fare passare l’amo tra le due giunture delle zampe laterali del Granchio privato delle chele, un altro metodo consiste nell’innescare l’amo sotto il carapace longitudinalmente senza alterare il granchio ed effettuando poi una legatura di amo e carapace insieme lasciando libere le zampe su entrambi i lati.

    Prede
    Quasi tutte.



    GRANCHIO FAVOLLO


    Un altro tipo di Granchio utilizzabile come esca, in particolare per insidiare la Corvina, è il Favollo (Eriphia spinifrons), un grosso Granchio dagli istinti mordaci che vive sulle nostre scogliere e che tra l’altro risulta essere tra gli ingredienti fondamentali del cacciucco e delle zuppe di pesce in generale.

    Per procurarci questo crostaceo ci sono vari modi, ad esempio utilizzando una lampada nelle notti senza luna, ma il sistema più divertente è quello di catturarlo con le mani attendendo che fuoriesca dalle buche sulla scogliera, invitato da un pesciolino che agiteremo davanti la buca infilzato con un bastoncino.

    Nella pesca della Corvina, del Favollo utilizzeremo le sole zampe.

    Prede
    In particolare per la Corvina.



    ECHINODERMI ; OLOTURIA



    Gli Echinodermi sono animali esclusivamente marini con scheletro esterno o esoscheletro costituito di placche calcaree articolate e a volte munito di spine; esempi di Echinodermi sono Oloturia, il Riccio di mare, le Stelle marine.

    Oloturia:esca molto ecconomica la si trova facilmente attaccata alle banchine dei moli o sul fondo misto a sabbia e scoglio, è un’esca valida per le: orate e saraghi . Nel surf casting o i parancari, di notte è quanto di meglio ci sia , mentre dalla barca nella pesca a fondo non a problemi con la minitaglia. Per i lanci più elaboriosi conviene assicurare l’innesco con qualche giro di filo elastico senza eccedere.
    Innesco:per la sua pelle dura va pulita come fosse una sogliola ,le sue viscere vanno eliminate,prendendo solo la parte esterna,è importante effettuare l’operazione dell’oloturia subito dopo averla pescata, altrimenti si indurirà rendendo la preparazione molto difficile.+
    Ami :corti a pala larga

    Per procurarci l’Oloturia, dobbiamo immergerci con una maschera su fondali di vario tipo, sulla roccia, tra le posidonie, sui fondali rocciosi misti a sabbia. In alternativa è possibile procurarsela da qualche professionista imbarcato sulle paranze per la pesca a strascico o che utilizzi le reti fisse (tramaglio).

    L’Oloturia utilizzata come esca è destinata alla pesca del pesce bianco come saraghi, orate e paraghi.






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    00 18/07/2006 20:29
    Bel lavoro Lorette [SM=g27811]
    ma perchè non l'hai messo nella sezione pesca in mare?
  • lorette
    00 18/07/2006 21:09
    Re:

    Scritto da: nule81 18/07/2006 20.29
    Bel lavoro Lorette [SM=g27811]
    ma perchè non l'hai messo nella sezione pesca in mare?



    Grazie Nule per il bel lavoro [SM=g27835] sei gentilissimo [SM=g27822]
    Fatto spostato tutto kui "pesca in mare" [SM=g27811] [SM=g27811]


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    zolinad
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    00 19/07/2006 08:30
    grande Lory, [SM=g27811]
    stai scrivendo un'enciclopedia....


  • lorette
    00 19/07/2006 17:43
    ESCHE VIVE

    In ordine di efficacia i piu' catturanti sono : Aguglie,Cefali,Sugherelli,Sgombri.
    Le misure migliori sono intorno a 20/25 cm (le normative relative alle misure minime sono :Cefalo 20 cm,Sgombro 15 cm,Sugherello 10 cm).


    AGUGLIA


    L'esca più usata per la traina con il vivo, è l'aguglia. Questo piccolo pelagico è facilmente catturabile, permette un innesco rapido ed efficace e risulta gradito da tutti i predatori. Per innescare l'aguglia viva esistono diversi sistemi, conviene quindi conoscerne bene due o tre ed eseguirli alla perfezione. In genere s'innesca con due ami il primo del 5/0 che trapassa dal basso verso l'alto il becco, ed il secondo del 6/0 inserito sotto pelle all'altezza della pinna anale, questo è l'innesco migliore ai fini del nuoto dell'esca, ma sulla ferrata del pesce bisogna essere pronti e veloci. Sempre con due ami si può bloccare il filo del terminale con un tubicino di plastica sul becco dell'aguglia ed inserire i due ami entrambi del 6/0 sotto pelle a 6-7 centimetri di distanza tra loro. Un innesco molto valido per dentice e pesce serra si effettua con tre ami del 5/0, uno a chiudere il becco e gli altri due sotto pelle uno in pancia e l'altro vicino alla coda. Tale innesco garantisce una più facile ferrata, ma vincola molto il nuoto dell'aguglia ed è chiaramente più visibile.

    L'aguglia è un'ottima esca anche morta, ed addirittura congelata. In ogni caso bisogna rompergli la spina dorsale in tre o quattro punti. L'innesco si effettua con due ami del 4/0, legando il becco con il cotone cerato sul filo dopo aver inserito un piombo ad oliva da 15 grammi sulla lenza. Il piombino si fissa nella parte inferiore della testa tra le branchie, legandolo sull'aguglia con del cotone cerato o del filo interdentale, fatto passare preventivamente nel foro del piombo.



    MUGGINE



    Il Muggine assieme alle anguille cieche è il pesce maggiormente utilizzato vivo come esca per catturare grossi predatori, primi fra tutti la spigola e la ricciola, ma che a volte ci permette di catturare, specie nelle ore notturne, gronghi, murene e rombi. La scelta ricade spesso sul Muggine perché è facilmente pescabile nei porti e perché una volta innescati vivi, sono dotati di notevole resistenza fisica e vivacità. La nostra scelta ricadrà invece anche su piccoli pesci morti quali boghe e sugarelli, per innescare palamiti o lenze da terra per la cattura di gronghi.

    Per reperire dei piccoli esemplari da innescare (10 - 15 cm) potremo usare un retino con all'interno dei granchi schiacciati oppure delle sarde pestate, da calare all'interno del porto radente la banchina. In alternativa è possibile reperirlo anche con un lungo guadino nelle ore notturne sempre nei porti oppure sulle scogliere in presenza di pietre chiare sul fondale.

    Utilizzare un ossigenatore funzioante a batterie da sistemare in un secchiello a parte, oppure una nassa da calare in acqua.

    Nella pesca di superficie adottare un galleggiante della grammatura adatta a sorreggere l’esca in acqua e fissare il Muggine con un grosso amo legato tra la testa e la pinna dorsale.



    SAURO - SUGHERELLO




    SCOMBRO




    ANGUILLA






    LA SARDA



    Tra tutte le esche naturali, la sarda rimane l'esca regina,
    sia per il largo impiego che se ne può fare, sia per la facilità di reperimento e per il basso costo. Infatti, la sarda
    è il pesce azzurro più abbondante e viene pescato in gran quantità sia per il consumo diretto che per l'industria conserviera. Il suo successo come esca, nasce dal suo odore e dalla sua carne grassa che attira qualsiasi preda, dal ghiozzo al tonno gigante. Per questo, viene anche largamente impiegata per la preparazione delle pasture, sia fresca che in paste conservate. Inoltre si può conservare in diversi modi, sia congelandola sia mettendola sotto sale o olio. La sarda non deve essere confusa con l'acciuga, di cui molti credono essere uno stadio giovanile della sarda, che oltre a presentare un prezzo di acquisto più alto è senz'altro più magra nelle carni
    e meno "profumata". La sarda come esca viene impiegata praticamente in tutte le tecniche della pesca in mare,
    con discreti risultati, ed in alcune di esse è l'unica esca ad essere impiegata, come il Drifting al tonno gigante, oppure in particolari tecniche di pesca a fondo ai saraghi e ai gronghi.
    La sarda è anche molto utilizzata per la pesca al cefalo, innescata a piccoli tocchetti e nel bolentino sia medio che di profondità, innescata in vari modi, intera e a pezzi.Infine, nel surf casting e nel rock fishing, veste un ruolo di esca
    determinante per la pesca al grongo e alla murena ed è gradita sia dai grufolatori che dai predatori, anche di palato fine come la spigola e il pesce serra. la sarda ha le carni ricche di olio (il così detto "olio di sardina") e risulta
    molto efficace quando l'acqua del mare ha una temperatura
    più alta mentre, con acqua più fredda (febbraio-marzo)
    risulta meno attirante.



    CICERELLO


    Il Cicerello è un ottimo pesce esca per tutti i pesci predatori, primo fra tutti la Spigola. Nelle regioni meridionali è molto apprezzato, perciò lo si trova frequentemente in pescheria. Nel periodo di riproduzione quando si riunisce in grandi branchi e le sue dimensioni si aggirano tra i 5 ed i 10 cm. non è raro, durante le battute di pesca, vedere questi pesciolini che in branchi interi saltano fuori dall'acqua rincorsi dai predatori e che sovente terminano la loro corsa sulla spiaggia, proprio ai nostri piedi; e lì che il pescatore attento deve cogliere l'occasione ed essere pronto a legarne con del filo elastico qualcuno su un amo di dimensioni appropriate. A questo punto lo si può usare a fondo come anche a mezz'acqua con il galleggiante, o con la bombarda a spinning, alla ricerca di eventuali ricciolette o tonnetti, nel qual caso fossero stati loro a causarne la precedente fuga suicida; ma se non sono stati loro, attenti …. sua maestà la Spigola è nei paraggi !

    Utilizzare un ossigenatore funzioante a batterie da sistemare in un secchiello a parte, oppure una nassa da calare in acqua.

  • lorette
    00 19/07/2006 17:50
    Re:

    Scritto da: zolinad 19/07/2006 8.30
    grande Lory, [SM=g27811]
    stai scrivendo un'enciclopedia....





    Grassieee Zolynad [SM=g27835] [SM=g27811] Carinissimo [SM=g27811] [SM=g27811]

    Un'enciclopedia .... [SM=x53609] [SM=x53607] [SM=x53607] [SM=x53607]
    Dimmi se in kuesti elenchi manca qualke esca che non vedi [SM=g27811] [SM=g27811]

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    zolinad
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    00 19/07/2006 22:20
    è praticamente completa... [SM=g27811]
    si potrebbe mettere il ghiozzo e la donzella e poi esche di ripiego per quando non si ha a disposizione altro di meglio e che sono comunque catturanti, parlo della leccia stella e dell'occhiata...
    per adesso non mi viene altro..
    ahh si.... il luccetto di mare e il barracudino..

    ok basta...
    un salutone a tutta la famiglia [SM=g27836] [SM=g27836]


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    )kimi(
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    00 20/07/2006 00:13
    non si finisce mai di imparare [SM=g27811] [SM=g27811]
    baciamo le mani a tutti i big [SM=x53599] [SM=x53599] [SM=x53599]
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    zolinad
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    altre 2... [SM=x53607] [SM=x53607]
    gronchetto di sabbia e triglia... [SM=g27811]


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    00 20/07/2006 12:13
    ragazzi quoto la triglia

    è micidiale per i serra e in padella [SM=x53624] [SM=x53624] [SM=x53624] [SM=x53624]
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    00 20/07/2006 12:51
    Re:

    Scritto da: @gronomo 20/07/2006 12.13
    ragazzi quoto la triglia

    è micidiale per i serra e in padella [SM=x53624] [SM=x53624] [SM=x53624] [SM=x53624]



    Li preferisco in padella [SM=x53607] [SM=x53598]
  • lorette
    00 20/07/2006 17:29

    ALTRE ESCHE VIVE NATURALI

    GHIOZZO



    Viene utilizzato per la pesca ,
    come esca per la cattura dei pesci predatori.


    GRONGO




    BARACCUDA




    LECCIA STELLA




    LUCCIO DI MARE



    "vero" luccio di mare (Sphyraena sphyraena
    molto più raro del barracuda mediterraneo
    e privo delle caratteristiche bande verticali.



    DONZELLA





    TRIGLIA DI SCOGLIO


    TRIGLIA DI FANGO






    OCCHIATA



    Un'altra esca viva molto catturante è l'occhiata. L'unica accortezza è quella di trainarla a velocità ridottissima, altrimenti tende a mettersi di fianco. S'innesca con due ami, il primo del 5/0 a chiudere la bocca ed il secondo del 7/0 si fa penetrare nel foro anale e fuoriuscire in prossimità della pinna retrostante. Il secondo amo deve essere perfettamente perpendicolare alla pancia del pesce, in quanto ha funzione di timone. E' un'esca molto catturante in primavera ed estate, soprattutto quando non si trovano le aguglie. Le grandi ricciole ne vanno matte, così come dentici e pesci serra.



    CIAO CIAO, LORETTE - FISHINGFORUM.IT - Off TOPIC MODERATRICE



    [Modificato da lorette 21/07/2006 9.31]

  • lorette
    00 21/07/2006 09:23
    Innesco del pesciolino morto su tre diversi jig

    Tutte le indicazione per un perfetto innesco
    di un pesciolino morto su tre diversi jig.
    Tre tipi di innesco in questo video dove vengono spiegati tutti i passi da seguire
    e la giusta posizione dell'amo all'interno del pesce.
    Ottimo per il black e per il luccio.

    VIDEO INNESCO DEL PESCIOLINO MORTO




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    Sirboneddu
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    00 21/07/2006 09:36
    sono senza parole ....
    una bellissima rassegna delle esche, completa e semplicissima da consultare, !!

    Grandissima Lorette !! [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]


    P.S. propongo che questo 3D venga messo in evidenza ...

    Bye Bye
    Filippo
    _______________________________________
    Born to fish ..... forced to work


    [Modificato da Sirboneddu 21/07/2006 9.38]

  • lorette
    00 21/07/2006 09:52
    Altre esche naturali mancanti negli elenchi già inseriti .

    IL GATOSS


    Il cosiddetto gatoss è la larva di Tipula Maxima,
    l’innocuo zanzarone che tanto ci infastidisce
    nelle calde serate estive. Abita quei rigagnoli
    che spesso si notano ai lati del torrente dove
    si nasconde nella ghiaia cibandosi di muschi
    e foglie marcescenti. La sua ricerca potrebbe
    risultare laboriosa ma dove presente è un’esca
    estremamente catturante e selettiva che merita
    ancora il credito di un tempo.
    Raggiunge taglie di 4-5 centimetri,
    all’apparenza è piuttosto consistente ma in
    realtà molto delicato. Il corpo è pieno di liquido
    e non va assolutamente trafitto, pena l’immediato
    svuotamento e conseguente morte dell’animale.
    Il gatoss va appuntato sottopelle nella parte
    inferiore della testa caratterizzata
    da una piccola cresta. L’amo ideale dovrà essere sottile,
    con gambo corto e curvatura tonda,
    rimarrà completamente scoperto ma ciò non deve preoccupare,
    in questo modo infatti l’esca rimane vitale
    a lungo producendosi in sinuosi movimenti irresistibili
    alle trote. Ottima esca per la passata con galleggiante
    o il tocco leggero in acque poco veloci,
    eccezionale nei piccoli torrenti abitati
    esclusivamente da selvatiche.




    IL PORTASASSI


    La larva di Friganea è conosciuta con il
    nome di portasassi (una varietà è chiamata portalegna)
    in quanto si costruisce un grazioso
    guscio di sassolini dal quale spuntano
    la testa e le robuste zampette
    che lo tengono ancorato ai sassi
    del fondo fino alla muta. In certi luoghi
    queste larve tappezzano letteralmente i fondali
    diventando cibo principale dei Salmonidi
    ed il loro utilizzo come esca può rivelarsi risolutivo.
    A seconda degli ambienti e delle stagioni
    è possibile procurarsi portasassi fino a 3 centimetri
    di lunghezza ma generalmente sono di taglia più piccola.
    Per mantenerli vitali devono essere innescati, compresi
    di guscio oppure delicatamente sgusciati,
    appuntandoli in prossimità della coda. Se si desidera
    ottenere un innesco più voluminoso e/o nascondere
    completamente l’amo si possono preventivamente
    infilare uno o due gusci vuoti sul gambo.
    Il portasassi si rivela insuperabile nei confronti
    delle trote selvatiche, sopratutto quando vanno
    insidiate con lenze sottili in presenza
    di acque cristalline, per contro non fornisce
    elevata selettività della taglia catture
    e si deteriora rapidamente


    IL PESCIOLINO


    Tutti i pesciolini sono ovviamente cibo prediletto
    di un predatore come la trota, all’apice della
    catena alimentare nelle acque fredde e
    assolutamente dominante nei confronti dei piccoli pinnuti
    che abitano il torrente come vaironi, sanguinerole,
    ghiozzi, scazzoni. La pesca con il pesciolino è
    dunque particolarmente redditizia e selettiva ma
    occorre prestare attenzione alle normative vigenti
    che variano di zona in zona fino
    a bandirlo completamente. Tutti i possibili pesci-esca
    possono risultare tutelati da divieti o taglie minime
    di cattura, inoltre alcune leggi atte a contenere
    la diffusione di specie alloctone proibiscono
    il trasporto e /o l’innesco di qualsiasi pesce vivo.
    Dove permesso il pescatore potrà preventivamente pescarli,
    con la certezza di disporre di un’esca superlativa,
    oppure ripiegare sui pesciolini conservati
    in comodi barattoli (generalmente sono alborelle)
    che forniscono una discreta resa.
    Per il torrente vanno bene lunghezze
    tra i 4 e i 7 centimetri. Un semplice innesco
    di pesciolino morto con amo singolo, che dovrà
    avere dimensioni adeguate e gambo lungo,
    si esegue introducendolo dalla bocca e
    sfilandolo attraverso una branchia, di seguito si
    penetra il corpo facendo fuoriuscire
    la punta da un fianco o dalla pancia.




    CIAO CIAO, LORETTE - FISHINGFORUM.IT - Off TOPIC MODERATRICE




    [Modificato da lorette 21/07/2006 9.59]

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    00 27/07/2006 10:33
    complimenti per il lavoro fatto [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]

    un saluto

    Siltano
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    00 27/08/2006 22:09
    Congratulazioni, un lavoro splendido [SM=g27811]
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    @gronomo
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    00 27/08/2006 23:54
    mi unisco ank'io ai complimenti per l'ottimo lavoro, ma forse le ultime esche dovrebbero essere postate in pesca in acque interne.

    cmq complimenti alla dolce lorette

    cioao e a presto
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