CURIOSITA E NOTIZIE DAI MARI NEL MONDO

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lorette
00domenica 2 gennaio 2005 10:42
A pesca di geni !



L’ultimo topo di laboratorio è un pesce: il daino zebrato. Gli scienziati hanno scoperto che questa specie ha molti geni identici a quelli dell’uomo e in America si sta progettando il più grande laboratorio del mondo dedicato alla specie. Questo pesce si riproduce nel giro di poche settimane, è facile da allevare ed i suoi embrioni trasparenti possono essere studiati fin dal momento della fertilizzazione.

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00domenica 2 gennaio 2005 10:48
Acquacoltura: una ricerca sui pesci vegetariani



I pesci di allevamento potrebbero diventare vegetariani. Almeno è quanto stanno provando a fare alcuni studiosi britannici che hanno avviato un esperimento per allevare trote e salmoni con una alimentazione a base di alghe ed erbe. La notizia, diffusa dalla BBC News, riguarda uno studio condotto al Centro dell'ambiente della pesca e dell'agricoltura di Lowestoft, dal Prof Andy Moore, per riprodurre chimicamente il pherormone, sostanza naturalmente secreta dai pesci e che influenza gli stimoli della fame. Secondo il ricercatore britannico, una volta entrato in contatto con questa sostanza, il pesce sarebbe portato a cibarsi di qualunque cosa gli si porgesse. Lo stesso Moore ritiene che, essendo questa una sostanza presente in natura, non si produrrebbero danni alla salute dell'animale. Se vi state chiedendo quale sia la portata di questa piccola rivoluzione alimentare, pensate solo a quanti chili di pesce vengono di solito utilizzati in acquacoltura per l'allevamento di trote e salmoni, e di quanto diminuirebbero i costi di produzione con l'utilizzo di vegetali. Un dubbio però resta: che sapore avrà un pesce vegetariano?


lorette
00domenica 2 gennaio 2005 10:52
Anguille in calo



In molte regioni del mondo le anguille stanno riducendosi fortemente di numero. In seguito agli avvertimenti da parte degli scienziati, il primo ottobre la Commissione Europea ha emesso un piano d'azione per costringere il parlamento europeo a salvaguardare i pesci del continente. Il numero di anguille europee (Anguilla anguilla) è diminuito del 99 % a partire dal 1978. Si tratta di un problema mondiale, poichè anche le anguille americane (A. rotrata) e giapponesi (A. japonica) hanno avuto un calo simile. Probabilmente tutte e tre le specie soffrono per gli stessi motivi, in primo luogo l'inquinamento. Le anguille europee e americane si riproducono nello stesso luogo, le correnti del Mar dei Sargassi nell'Oceano Atlantico, mentre quelle giapponesi in una regione con correnti simili a sud-est del Giappone. Si riproducono una volta sola e trascorrono la maggior parte della propria vita negli estuari, impiegando da 10 a 50 anni per raggiungere la maturità sessuale. Durante questo lungo tempo, inquinanti persistenti come i PCB possono accumularsi nei loro organi interni fino a raggiungere concentrazioni letali o che non permettano una normale riproduzione.

lorette
00domenica 2 gennaio 2005 10:55
Attenti a quei tre



Il pesce ragno è velenosissimo, ed è frequente trovarlo nei fondali sabbiosi. La sua puntura provoca un dolore violentissimo e localizzato. Nel caso sfortunato che si venisse a contatto con uno di questi esseri, bisogna fare uscire il prima possibile il veleno iniettato, disinfettare, e applicare sulla parte colpita una crema antistaminica.
I ricci di mare, non sono da meno, anche se a confronto innocui perché non velenosi, ma comunque dannosi e dolorosi. Nel pungere lasciano i loro aculei, che bisogna cercare di estrarre con una pinzetta, facendo estremamente attenzione per non spezzarli e rischiare così che rimangano nella parte colpita. Se punti nel piede, evitare di camminare per non contrarre infezioni.
Infine le meduse, possono provocare reazioni meno violente, ma sempre localizzate. Per le sue punture sono state provate davvero numerose soluzioni, dall’ammoniaca al bicarbonato di sodio fino ai rimedi naturali quali il succo di limone e quello di fichi, senza però portare alcun risultato concreto. Attualmente non esistono controindicazioni all’uso dell’ammoniaca. Nei casi più superficiali per trovare giovamento è possibile applicare, sulla parte interessata, della sabbia calda, seguita dalla detersione con acqua a temperatura ambiente e dall’applicazione di garze imbevute di aceto al 50% e di acqua per il restante 50%. Questo trattamento dovrà essere seguito per diversi giorni con il sussidio anche di creme a base di cortisone e antistaminici. Diversamente, se la puntura è più grave il trattamento dovrà essere diverso e seguito senza dubbio dal proprio medico.

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00domenica 2 gennaio 2005 10:58
Caccia al calamaro gigante



Scienziati spagnoli cercano di catturare le immagini mai viste dell’Architeutis, il cefalopode misterioso che secondo gli studiosi può arrivare fino a 20 metri di lunghezza e pesare una tonnellata. Lo proverebbero i tentacoli ritrovati sui fondali marini a 35 miglia da Gijon, nelle Asturie.
Finora nessuno è riuscito nell’impresa di filmarlo, perché il calamaro gigante vive tra i 400 e i 2000 metri di profondità, in condizioni estreme.

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00domenica 2 gennaio 2005 11:04
Calamari sull’orlo di una crisi di nervi



Seppie, polpi e soprattutto calamari sono preziosi alleati della ricerca scientifica: il loro apparato nervoso molto evoluto è infatti del tutto simile a quello umano. Grazie ai calamari si è scoperto che la sintesi delle proteine avviene anche negli assoni e soprattutto nella parte terminale dove le cellule nervose entrano in contatto tra loro. Si ipotizza che le proteine fabbricate in situ abbiano un possibile ruolo nel processo di apprendimento e della memoria, memoria che è stata riscontrata nei cefalopodi e che è particolarmente sviluppata nei polpi. I cefalopodi sono gli invertebrati più evoluti, dotati di un vero e proprio cervello, per questo sono utili in medicina per conoscere meglio i processi degenerativi delle strutture nervose, causa di gravi malattie

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00domenica 2 gennaio 2005 11:12
Effetti fisiologici delle gerarchie



Gli studiosi Ryan L. Earley e Matthew Grober della Georgia State University e Lawrence Blumer del Morehouse College hanno preso in esame i ciclidi dell’America centrale che vivono in cattività e hanno scoperto che la cistifellea dei pesci subordinati è più grande di quella dei pesci dominanti come più “scura” è la bile.
La funzionalità della cistifellea influisce anche sulla crescita. Si è notato, infatti, che i pesci subordinati hanno dimensioni più ridotte di quelli dominanti a parità di condizioni alimentari e nutrizionali. Le differenze in dimensione permettono ai pesci dominanti sovrastare i pesci dominati.
Questi studi confermano precedenti ricerche che dimostrano come un elevato stress sociale sia in grado di produrre importanti conseguenze a livello fisiologico.

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00domenica 2 gennaio 2005 11:17
Giappone: tonno rosso in provetta



Qualche mese fa i responsabili del Laboratorio di Pesca dell’Università di Kinki, vicino ad Osaka, hanno annunciato il successo avvenuto dopo 30 anni di ricerche nella riproduzione del tonno.
Il tonno ottenuto da uova fecondate in laboratorio si sviluppa normalmente ed è in grado di riprodursi a sua volta.
Un passo da gigante per il paese del Sol Levante tra i maggiori consumatori di tonno rosso.
La scoperta consentirà anche di integrare artificialmente la popolazione del pesce sottoposto nel paese ad un intensa attività di pesca.

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00domenica 2 gennaio 2005 11:22
Gli effetti del petrolio…



Gli esseri viventi colpiti dall’ultimo disastro ecologico sulle coste della Galizia causato dalla petroliera “Prestige” cercano di reagire: gli uccelli marini cercano di ripulire il proprio piumaggio che, a causa degli idrocarburi accumulati, ha perso l’impermeabilità e il potere isolante.
Molti cetacei e foche riescono grazie a enzimi particolari a espellere le sostanze tossiche ingerite. Comunque, riportano spesso infiammazioni cutanee, lesioni agli occhi e cerebrali a causa dell’inspirazione di sostanze tossiche idrocarburiche.
Purtroppo i pesci e i bivalvi non hanno sistemi di difesa efficaci. Il petrolio crea gravi danni a livello larvale, provocando malformazioni e bloccando lo sviluppo. I frutti di mare, filtrando l’acqua per nutrirsi, accumulano e concentrano le sostanze tossiche.

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00domenica 2 gennaio 2005 11:26
I contemporanei mostri marini



I fondali marini, nel mezzo degli oceani, nascondono ancora molti misteri e quelli che le leggende chiamavano “mostri marini” sembrano invece esistere davvero.
Non è infatti la prima volta che sulle coste della Nuova Zelanda o dell’Australia si possano scorgere enormi calamari, lunghi addirittura diversi metri, ma la spedizione scientifica nei fondali dell’Oceania, effettuata dal National Institute of Water and Atmospheric Reasearch, ha scoperto 600 nuove specie di pesci e 1300 varietà di invertebrati che vivono indisturbati nei fondali degli oceani. Tra questi, lo squalo con i pungiglioni ed i giganteschi ragni.
Sulle coste di Santiago del Cile è stato fatto un ritrovamento a dir poco bizzarro:un invertebrato così grande da poter essere paragonato ad un autobus!
Chissà quali altre sorpresa ci riservano i nostri fondali….

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00domenica 2 gennaio 2005 11:30
I pesci sentono il dolore



Contrariamente a quanto si è fino ad ora pensato, anche i pesci soffrono il dolore. Questo è quello che sostengono i ricercatori di uno dei più importanti centri mondiali per la ricerca in campo animale che si trova in Scozia: il Roslin Institute. Attraverso esperimenti gli studiosi hanno notato che anche nei pesci esistono delle aree cerebrali che rispondono alla sensazione del dolore e alla presenza di sostanze nocive. Il primo esperimento è stato condotto su una trota sulla quale, dopo essere stata anestetizzata, sono stati applicati degli elettrodi e l’attrezzatura necessaria alla registrazione di segnali elettrici. Quindi, sulle labbra del pesce è stato applicato un po'di veleno.L'applicazione della sostanza ha fatto registrare impulsi elettrici che dalle labbra passavano al cervello.
Il secondo esperimento è stato invece condotto avvicinando del cibo a due trote, una libera e una sulle cui labbra i ricercatori avevano applicato del veleno. La reazione notata è stata diversa. Contrariamente alla prima trota che ha prontamente divorato il cibo, la seconda non ha dimostrato alcun interesse verso il cibo manifestando piuttosto un forte disagio dovuto all’effetto che il veleno aveva sul suo organismo.

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00domenica 2 gennaio 2005 11:33
I dentisti delle murene



Molti si chiederanno quale dentista mai avrebbe il coraggio di infilare le mani nella bocca di una murena!
Nessun uomo probabilmente ha mai rischiato tanto, soprattutto perché il morso della murena può provocare ferite profonde, avendo questo pesce denti molto affilati.
Fra l’altro per molto tempo si è creduto che il morso della murena fosse anche velenoso, ma delle ricerche a riguardo hanno dimostrato che le specie mediterranee non hanno un apparato del veleno.
In realtà una funzione simile a quella dei dentisti viene svolta da alcune specie di gamberetti pulitori, non certo dall’uomo. Questi gamberetti entrano della bocca della murena senza alcuna preoccupazione, si nutrono infatti dei pezzetti di cibo e di alcuni parassiti tra i denti della murena.
La murena, grata per il servizio, si ritrova con una bocca sana e pulita.

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00domenica 2 gennaio 2005 11:36
I polpi hanno un tentacolo preferito !



Questa è la scoperta presentata dalla studiosa Ruth Byrne dell’Università di Vienna durante il meeting annuale della Animal Behaviour Society ad Oaxaca, in Mexico.
Lo staff della Byrne ha osservato che i polpi, nel momento in cui si trovano a dover affrontare un azione, come può essere esplorare nuovi angoli e fessure o compiere un attività, prediligono uno tra gli otto tentacoli che possiedono sebbene nessuno di questi abbia una particolare specializzazione.
Nel caso in cui si trovino a dover manipolare degli oggetti, i polpi si avvalgono di più tentacoli che però usano seguendo un ordine determinato.

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00domenica 2 gennaio 2005 11:40
Il pesce che cammina



In inglese lo chiamano Redlip Batfish, il suo nome scientifico è Ogcocephalus porrectus. E sembra proprio che abbia delle zampe che gli servono per camminare, in realtà sono le pinne pettorali modificate, utilizzate come zampe!
Solo in rari casi questi pesci nuotano, e lo fanno in modo buffo muovendo la pinna codale.
Vive su fondali di tipo sabbioo o fatto da piccoli sassolini. Si ciba di molluschi, crostacei e piccoli pesci. Il suo habitat ideale è in profondità, appartato…

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00domenica 2 gennaio 2005 11:45
Il movimento dei gamberi



Il gambero ha un corpo composto da più segmenti che hanno delle zampette o piccole pinne. Questi organi natatori si muovono a onda, cioè in sequenza ben definita per dare l’impulso e la propulsione all’organismo. Così le pinne di ogni segmento sono in “ritardo” rispetto a quelle del segmento precedente, di un tempo ben definito. Tale differenza temporale è sempre la stessa, variano solamente la forza e la velocità di spostamento delle pinne.
In pratica il sistema nervoso del gambero deve integrare i segnali provenienti da ciascun segmento , con quelli del cervello.
Grazie a modelli matematici si è potuto capire che il sistema degli arti nuotatori è fatto da otto moduli di 70 neuroni ciascuno. Si sono individuati, poi, quali neuroni sono necessari a completare il circuito e quali cellule sono collegate.

Questo tipo di sistema nervoso è ben definito e abbastanza stabile per diversi gruppi di animali. Per cui il gambero può essere considerato un buon modello per sistemi nervosi più complessi come il midollo spinale umano.

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00domenica 2 gennaio 2005 11:49
Il pesce zebra ripara il cuore



E'risaputo che molti invertebrati riescono a rimettere a nuovo i propri organi vitali danneggiati. Ma ora anche un vertebrato, qual è il pesce zebra, comune negli acquari domestici, è in grado di rigenerare i muscoli cardiaci! In una prova si è visto che circa due mesi dopo che al pesce era stata asportato quasi il 20% del cuore, esso era riuscito a rigenerare la parte mancante. Di solito i tritoni e le salamandre hanno la capacità di riparare i propri muscoli cardiaci, ma rimangono evidenti sempre delle cicatrici. Il pesce zebra , invece, lo fa in modo perfetto e può rigenerare quasi ogni tipo di organo. La sua genetica è meglio conosciuta e questo apre importanti vie per l’applicazione alla sperimentazione sull’uomo.

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00domenica 2 gennaio 2005 11:52
Il pesce “orologio”



Un piccolo pesce che vive nei fiumi dell’Amazzonia emette degli impulsi elettrici con una frequenza costante di 769 miniscariche al secondo. La regolarità di questi impulsi è tale che alcuni studenti di elettronica dell’Istituto francese Lesage hanno provato ad utilizzarlo per far funzionare un cronometro, notando che l’errore del pesce in questione non supera il minuto al giorno.

lorette
00domenica 2 gennaio 2005 11:55
Il rombo supereroe…



E’ proprio un’avventura da supereroe quella accaduta a un rombo (Scophthalmus rhombus) in Inghilterra. Dopo avere mangiato l’esca di un pescatore, con la preda ancora in bocca, si è adagiato di nuovo sul fondo….ma l’amo aveva fatto il suo lavoro: il rombo di 40 cm di lunghezza è stato pescato e tirato sulla barca. Imbustato, messo in frigo per dodici ore…. Poi l’ora della cottura. Messo nella padella si scioglie al primo tepore del fornello….ma si muove ancora! E’ vivo! Col cuore pieno di commozione il buon pescatore ha chiamato i responsabili dell’acquario di Portsmouth. Subito accorsi hanno riposto poi nell’acquario locale il super rombo! Oggi ancora vive lì, godendo di popolarità da supereroe!

lorette
00domenica 2 gennaio 2005 11:58
Il sonno dei pesci



Una domanda che spesso non trova risposta è: i pesci dormono?
Dipende cosa intendiamo per dormire.
Per l’uomo e per i mammiferi in generale il sonno comincia con la chiusura degli occhi.
Tutti hanno visto il proprio cane o gatto dormire, ma qualcuno ha mai visto un pesciolino rosso coricato riposarsi all’interno della vasca?
Partendo dal fatto che nei pesci, eccetto per gli squali, non troviamo palpebre più che di sonno possiamo parlare di riposo.
I pesci secondo gli studiosi trascorrerebbero una parte di tempo limitando il più possibile le attività una sorta di stasi per recuperare energie.

lorette
00domenica 2 gennaio 2005 12:01
La barca solare



Andare per mare in assoluto silenzio. Da oggi è possibile farlo lungo le rive dell’isola di Capraia, in pieno Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, grazie a una barca ad alimentazione solare. Un piccolo pannello poco ingombrante cattura l’energia solare e la immagazzina in una batteria che alimenta un motore elettrico fuoribordo. Esso spinge l’imbarcazione in legno e lunga 5 metri, ad una velocità di 3.5 nodi.. con una autonomia di 6 ore in presenza di sole, se il cielo è nuvoloso bisogna accontentarsi di un giretto di 3 ore!

lorette
00domenica 2 gennaio 2005 12:06
La più grande seppia



La seppia, nelle mille varianti di specie diverse, popola le acque calde e temperate di tutto il mondo ad eccezione di quelle americane. Talvolta assume dimensioni straordinarie: è il caso della Sepia apama australiana, che raggiunge il metro e mezzo di lunghezza. La seppia più diffusa in Mediterraneo è la Sepia officinalis che, anche se raramente, può raggiungere i 45 cm di lunghezza per circa 4 Kg di peso.

lorette
00domenica 2 gennaio 2005 12:10
Ma i pesci bevono?



Effettivamente dipende dal tipo di pesce, devono mantenere un equilibrio salino al loro interno (equilibrio osmotico) e ogni "tipologia" di pesce (di acqua salata o dolce, ecc.) utilizza un modo differente e ne esiste una tipologia detta osteitti (pesci ossei marini) che in effetti bevono acqua (rif. Zoologia" Lawrence G. Mitchell ed. Zanichelli par. 198) ma solitamente mantengono la loro idratazione tramite osmosi dermatologica, cioè assorbono i liquidi necessari attraverso la loro pelle.


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00domenica 2 gennaio 2005 12:14
Le sirene



Nella mitologia greco-romana le sirene erano mostri marini a forma di donna con la parte inferiore del corpo a forma di pesce, il cui canto incantava i naviganti.
Oggi le uniche sirene scientificamente conosciute sono i lamantini e i dugonghi: grandi mammiferi che vivono in acque dolci e acque marine tropicali e subtropicali.
E’ forse perché hanno le mammelle a livello pettorale che un tempo i marinai scambiarono i lamantini dei Caraibi per le mitiche sirene.
Il primo a descriverle fu Cristoforo Colombo il 9 gennaio 1493 nel suo diario di bordo verso Española: “Ho visto tre sirene emergere dall’acqua. Ma non sono così belle come le dipingono, benché in un certo qual modo posso dirvi che hanno forma umana...”)

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00domenica 2 gennaio 2005 12:18
Mercurio nel pesce e bambini



Può il mercurio contenuto nel pesce di tipo oceanico provocare difetti nello sviluppo del sistema nervoso nei feti umani? Uno studio condotto nelle Seychelle, zona dove la dieta a base di pesce è preponderante, sembra smentire questo timore. Le madri sottoposte alla ricerca hanno dichiarato di avere mangiato anche 12 volte alla settimana un pasto a base di pesce (basta pensare che in USA la media è di 1 pasto alla settimana). Solo due casi su 21 bambini nati sembrano dare qualche collegamento tra una lieve ritardo neuro cognitivo e comportamentale con l’assunzione da parte delle madri di mercurio contenuto nel pesce ingerito.

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00domenica 2 gennaio 2005 12:21
Mare sano nel 2010 ?



I rappresentati dei 19 paesi che si affacciano sul Mediterraneo hanno messo a punto una strategia che porterà ad un graduale disinquinamento del Mare Nostrum: entro il 2005 tutte le città al di sopra dei 100.000 abitanti dovranno avere impianti di depurazione e tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo dovranno ridurre del 50% l’emissione di sostanze organiche persistenti e di metalli pesanti. Entro il 2010 dovranno eliminare del tutto l’emissione di sostanze organiche persistenti e ridurre del 50 % l’emissione delle sostanze tossiche biopersistenti ed accumulabili.

lorette
00domenica 2 gennaio 2005 12:26
Nuova specie di pesce



Nel fiume Caura in Venezuela, c’è un minuscolo pesce con una coda rosso sangue. Mai prima d’ora conosciuto, l’Aphyocharax yekwanae è un pesce lungo circa cinque centimetri ed è solamente una delle dieci nuove specie di pesci scoperte nel corso di una singola spedizione dell’Aquatic Rapid Assessment Program (AquaRAP) nel bacino del fiume Caura, in Venezuela, nel novembre 2000. Le altre specie devono ancora essere descritte. Il team dell’AquaRAP, formato da scienziati di diverse nazioni, ha registrato nel fiume Caura 399 specie di piante e 278 specie di pesci, fra le quali 10 nuove specie di pesci e una di gamberi. Ma l’area è minacciata dall’espansione dei terreni agricoli, da progetti per una diga idroelettrica e dal disboscamento. Il buon senso dovrebbe spingere le autorità locali, invece, a difendere la diversità biologica della regione, una delle aree più incontaminate e biologicamente intatte del Venezuela.
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[Modificato da lorette 02/01/2005 23.54]

lorette
00domenica 2 gennaio 2005 12:32
Pioggia di pesci



Nella cittadina portuale di Great Yarmouth, nel Norfolk, Inghilterra, il 4 agosto del 2000, c’è stata una copiosa caduta di pesci dal cielo. Alcuni campi sono stati completamente ricoperti da pesce ancora fresco.
Una possibile spiegazione del fenomeno è stata data dal meteorologo Colin Donnelly, secondo cui la pioggia di pesci potrebbe essere stata causata da un piccolo tornado al largo, una specie di tromba marina, che avrebbe aspirato le acque di superficie verso l’alto e con essa i pesci che poi sarebbero ricaduti a terra all’interno del giardino di una abitazione.
Tutto questo davanti agli occhi dell’ignaro autista di una ambulanza, Fred Hodgkins, che disse: “In un primo momento pensavo di avere visto male, ma poi vidi che erano pesci morti, ma talmente freschi che sembravano appena arrivati dal mare”.
Questi eventi sono rari, ma occasionalmente si presentano intorno al mondo. La ABC, riguardo la caduta dei pesci di Great Yarmouth, riportò che i residenti sentirono per prima cosa un tuono, seguito lampo ed allora con loro sorpresa dal cielo i pesci piovvero sul villaggio.

matomatteo
00domenica 2 gennaio 2005 18:53
ahahahah una bella pioggia di orate e dentici non sarebbe male...........
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lorette
00lunedì 3 gennaio 2005 00:12
Tra cane e gatto



Vicino a Francoforte, è successo un fatto assai singolare…
Riguarda il lago di Gueldendorf, che ospita negli ultimi giorni, un inquilino davvero inquietante. Si tratterebbe di un banalissimo pesce gatto, se non fosse per la sua grandezza spropositata e per la sua ferocia. Infatti, dopo essersi mangiato diversi pesci, si è fatto notare per aver mangiato un cane.
Si proprio così. Lo sfortunato bassotto, stava facendo un bagno, per rinfrescarsi dal gran caldo e dopo pochi minuti dall’inizio della sua immersione, viene letteralmente risucchiato nelle acque del lago e non più riemerso.
La sua padrona, sbigottita dalla scena appena vista, chiama subito aiuto. Ma la responsabile del lago, la signora Lutz Affedlt, non ha dubbi, e racconta alla povera padroncina, quale gigantesco pescegatto abita il suo lago.
La signora Affedlt, è convinta che questo enorme pesce non faccia parte della natura del lago, ma che qualcuno se ne sia liberato gettandolo in acqua.
Si è cercato più volte di uccidere questo pesce, ma inutilmente. Infatti, l’utilizzo di grosse reti e metodi elettrochoc per stordirlo sono risultati vani.

lorette
00lunedì 3 gennaio 2005 00:16
Un pesce che vale 51.000 €



Il 28 Ottobre 2002 è stato pescato in Mar Caspio un esemplare di storione contenente 51 Kg di uova di alta qualità.
Di solito gli ovari delle femmine di storione contengono oltre 2 milioni di uova adesive di colore nerastro.
Il caviale è un alimento costituito da uova di storione salate e chiuse in barili di legno, è ricco di proteine e di fosforo.
In genere la qualità di caviale più pregiata è data da uova di grandezza di 2-4 mm.

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